Nuo­va LA­Pub e re­go­la­men­ti SIA a brac­cet­to

Che cosa hanno in comune la nuova versione della legge federale sugli appalti pubblici (LAPub) e il catalogo dei regolamenti SIA? In realtà molto più di quanto, così di primo acchito, possa sembrare. Di fatto, i regolamenti SIA costituiscono la base per raggiungere gli obiettivi posti dalla LAPub sul fronte della sostenibilità e in favore di una cultura della costruzione di qualità.

Data di pubblicazione
10-08-2020

L’acquisizione di prestazioni di architettura o ingegneria non può ridursi alla mera aggiudicazione di una commessa. Il legislatore se ne è accorto e, con la revisione della legge federale sugli appalti pubblici (LAPub),1 ha lanciato un’offensiva che pone in primo piano la qualità. Dal 1° gennaio 2021, sarà infatti l’offerta più vantaggiosa a ottenere l’aggiudicazione e non più quella più a buon mercato. La SIA mette già oggi a disposizione strumenti comprovati volti a promuovere un’acquisizione di prestazioni di architettura e ingegneria all’insegna della qualità e della sostenibilità.

Il lavoro degli architetti e degli ingegneri esercita un’influenza diretta sulla qualità del progetto, poiché le decisioni prese durante la progettazione si ripercuotono sull’intero ciclo di vita dell’opera. Inoltre, dato che la maggior parte delle costruzioni permane nel tempo, per lo più per diversi decenni, va posto un accento particolare sul procedimento con cui si seleziona un progettista. Proprio per questo, d’ora in poi, ad avere la meglio sarà l’offerta più vantaggiosa e che si distingue per il suo valore qualitativo.

La qualità durante tutto il ciclo di vita

I progettisti influenzano in modo determinante l’intero ciclo di vita di un’opera: dalle prime riflessioni strategiche alla progettazione, dalla realizzazione fino alla gestione e alla conservazione del costruito. Una fase dopo l’altra, fino a quando il ciclo ricomincia da capo. I singoli regolamenti SIA coprono, a seconda dei casi, uno o più segmenti di tale ciclo e, insieme, costituiscono un cerchio. In questo modo si appoggia, sin dall’inizio, una presa in considerazione generale che tiene conto del ciclo di vita di un’opera nella sua globalità. Solitamente, l’iter di operazioni che, dall’idea iniziale, conduce alla consegna di un’opera e alla sua successiva gestione, è suddiviso in fasi. Tuttavia, chiunque si sia già cimentato nel realizzare un progetto sa bene che tali fasi sono a volte più brevi e a volte più lunghe del previsto. Inoltre, non di rado, può capitare che le singole fasi si accavallino, si sovrappongano: mentre una fase non è ancora conclusa, eccone un’altra prendere il via. Ciò malgrado, la suddivisione in fasi aiuta ad articolare il processo e a strutturarlo in varie tappe.

Il catalogo dei regolamenti SIA copre l’intero ciclo. I regolamenti per le prestazioni e gli onorari descrivono infatti il processo di progettazione e costruzione dall’idea iniziale alla consegna di edifici e infrastrutture, fino a includerne la successiva gestione. Per regolamentare le singole forme di messa in concorrenza, vale a dire i concorsi, i mandati di studio paralleli o i concorsi per prestazioni, esistono documenti normativi ad hoc. Per quanto concerne invece la regolamentazione di aspetti come la stipulazione, i contenuti e lo svolgimento dei contratti che riguardano l’esecuzione di lavori di costruzione, si applica la consolidata norma SIA 118.

Obiettivo comune: la sostenibilità

L’appalto non termina con la scelta di un team di progettazione, ma ha delle ripercussioni su tutte le tappe successive. Ecco perché è di centrale importanza che, nella messa in concorrenza, si tenga conto di obiettivi sovraordinati. Si può constatare con soddisfazione come la mano pubblica e la SIA stiano perseguendo obiettivi comuni, puntando sulla sostenibilità, in tutte le sue più molteplici sfaccettature, e su una cultura della costruzione di qualità. È un aspetto importante, tanto più che committenti e progettisti devono unire gli sforzi e remare tutti nella stessa direzione affinché un progetto vada a buon fine. Già nell’elaborazione delle norme contrattuali sono intrattenuti scambi regolari: i rappresentanti dei progettisti possono adoperarsi nella messa in atto della LAPub, mentre i rappresentanti dei committenti, dal canto loro, sono coinvolti nell’elaborazione dei regolamenti SIA.

