Ra­di­ca­ta e tra­sfor­ma­ta

La casa plurifamiliare a tre piani progettata da Burkhalter Sumi Architekten si trova sulla cresta di una collina a Zurigo-Affoltern. Il moderno edificio in legno è stato realizzato dove sorgeva una piccola abitazione monofamiliare a scandole grigio argento e balaustre traforate, con la quale mantiene un legame ideale.

 

Data di pubblicazione
17-11-2017
Revision
17-11-2017

Il progetto è stato denominato dagli stessi architetti «Arca di Noè», in riferimento all’imponente imbarcazione che si crede arenata sul monte Ararat dopo il diluvio universale. La leggera sopraelevazione rispetto al livello stradale del piano terra, raggiungibile attraverso una passerella, e i cespugli fitti come canneti rafforzano in effetti l’idea di una imbarcazione attraccata in porto. Leggermente differente appare invece il prospetto principale che si rapporta con i grandi alberi della zona di rispetto confinante con un boschetto di quartiere, e che appare piuttosto come ancorata a terra. Poco più sotto, ai piedi della collina verso l’ETH di Hönggerberg, una serie di piccoli orti privati e uno degli ultimi terreni agricoli rimasti in zona completano il quadro pittoresco del luogo. A fare da contraltare a questa immagine idilliaca, sul lato opposto della strada, vi sono le fitte urbanizzazioni, delle quali fa parte l’Arca di Noè.

«In due settimane il montaggio dei 200 elementi in legno è stato completato».

I committenti, che abitavano la casa preesistente, hanno voluto mantenere il medesimo materiale – il legno – nella nuova costruzione, proprio perché avevano avuto modo di apprezzarne le qualità dell’abitare. Per questo si sono rivolti a Burkhalter Sumi Architekten, che già da tempo lavorano con il legno.

Differente ma anche simile

La facciata dipinta in grigio si presenta come una fitta orditura di listoni verticali di legno, dalla cui superficie si staccano i pannelli di oscuramento, i parapetti delle finestre e dei terrazzi, così come gli elementi frangisole. Tutti questi elementi, definiti «veli» dagli architetti, grazie al variare dell’interasse dei listoni, consentono di rendere trasparenti parti dell’edificio, oltre a costruire il ritmo della facciata da cui, sotto il profilo compositivo, si distaccano. I tre livelli dell’edificio, grazie a un leggero aggetto, si delineano in tre fasce orizzontali, come sottolinea anche la colorazione che va schiarendosi verso l’alto.

All’ultimo piano, l’appartamento dei committenti corona l’edificio con una planimetria caratterizzata da quattro balconi triangolari posti ai ver­tici, mentre ai piani inferiori trovano spazio due appartamenti per piano, or­ganizzati simmetricamente a partire da un elemento centrale di distribuzione in cemento, che marca la facciata esterna. «Il legno segato grezzo e impregnato e il cemento a vista sono simili da un punto di vista tattile», dice Marianne Burk­halter; gli stessi architetti hanno inoltre deciso di rendere i materiali otticamente ancora più simili modificandone i colori: la facciata lignea è infatti dipinta in grigio, mentre le parti in cemento in ­argento o verde. «Il cemento ha un ­ulteriore ­vantaggio in quanto accumula calore in inverno e rinfresca d’estate», spiega ­Marianne Burkhalter. Il montaggio dei circa 200 elementi in legno è stato completato in due settimane, compresi alcuni giorni di inter­ruzione per pioggia. I pannelli di abete e abete rosso sono stati consegnati in cantiere con gli elementi delle finestre premontati per poi essere posizionati direttamente in facciata.

Ogni appartamento ha richiesto tre forniture di elementi in pannelli OSB a tre strati. Gli sporti di facciata sono stati resi possibili dal fatto che i soffitti isolati si spingono fino al filo del fronte, così che il perimetro di isolamento includa l’intero volume riscaldato. L’anima centrale portante in cemento serve quale elemento di sicurezza sismica oltre che come uscita di sicurezza. Le pareti in legno dei blocchi dei servizi hanno inoltre funzione di irrigidimento.

Nata dalla storia

Nell’attico, i soffitti, i muri e gli elementi costruiti in abete rosso donano agli spazi un’atmosfera naturale e rilasciano quel tipico profumo di legno, così come desiderato dai committenti. L’apertura dell’in­terno verso la terrazza consente, come dal ponte di una nave, di spaziare in larghe vedute verso l’esterno. I «veli» servono inoltre come protezione solare, proiettando l’ombra verso i blocchi dei servizi al centro dell’appartamento.
I mobili e gli oggetti, raccolti dai committenti in numerosi viaggi, si adattano con naturalezza agli spazi interni. La casa diventa così il contenitore di questi ricordi personali ma non la vetrina per una perfetta messa in scena: storie e ricordi trovano qui la loro collocazione ideale. La costruzione riprende dall’edi­ficio precedente non solo il tipico calore del legno, ma anche l’effetto tattile delle scandole ricordato dalle liste in legno che compongono la facciata, mentre i «veli» donano un tocco futuristico alla casa. Il gioco sottile con la magia dell’antico viene mantenuta nel nuovo progetto, suggerendo per l’arca le qualità di un moderno yacht d’alto mare.

 

Partecipanti al progetto

 

Committenza: privata
Architettura: Burkhalter Sumi Architeken, Zurigo
Impresa generale / montaggio elementi in legno: Renggli, Sursee
Struttura in legno: IHT Rafz Ingenieurholzbau, Rafz, e Meichtry & Widmer, Zug
Paesaggio: Mavo, Zurigo

Edificio
Appartamenti: 5
Superficie del lotto (SIA 416): 1791 m²
Superficie di piano (SIA 416): 1090 m²
(307 m2 P. –1)

Legno e costruzione
Quantità elementi: muri 103; soffitti 83
Elementi in legno: GL 24h + C24, 95 561 m2
Pannelli a tre strati B–C 19 mm: 938 845 m2, C–C 27 mm: 928 697 m2, B–C 42 mm: 814 517 m2
Pannelli in fibrogesso 15 mm: 17 747 m2
Pannelli grezzi OSB 15 mm: 401 466 m2
Legname da costruzione: Austria
Pannelli a tre strati: Germania
Facciata: Scandinavia

Date
Produzione: 17 giorni
Montaggio grandi opere: 7 giorni
Costruzione: ottobre 2015–dicembre 2016

Costi
Totale costruzione (CCC 1, 2, 4, 8): 4.5 mio CHF

 


L'articolo è stato pubblicato nel numero speciale "Città in legno III - Megatrend come forza motrice", un progetto commissionato dall'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM) e in collaborazione con Wüest Partner. Ulteriori articoli con immagini e materiali aggiuntivi sono stati raccolti in uno speciale e-dossier.


 

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