Eu­ro­co­di­ci – fu­tu­re nor­me re­la­ti­ve al­le strut­tu­re por­tan­ti

Si prevede di sostituire le norme SIA relative alle strutture portanti con gli Eurocodici di seconda generazione. Nell’intervista, Hans-Rudolf Ganz, presidente della direzione di progetto EC2G, ci spiega le ragioni di questa sostituzione e perché tale cambiamento sia giustificato.

Data di pubblicazione
08-04-2024
Susanne Schnell
specialista Comunicazione/Responsabile contenuti, servizio Comunicazione SIA

Signor Ganz, potrebbe spiegarci brevemente la storia degli Eurocodici?

Hans-Rudolf Ganz: La prima generazione degli Eurocodici è stata pubblicata tra il 2004 e il 2007, più o meno contemporaneamente alle norme SIA relative alle strutture portanti (note anche come Swisscodes). Nel corso di questi ultimi vent’anni, tuttavia, hanno avuto luogo numerosi sviluppi tecnici, ad esempio nella tecnologia dei materiali da costruzione e nelle procedure di dimensionamento. Inoltre, sono state effettuate modifiche importanti nella legislazione e per quanto concerne i requisiti in materia di sostenibilità. È in ragione di questi aspetti che si è deciso di sottoporre a revisione la prima generazione degli Eurocodici. Quella attuale è ormai la seconda generazione e rispecchia l’odierno stato dell’arte in tutti gli ambiti menzionati. Un altro obiettivo della revisione è stato quello di ottimizzare la facilità di utilizzo degli Eurocodici e di ridurre il numero di parametri determinati a livello nazionale (NDP).

Se non erro, anche la Svizzera ha partecipato all’elaborazione degli Eurocodici di 2a generazione. Giusto?

Sì, è così. Al proposito vale la pena leggere l’articolo pubblicato su Espazium il 3 novembre 2022. Le esperienze raccolte nel progetto EC2G e nel successivo progetto EC2G+ hanno mostrato come le esperte e gli esperti svizzeri abbiano partecipato in modo determinante all’elaborazione degli Eurocodici, influenzandone i contenuti e andando così a soddisfare ampiamente gli obiettivi fissati dai propri partner di progetto. Per la maggior parte degli Eurocodici i lavori svolti hanno condotto a un’evidente convergenza con le norme SIA relative alle strutture portanti.

In che cosa si differenziano gli Eurocodici di 2a generazione dalle norme SIA relative alle strutture portanti?

Proprio come le norme SIA relative alle strutture portanti, gli Eurocodici vertono su temi fondamentali, come i materiali da costruzione, gli utilizzi, i metodi di verifica – ma li approfondiscono in modo più dettagliato. Gli Eurocodici coprono inoltre un ampio numero di altri temi, anch’essi rilevanti e d’interesse per i progettisti, ma che non potevano essere contemplati dalle norme SIA, pensate per essere compatte.

E per quale motivo vengono ritirate le norme SIA relative alle strutture portanti?

Il carico di lavoro necessario per poter mantenere parallelamente due serie di norme molto simili tra loro, sia per quanto concerne le basi di calcolo, le azioni e le procedure di dimensionamento, non è più giustificato di questi tempi. Inoltre, non è neanche più molto sensato, considerato il fatto che gli Eurocodici hanno un campo d’applicazione nettamente più vasto. Gli Eurocodici rappresentano un compendio normativo coerente che tiene conto dell’attuale stato dell’arte nella progettazione strutturale (basi di calcolo, azioni sulle strutture e procedure di dimensionamento) e che riscuote ampio consenso tra i membri del Comitato europeo di normazione (CEN).

La cosa essenziale, in questo contesto, è che le innovazioni continuino a essere possibili, così come continui a essere possibile integrare tempestivamente nella progettazione strutturale tutte le nuove conoscenze acquisite. Ciò avviene grazie alle cosiddette informazioni complementari non contraddittorie (NCCI), tanto nelle appendici nazionali, quanto nelle norme e nei quaderni tecnici SIA.

Quali norme relative alle strutture portanti sono sostituite dagli Eurocodici di 2a generazione e quali invece restano in vigore?

Dopo l’introduzione degli Eurocodici si prevede di ritirare le norme SIA 260–267, così come la norma SIA 269. Ciò avverrà dopo una fase di transizione sufficientemente lunga. Le altre norme e i quaderni tecnici SIA relativi alle strutture portanti, ad esempio le serie SIA 26x/1, SIA 269/x e SIA 118/26x, non saranno sostituiti, resteranno in vigore in una versione aggiornata.

