Il BIM in Ti­ci­no

CAT e SUPSI stanno collaborando a un progetto dedicato al BIM: si intende stabilire quali siano le conoscenze in materia degli studi di progettazione ticinesi, allo scopo di elaborare una strategia per la sua divulgazione attenta agli studi di piccole dimensioni.

Publikationsdatum
21-06-2021
Loris Dellea
Architetto, direttore Conferenza delle Associazioni Tecniche del Cantone (CAT)

In questi ultimi tempi il BIM, acronimo di Building Information Modeling (modellizzazione delle informazioni di costruzione) sta modificando e condizionando la professione dell’architetto e dell’ingegnere, segnando da un lato un sempre maggiore supporto della tecnologia informatica al lavoro dei professionisti, dall’altro proponendo un diverso approccio nell’elaborazione del processo progettuale, fondato sulla condivisione da parte di differenti figure tecniche.

La CAT, Conferenza delle Associazioni Tecniche del Cantone Ticino, si è fatta promotrice, tra le sue molteplici attività, dello sviluppo di una migliore e oggettiva informazione sulle tematiche che coinvolgono il settore della progettazione. Nel 2016 CAT e SUPSI, per la promozione e la conoscenza del processo BIM, hanno concluso un accordo, necessario e indispensabile, che ha formalizzato le basi di una sua corretta formazione e divulgazione; dal 2019 hanno inoltre intensificato i rapporti di collaborazione per garantire un’offerta regolare di corsi di formazione continua, al fine di sviluppare e migliorare le conoscenze scientifiche e le pratiche dei professionisti attivi nei settori della costruzione e dell’ambiente costruito.

Le riflessioni avvenute all’interno della CAT hanno evidenziato che il tema BIM deve essere affrontato su due livelli distinti. Il primo, di ordine generale, deve considerare a livello nazionale:

  • la definizione e quantificazione degli onorari di ingegneri e architetti nei processi BIM;
  • la ridefinizione dei processi nelle diverse fasi della progettazione e realizzazione dell’opera;
  • la tutela della centralità delle figure dell’architetto e dell’ingegnere nella progettazione dell’opera nei confronti delle nuove figure professionali richieste nell’attuazione del processo BIM.

Il secondo, sul quale CAT e SUPSI hanno deciso di concentrarsi, è invece di carattere regionale, e si concretizza in un progetto comune atto a chiarire quali siano le conoscenze e le esigenze degli studi di progettazione ticinesi in ambito BIM. Attraverso l’identificazione di casi studio sul territorio, potranno così essere individuati i punti a favore o le criticità dell’utilizzo del BIM e in funzione di questi sarà approntata la strategia futura per la sua divulgazione rivolta in particolare agli studi di media e piccola dimensione.

Nel nostro territorio operano studi di architettura e ingegneria riconosciuti a livello internazionale che utilizzano il BIM già da diversi anni; la loro esperienza sarà determinante per raggiungere gli obiettivi emersi dal progetto pilota. Gli scopi dello studio promosso da CAT e SUPSI sono: rafforzare l’implementazione del metodo, identificare le procedure valide per il territorio, divulgare e formare.

Grazie a questa iniziativa gli studenti e i professionisti interessati avranno la possibilità di comprendere dei processi, cimentarsi e testare innovativi strumenti all’avanguardia attraverso l’esperienza dei casi studio. I documenti sviluppati nel progetto saranno messi a disposizione degli studenti SUPSI e dei professionisti e diventeranno parte integrante del loro modus operandi, rendendo così più immediata e comprensibile l’implementazione della metodologia BIM sia nel progetto che nelle soluzioni strategiche e organizzative.

Tassello fondamentale per lo sviluppo dell’iniziativa è stata la raccolta dei dati necessari per disporre di una fotografia dello stato attuale sulla conoscenza e sull’utilizzo del BIM in Ticino. Nei mesi conclusivi del 2020, CAT e SUPSI hanno promosso un sondaggio attraverso un questionario rivolto a tutti i professionisti attivi sul territorio. I risultati del rilevamento, che saranno pubblicati a breve, presentano lo status quo in Ticino ed evidenziano quali siano le ipotesi di lavoro future per favorire una corretta implementazione della metodologia BIM a livello territoriale. Le attività attorno al BIM sono continuate anche lo scorso mese di febbraio. CAT, SUPSI e CRB Ticino hanno partecipato a _xCH21 – Digital Construction Event, convegno che ha permesso di ottenere una panoramica di quello che sta accadendo a livello nazionale e internazionale, con esperti svizzeri e stranieri.

È stata trattata una vasta gamma di temi, anche grazie alla partecipazione di costruttori, progettisti, committenti e gestori di immobili. Si è evidenziata la necessità di standard condivisi, processi collaborativi e una maggiore attenzione alla sostenibilità. La prima giornata è stata dedicata ai relatori di buildingSmart International, l’organizzazione internazionale che mira a migliorare lo scambio di informazioni tra le applicazioni software utilizzate nel settore delle costruzioni, mentre la seconda si è focalizzata sul capitolo elvetico. Si è discusso anche di digital twin, il gemello digitale di impianti, edifici e infrastrutture, e in generale di digitalizzazione.

SUPSI partecipa al programma di certificazione buildingSmart, fornendo corsi per la certificazione BIM di primo livello, in aggiunta ai corsi brevi BIM specialist e CAS in BIM coordinator per la sostenibilità delle costruzioni.

 

Potete accedere al contributo CAT-SUPSI-CRB allestito per il convegno _xCH21 – Digital Construction Event qui.

 

Info: Segretariato CAT, via Lugano 23, 6500 Bellinzona, t: 091 825 5556 e info [at] cat-ti.ch

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