Attualità

L’AAM ha individuato la città di Bergamo quale luogo ideale per sperimentare, attraverso l’esperienza del diploma, il rapporto che esiste tra manufatto, tessuto urbano e infrastrutture del paesaggio.

Questa «guida cinematografica» trilingue permette al lettore appassionato di cinema e di architettura di realizzare un viaggio attraverso i cinema svizzeri scoprendo interessanti sale storiche.

Il progetto di ampliamento accetta l’esistente e lo adotta come nuovo punto di partenza.

Continuano nei mesi estivi le presentazioni dei numeri cartacei di Archi, che trovano puntualmente ulteriori approfondimenti su espazium.ch e negli incontri con i lettori.

«Una linea abbastanza rigorosamente orizzontale si posa sul foglio bianco, annerisce lo spazio vergine, gli dà un senso, lo vettorializza: da sinistra a destra, dall’alto in basso».

«…componemmo gli animi al paesaggio / così nostro che dura oltre confine».

Lo scorso 11 di giugno a Basilea, sono stati consegnati i Gran Premi svizzeri d’arte/Prix Meret Oppenhaim a Sylvie Fleury, Thomas Hirschhorn e Luigi Snozzi.

​Nell'overdose da installazioni che coglie il visitatore della Biennale di architettura di Venezia, il Padiglione svizzero del 2018 può davvero essere un’esperienza straniante.

La trasformazione di una piccola cittadina ticinese in palcoscenico internazionale del cinema.

La relazione architettura/cinema ha suscitato negli ultimi decenni un interesse crescente nell’analisi delle più varie sfumature di questo rapporto.

In qualità di sindaco di Locarno (2004-2015) e presidente della PalaCinema SA (dal 2013), l’avvocato Carla Speziali ha avuto un ruolo importante nella genesi del PalaCinema.

Dal 13 al 27 aprile 2018 l’Accademia di architettura di Mendrisio ha accolto la mostra «Sixteen years old» a cura degli architetti Aldo Celoria e Otto Krausbeck.

espazium in conversazione con Charles Pictet.

Per i 20 anni di Archi, l'articolo di Aurelio Galfetti dal no. 2/2016. «Una città senza un suo spazio pubblico originato da un progetto "territoriale" e "urbano" manca dell’essenziale».

Per i 20 anni di Archi, l'articolo di Dietrich Schwarz dal no. 5/2014. «Poiché l’enorme consumo di energia legato al nostro attuale stile di vita ci ha portato a toccare il limite della sostenibilità, la nostra società è costretta a cercare delle alternative».

Annunciati i vincitori del premio «Best Architects 19». Settanta premiati, tra cui 12 menzioni «Gold».

Le Biennali e l'influenza sulla produzione architettonica. espazium in conversazione con Julien Choppin.

Per i 20 anni di Archi, l'articolo di Bruno Reichlin dal no. 4/2014. «Una finestra a nastro lunga undici metri o quasi spalanca la Petite Maison sul paesaggio del Lemano. Le Corbusier suggerirà che l’aveva concepita con un particolare riguardo nei confronti delle disposizioni d’animo di suo padre».

espazium.ch in conversazione con Kieran Long.

In maniera primitiva e allo stesso tempo visionaria, i progetti di Cristiàn Orellana trattano le isole come luoghi del mito e organismi da trasformare.

Per i 20 anni di Archi, l'articolo di Martin Steinmann dal no. 6/2011. «distinguere due categorie di effetti: un effetto diretto, prodotto dalla forma, ed un effetto indiretto, prodotto da ciò che la forma comporta a livello d’esperienze».

Peter Zumthor sul ruolo e il significato delle Biennali e la sua interpretazione del tema «Freespace».

Approfondimenti circa il modello delle cooperative di abitazione.

Per i 20 anni di Archi, l'articolo di Daniele Graber dal no. 2/2012. «Il concorso di progettazione, in particolare il concorso di progetto, è di regola la forma più appropriata di messa in concorrenza per determinare la migliore soluzione di compiti ben definiti dal committente».