I temi contemplati dalle norme SIA relative alle strutture portanti che non sono trattati dagli Eurocodici sono mantenuti in forma di informazioni complementari non contraddittorie (NCCI). Si tratta per esempio delle azioni delle ferrovie a scartamento ridotto, delle convenzioni di utilizzo, della base di progetto oppure del calcestruzzo riciclato (la lista non è esaustiva). A seconda della loro portata, tali documenti sono integrati direttamente nell’appendice nazionale relativa all’Eurocodice corrispondente oppure restano validi come norme SIA. Tutto ciò non concerne le norme sui prodotti, le norme di prova e le norme di esecuzione nell’ambito delle strutture portanti, dato che si tratta già oggi di norme quasi esclusivamente europee.

Quali saranno i prossimi passi?

Non appena messi a disposizione dal Comitato europeo di normazione (CEN), i singoli Eurocodici saranno pubblicati dalla SIA come norme SN EN, con l’aggiunta di una premessa valida a livello nazionale. In seguito, verranno in buona parte rielaborate le appendici nazionali che comprendono i valori svizzeri per i parametri determinati a livello nazionale (NDP), le informazioni sull’utilizzo delle appendici informative e le informazioni complementari non contraddittorie (NCCI), considerate importanti in Svizzera per il dimensionamento delle strutture portanti.

Per la fine del 2027 si prevede di pubblicare in blocco tutte le appendici nazionali, ciò renderà possibile l’utilizzo degli Eurocodici di seconda generazione.

Che cosa intraprende la SIA affinché il passaggio da un compendio di norme a un altro funzioni?

Sempre per il 2027 sono previsti corsi introduttivi sugli Eurocodici. La Commissione per le norme relative alle strutture portanti (KTN) della SIA ha inoltre previsto di elaborare alcuni documenti pensati per facilitare l’utilizzo dei principali Eurocodici che rivestono importanza per la Svizzera. Tale documentazione sarà resa pubblica in forma di linee guida SIA.

Ci sono anche alcune voci critiche che non condividono l’idea di introdurre gli Eurocodici in Svizzera. Quali sono le argomentazioni fatte valere al proposito?

L’argomentazione sollevata più di frequente è quella delle dimensioni degli Eurocodici. Le norme SIA relative alle strutture portanti hanno in media un centinaio di pagine, spesso gli Eurocodici sono molto più voluminosi, arrivano a diverse centinaia di pagine. Gli Eurocodici, tuttavia, coprono un ventaglio nettamente più importante di materiali, tecnologie, metodi di verifica e utilizzi. Inoltre, si è rivolta molta attenzione alla navigazione all’interno degli Eurocodici. Una volta che i contenuti di un dato Eurocodice sono noti, l’utenza può trovare facilmente e in tutta rapidità le informazioni rilevanti, servendosi degli attuali strumenti informatici.

Per l’utenza svizzera è importante sapere che, con l’introduzione degli Eurocodici di seconda generazione, saranno mantenuti tanto le particolarità quanto il livello di sicurezza elvetici. Queste prerogative sono condivise e rispettate da tutti i Paesi che hanno partecipato all’elaborazione degli Eurocodici. Le particolarità nazionali sono prese in considerazione dai parametri determinati a livello nazionale (NDP). Inoltre, per le clausole normative in cui è utilizzata la forma verbale «può/possono» (nel senso di autorizzazione), è possibile che nelle appendici nazionali siano introdotte procedure alternative, senza tuttavia entrare in contraddizione con la clausola normativa in questione. Così facendo, si garantisce che gli Eurocodici non limitino le innovazioni e i nuovi sviluppi.

Sono state espresse altre riserve in merito?

Alcune persone si dicono scettiche e sostengono che gli Eurocodici potrebbero avere un’influenza sulla cultura ingegneristica svizzera e sulle offerte di prestazioni di progettazione. Va detto che, introducendo in Svizzera gli Eurocodici di seconda generazione, non vi sarà alcuna ripercussione sui processi che riguardano le prestazioni ingegneristiche in materia di strutture portanti. Al contrario, gli Eurocodici lasciano alle ingegnere e agli ingegneri di comprovata esperienza tutto lo spazio necessario per innovare e consolidare il proprio sapere. La conoscenza dettagliata e approfondita degli Eurocodici apre anche nuove porte, come la possibilità di offrire le proprie prestazioni all’estero.

Ad ogni modo, per la KTN è fondamentale ascoltare anche le voci critiche. Per questo motivo la Commissione sta intrattenendo uno scambio con tutte le parti coinvolte, sia direttamente che attraverso le discussioni portate avanti in seno alle commissioni responsabili delle attività di normazione SIA.

Etichette

Articoli correlati