FFS: die­tro­front sui pro­get­ti im­mo­bi­lia­ri bloc­ca­ti

Confrontate con forti critiche, le FFS fanno parzialmente marcia indietro e revocano la sospensione di diversi progetti immobiliari annunciata a fine gennaio.

Data di pubblicazione
04-03-2021

Lo scorso 26 gennaio le Ferrovie federali avevano deciso di sospendere una trentina di progetti immobiliari in Svizzera per motivi finanziari legati alla crisi del coronavirus. Il taglio ammontava a circa 700 milioni di franchi per gli anni 2021-2025.

Tale decisione era stata criticata dalle commissioni dei trasporti e delle finanze del Consiglio degli Stati. Lo stop ai lavori nell'agglomerato losannese aveva spinto il canton Vaud a intervenire direttamente presso il Consiglio federale.

Ora le FFS affermano di aver «adeguato la riduzione degli investimenti immobiliari comunicata a fine gennaio». La modalità di finanziamento degli appalti sarà aggiornata aumentando il margine di manovra finanziario. La situazione debitoria delle Ferrovie federali sarà quindi intaccata solo marginalmente.

I maggiori progetti potranno così essere realizzati come pianificato in precedenza. Si tratta di Renens-Prilly, Central Malley Aire A + Aire B; Renens Quai Ouest, Bâtiment Est; Bern Neubau Bollwerk 2-8; Zürich Elvetino Limmatstrasse; Zürich Wollishofen Bahnhofplatz; Horgen Oberdorf e Winterthur Stellwerk II. I lavori dovrebbero iniziare per la maggior parte entro l'estate del 2022.

Parallelamente prosegue la pianificazione per una trentina di altri progetti per i quali era prevista una sospensione graduale nei prossimi mesi. Prima della loro realizzazione l'ex regia procederà con la Confederazione «a una nuova valutazione della situazione, in particolare quando gli effetti a medio termine della pandemia sulla situazione finanziaria delle FFS saranno più chiari».

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