Il co­ro­na­vi­rus: un ca­ta­liz­za­to­re per l'e­di­li­zia so­ste­ni­bi­le?

L'opinione

Countdown 2030 è un gruppo d'architetti della Svizzera tedesca che si propone di rendere consapevoli progettisti e urbanisti dell'impatto delle loro pratiche sul cambiamento climatico. In questo scritto prendono posizione auspicando che non si torni acriticamente al pre-pandemia e invitando gli attori del mondo dell'edilizia – responsabile del 40% delle emissioni di CO2 a livello globale – ad attivarsi per un reale cambiamento.

Data di pubblicazione
28-06-2020
Viola Hillmer
Countdown 2030 – Associazione per l'edilizia rispettosa del clima
Isabel Borner
Countdown 2030 – Associazione per l'edilizia rispettosa del clima

La pandemia di coronavirus ha rappresentato una grande svolta per la vita pubblica. Come all'inizio di un film western, per qualche settimana il silenzio ha regnato per le strade; si poteva quasi sentire il canto malinconico dell'armonica. Il mondo era in stato di shock. Appena il panico si è placato, però, sono aumentate le voci che dicevano: «Il coronavirus vuole insegnarci a concentrarci sull'essenziale, a riflettere». E questo non riguarda solo lo yoga… La crisi ci ha mostrato cambiamenti che prima non avremmo mai pensato possibili. Il costante stress delle scadenze è stato sostituito da serate libere e lunghe passeggiate. Abbiamo imparato che è possibile consumare meno. Il nostro tempo prezioso all'improvviso si è liberato. Il nostro raggio d'azione si è ridotto. Abbiamo riscoperto i vantaggi del locale: facciamo acquisti, lavoriamo e rafforziamo i nostri rapporti con i vicini, la famiglia e gli amici. Ci siamo resi conto che l'economia di libero mercato da sola non può risolvere una crisi del genere: non può impedire la diffusione di un virus o di disastri naturali. Inoltre abbiamo visto che, in tempi di crisi, le disuguaglianze sociali si acuiscono.

Nonostante i più diversi stili di vita, le persone in tutto il mondo rimangono a casa per solidarietà con i loro concittadini anziani e malati. Improvvisamente è possibile lavorare per un obiettivo comune.

I media spesso dicono che la nostra società sarà diversa, dopo il coronavirus.

Ma lo sarà automaticamente? Se continuiamo a pensare e ad agire pensando solo a breve termine, dopo l'allentamento delle misure le cose continueranno come prima. Siamo di fronte agli effetti estremi della crisi climatica, che a lungo termine porterà alla distruzione delle basi della nostra esistenza. Come durante il coronavirus, anche di fronte al cambiamento climatico siamo tutti sulla stessa barca.

Forse questa crisi non è una pausa, ma un punto di partenza per attuare un cambiamento dei valori sociali che è urgentemente necessario. Se si rompe con le tendenze che ci sono familiari, è chiaro che il mondo potrebbe apparire molto diverso. Per correggere la rotta, non dovremmo più sostenere un'idea di società che dipenda dall'imperativo della crescita, ma piuttosto concentrarci su uno sviluppo qualitativo.

Tuttavia, un tale cambiamento non avviene da solo. Dobbiamo attivarci. Possiamo impostare un nuovo percorso e orientare la nostra vita in una direzione diversa. Non si tratta di un fardello da sorreggere, ma di un'opportunità per evolvere in quanto umanità.

Molti si sentono scoraggiati dalla complessità della crisi climatica e non sanno da dove cominciare. Ma ogni individuo può avviare cambiamenti nella propria sfera d'influenza. Urbanisti e architetti hanno una grande responsabilità, visto che l'edilizia è responsabile del 40% delle emissioni di CO2 in tutto il mondo. Nel nostro settore vogliamo incoraggiare il punti seguenti:

  • Continua a riutilizzare e ristrutturare! Nei limiti del possibile, gli edifici esistenti devono essere utilizzati invece di demolirli e costruirne dei nuovi. Pensare locale significa anche riconoscere le risorse esistenti. Nello spirito del riciclaggio, molti componenti possono essere riutilizzati. Questo andrebbe considerato già nella fase di progettazione degli edifici.
  • Risparmia spazio! Quando si tratta di abitare (e non solo), la quantità di spazio per persona deve essere ridotta. Frugalità, non lusso. La crisi dimostra di quanto poco abbiamo bisogno.
  • Pensa in modo collettivo! Le abitazioni dovrebbero essere condivise più spesso e dovrebbero essere consentiti utilizzi multipli. Si tratta di pensare in reti di relazioni. Inoltre, dovrebbero essere rese possibili delle attività comuni nel segno della solidarietà.
  • Pianifica città verdi! Come nei paesi del Sud, la vita d'ora in avanti potrebbe svolgersi sempre più spesso per le strade. Tuttavia, ciò richiede la pianificazione di città a misura d'uomo e una maggiore attrattività dello spazio pubblico. Per migliorare la qualità della vita sono necessarie misure che proteggano dal calore, come la piantumazione di alberi, la permeabilizzazione del suolo e la creazione di corridoi di ventilazione.
  • Crea spazi per le persone! Gli spazi pubblici e privati non devono servire a massimizzare i redditi, ma devono riflettere la diversità delle forme di vita. Spazi adeguati possono essere utilizzati in modo più diversificato e sostenibile.
  • Spostati a piedi! Il nostro stile di vita richiede molte risorse. La sostituzione dei carburanti con fonti di energia rinnovabile nel funzionamento degli edifici, nella produzione di materiali da costruzione e nella mobilità è assolutamente necessaria. Il traffico non motorizzato dovrebbe aumentare.
  • Proteggi gli habitat naturali! L’espansione urbana deve essere fermata per proteggere la biodiversità. La diffusione del coronavirus mostra che le malattie vengono trasmesse dagli animali all'uomo soprattutto negli ecosistemi minacciati. Gli ecosistemi sani si regolano da soli. Il rafforzamento della biodiversità rende quindi più resistente anche la società.

Il coronavirus ha dimostrato che il nostro stile di vita può essere cambiato. Utilizziamo le conoscenze acquisite per affrontare il problema della crisi climatica e della biodiversità.

Questo è il momento giusto per agire!

 

Viola Hillmer e Isabel Borner, Countdown 2030, Associazione per l'edilizia rispettosa del clima

L'associazione Countdown 2030 è un collettivo di architetti in costante crescita, che vuole sensibilizzare un gran numero di progettisti e urbanisti sugli effetti delle nostre pratiche professionali sul cambiamento climatico. Per maggiori informazioni: www.countdown2030.ch

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