Se­de Ci­ne­te­ca sviz­ze­ra, Pen­thaz

La sede della memoria cinematografica collettiva nazionale si presentava infatti come un insieme di capannoni senza pretese, interessato più al contenuto che al contenitore.

Data di pubblicazione
30-07-2018
Revision
03-10-2018

Il fascino dell’attuale Cineteca svizzera assume paradossalmente un aspetto semplice ed utilitaristico. La sede della memoria cinematografica collettiva nazionale si presentava infatti come un insieme di capannoni senza pretese, interessato più al contenuto che al contenitore. Il progetto di ampliamento accetta l’esistente e lo adotta come nuovo punto di partenza. La struttura degli edifici esistenti, con la loro disposizione lineare, viene trasformata da nuove aggiunte e rimodellata in una forma composita, ambivalente, di edifici paralleli con lunghezze diverse. Solamente la testa dell’edificio è segnata da tagli angolati: in tal modo, l’edificio acquista una facciata. Anche all’interno il principio degli edifici disposti l’uno accanto all’altro è ben evidenziato. I tre sistemi di circolazione principali, disposti l’uno sopra l’altro, penetrano verticalmente i muri divisori paralleli, permettendo di apprezzare la disposizione sequenziale delle travi. Le sale per conferenze sospese nell’ingresso a doppia altezza e lo spazio espositivo sono a loro volta collegati tra loro per mezzo di finestre. Nelle vedute che attraversano l’edificio si produce così una profondità prospettica, suggerendo al tempo stesso associazioni con gli effetti cinematografici, come taglio e montaggio.

Mentre le aree aperte al pubblico e tutte le sedi di lavoro sono concentrate a Penthaz I, l’archivio è concepito come un puro magazzino sotterraneo sul lato opposto della strada. Gli effetti collaterali funzionali e atmosferici sono così limitati al minimo assoluto. Penthaz II è una sorta di bunker iperfunzionale che garantisce la protezione ottimale dei preziosi manufatti culturali. Con grande semplicità di mezzi si ottiene una sorta di disposizione urbana che, da un lato, reagisce alla vastità del vicino paesaggio agricolo e, dall’altro, dà all’istituzione della Cineteca svizzera un indirizzo chiaro e ben visibile. Il nuovo rivestimento di acciaio arrugginito, un materiale industriale dalla qualità sensuale, avvolge l’intero complesso, unificando le parti nuove e quelle preesistenti. Il graduale invecchiamento del materiale naturale rimanda alla funzione conservativa dell’archivio e conferisce al complesso una sua identità. Il paesaggio modulato e condensato dei tetti, formato da coperture leggermente inclinate ricoperte di vegetazione, riprende il tema degli impianti di produzione industriale o degli studi cinematografici.

 

Luogo: Penthaz VD 
Committenza: Ufficio federale delle costruzioni e della logistica UFCL 
Architettura: EM2N Architekten AG, Zurigo 
Partner: M. Müller, D. Niggli 
Capoprogetto: B. Baumberger 
Associati: M. Holle, J.-P. Joye, R. Küng, C. Zollingercollaboratori: J. Berger, S. Berle, L. Chassot, N. Coetzee, N. de Courten, R. Daluz, P. Deschenaux, M. Dilsiz, Y. Dubied, R. Elmiger, A. Fibicher, M. Gelze de Montiel, G. Goldinger, P. Jorisch, S. Knorr, R. Kuijper, A. Lahti, A. Landell, M. Ludwig, Y. Nagamine, N. Necker, R. Mera, S. Morel, K. Oroshi, F. Oulevay, J. Pellaton, B. Radi, A. Reis, M. Rollwa, T. Schmid, D. Sigg, E. Thiele, A. Tyszeca, D. Urquiola, J. von Wartburg, S. Ziegler, M. Zürcher
Architettura del paesaggio: Studio Vulkan, Zurigo 
Impresa: TEKHNE SA Losanna 
Ingegneria civile: WGG Schnetzer Puskas / Boss & Associés Ingénieur, partner locali, Ecublens 
Progetto impianti RVCS: Gruenberg + Partner AG, Zurigo 
Progetto impianti elettrici: IBG B. Graf AG Engineering; Josef Piller SA, partner locali, Friborgo; Betelec SA, Villars-Sainte-Croix 
Fisica della costruzione: Kopitsis Bauphysik AG, Wohlen 
Specialista cinema: La Boite Visual Art, Locarno
Acustica: Applied Acoustics GmbH, Gelterkinden
Geologia: De Cérenville Géotechnique, Ecublens 
Progetto facciate: Basler & Hofmann AG, Zurigo 
Fotografia: Roger Frei, Zurigo 
Date: concorso 2007; progetto 2008-2010; realizzazione 2010–2015
Certificazione o Standard energetico: Minergie-P-Eco 
Intervento e tipo edificio: Trasformazione 
Categoria edificio, (Ae): 13’110 mq BGP

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