2226 Lin­ge­nau, edi­fi­cio po­li­fun­zio­na­le

Baumschlager Eberle Architekten

Il fabbricato non ha impianti per il riscaldamento e la ventilazione; grazie a materiali isolanti e solette massicce, evita di disperdere l'energia immagazzinata con le attività diurne e la distribuisce ai piani superiori, come nelle antiche case rurali.

L’edificio ospita un centro di cura con appartamenti a Lingenau, nella regione austriaca del Vorarlberg.  Il fabbricato è stato concepito per adattarsi al sito: emerge dal pendio ed è posto ortogonalmente ad esso, crea il piazzale aperto di fronte, ha una terrazza a lato verso la collina verde e si inserisce con coerenza lungo la strada del villaggio.

Al piano terra il nuovo edificio ospita uno studio di architettura e, contro il pendio sul retro, un garage. Il centro di terapia occupa i due piani superiori. Le planimetrie sono inaspettatamente fluide, grazie alle pareti arrotondate dei corridoi che portano alle zone di attesa e alle postazioni di lavoro. Le aree di attesa per i pazienti offrono la vista sulle colline o sulle case vicine. All’ultimo piano sono inseriti quattro appartamenti, destinati ai dipendenti o ai pazienti del centro terapico, dotati di piccoli balconi formati dagli abbaini presenti sul tetto.

Nel Vorarlberg e in Tirolo le facciate rivestite con scandole in legno hanno una lunga tradizione e non solo sono utilizzate per gli edifici rurali ma anche nelle nuove edificazioni monofamiliari e negli edifici pubblici. Le facciate più esposte sono tipicamente rivestite con scandole di abete bianco, le altre in abete rosso. Le scandole possono essere squadrate o arrotondate, richiedendo un’ulteriore lavorazione e maggiore scarto di materiale. Gli architetti in questo caso hanno optato per una facciata ricoperta di scandole di abete rosso da 30x12/15 cm, spesse 8 mm, con un costo comparabile con altri rivestimenti di facciata. Il legno è protetto naturalmente e non necessita di trattamento, provenendo da quote elevate in cui la crescita è lenta e costante. Il rivestimento crea degli aggetti in modo da proteggere gli elementi più deboli della facciata: finestre e persiane scorrevoli. Grazie anche ai davanzali, in alluminio, sarà possibile evitare interventi di manutenzione per i prossimi ottant’anni, tranne che per gli elementi aggettanti.

Gli spazi pubblici esterni comprendono un giardino per gli inquilini dell’edificio, uno spazio a uso collettivo che si rifà alle tradizionali abitazioni rurali, che rafforza il carattere accogliente e familiare dell’edificio non solo dal punto di vista estetico.

Il fabbricato, seguendo il concetto 2226, non ha impianti per il riscaldamento e la ventilazione. È molto compatto, l’involucro è poco disperdente grazie ai 50 cm di mattone isolante e le solette sono massicce. È quindi possibile mantenere i guadagni interni delle attività diurne e distribuirle ai piani superiori, come nelle antiche case rurali. I sensori combinati di CO2, temperatura e umidità relativa, presenti in ogni locale, comandano le aperture in maniera ottimizzata in funzione della stagione e delle condizioni esterne, per garantire aria pulita e condizioni confortevoli disperdendo meno energia possibile.

Qui è possibile acquistare Archi 4/2020. Qui si può invece leggere l'editoriale con l'indice del numero.

Luogo Lingenau, Austria
Committenza aks gesundheit
Architettura, direzione lavori, interni, architettura del paesaggio e progetto impianti sanitari Baumschlager Eberle Architekten, Lustenau, Austria
Impresa Oberhauser Schedler, Andelsbuch, Austria
Ingegneria civile Mader & Flatz  Ziviltechniker, Bregenz, Austria
Fisica della costruzione T.A.U., Lustenau, Austria
Fotografia Jens Ellensohn Fotografie, Götzis, Austria; Eduard Hueber archphoto, New York
Date progetto 2016, realizzazione 2018-2019
Superficie di piano 2300 mq
Superficie utile 1848 mq

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