Già da qualche tempo, ormai, si è maturata la consapevolezza che, nell’aggiudicazione delle prestazioni di progettazione, non può contare soltanto il prezzo se l’obiettivo è quello di fare un uso sostenibile delle risorse disponibili. Il credo della qualità si è già imposto a livello internazionale, con l’elaborazione dell’Agreement on Government Procurement, l’accordo sugli appalti pubblici dell’OMC.2 Ha fatto seguito, nel 2014, la modifica della Direttiva europea sugli appalti pubblici3 e ora anche la revisione della corrispondente legge federale svizzera. Con la revisione si è dato ascolto alla voce degli enti aggiudicatori che rivendicava l’adozione di misure efficaci che tutelassero la qualità, senza dover temere il rischio di un ricorso.

La nuova legge federale sugli appalti pubblici rappresenta un vero e proprio cambio di paradigma. Finora, come ben spiegava Marc Steiner, giudice presso il Tribunale amministrativo federale, in un’intervista rilasciata nel 2016 a «TEC21», «in quanto principio generale, l’obbligo di economicità resta (…) vago, in quanto non risponde in modo esaustivo alla domanda se la legge in materia di appalti debba o no attenersi a una messa in concorrenza dove conta il prezzo oppure dove conta la qualità».4 Ora il legislatore sancisce in modo esplicito, come scopo della legge, un impiego sostenibile dei fondi disponibili, cambiando così le premesse iniziali. La sostenibilità costituisce parte integrante della qualità, tant’è che d’ora in poi la concorrenza basata sul prezzo cederà il passo alla concorrenza basata sulla qualità.

L’attuale gestione degli appalti da parte dei committenti pubblici è perfettamente in linea con gli obiettivi strategici promossi dalla SIA. «Orientiamo tutti i nostri sforzi verso il raggiungimento del nostro obiettivo, che consiste nella progettazione lungimirante e durevole di uno spazio di vita di elevata qualità»,5 si legge nell’opuscolo in cui la SIA si presenta e descrive la propria visione. Tutti i regolamenti SIA concorrono al raggiungimento di questi obiettivi e i soci SIA si adoperano nel garantire un esercizio della professione all’insegna della sostenibilità.

Il cerchio si chiude

Il catalogo dei regolamenti SIA è sottoposto a regolari verifiche e aggiornato costantemente in base alle nuove conoscenze e alle disposizioni giuridiche in vigore. I regolamenti attuali sono frutto delle esperienze di cui progettisti e committenti hanno fatto tesoro, generazione dopo generazione. Dal 1° agosto 2020 si aggiungerà ancora un altro segmento, finora mai approfondito, che concerne la fase iniziale di un processo di progettazione e realizzazione di un’opera. La cosiddetta «fase 0», introdotta nel nuovo regolamento SIA 101 sulle prestazioni dei committenti, concerne proprio questo momento di «inizializzazione di un progetto» che i committenti sono chiamati a gestire. Si tratta di una fase estremamente importante per la riuscita dell’opera. Con questa nuova pubblicazione si chiude quindi il cerchio dei regolamenti dedicati all’ambito degli appalti.

Cogliamo l’occasione!

L’entrata in vigore della rivista legge federale sugli appalti pubblici è per la SIA e i suoi soci un rallegrante traguardo e apre prospettive favorevoli. Dal 1° gennaio 2021 vigeranno infatti gli stessi obiettivi di qualità, tanto per la mano pubblica quanto per il settore della progettazione. Ciò andrà a rafforzare in modo netto la sostenibilità, la presa in considerazione del ciclo di vita e la cultura della costruzione. E allora sfruttiamo appieno questa occasione, perché la qualità ripaga, sempre.

Note

  1. Confederazione Svizzera, Legge federale sugli appalti pubblici (LAPub) del 21 giugno 2019
  2. WTO Agreement on Government Procurement
  3. Direttiva 2014/24/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 26 febbraio 2014, sugli appalti pubblici e che abroga la direttiva 2004/18/CE (Testo rilevante ai fini del SEE)
  4. Da Qualitätsbewertung versus Preisargumente, intervista a Marc Steiner, «TEC21», 37, 2016.
  5. Opuscolo SIA, p. 5, Visione.
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