La col­le­zio­ne Gur­litt sa­rà espo­sta Ber­na e a Bonn

Il Kunstmuseum di Berna, in contemporanea con quello di Bonn, il prossimo inverno allestirà un'esposizione delle opere ereditate dal collezionista tedesco Cornelius Gurlitt, morto nel 2014.

Data di pubblicazione
07-04-2016
Revision
07-04-2016

I curatori dell'esposizione bernese sono Valentina Locatelli e Matthias Frehner. "La vasta collezione deve essere presentata ad un ampio pubblico e accompagnata da una contestualizzazione storica", indicano oggi i due musei di belle arti in un comunicato congiunto. I due istituti collaborano strettamente al concezione del contenuto delle esposizioni, che dovrebbero anche essere accompagnate da una pubblicazione.

La collezione conta circa 1500 opere e comprende grandi nomi come Marc Chagall, Claude Monet, Max Beckmann, Franz Marc, Pablo Picasso e Henri Matisse. I dipinti furono riuniti dal padre di Cornelius Gurlitt, Hildebrand, critico d'arte nonché mercante, morto nel 1956, che dopo il 1933 fece affari con i nazisti. Essa era stata sequestrata il 28 febbraio 2012 in un vecchio appartamento di Monaco di Baviera su ordine della Procura di Augusta (Augsburg). Cornelius Gurlitt, morto nel capoluogo bavarese il 6 maggio 2014 a 81 anni, l'ha lasciata in eredità esclusiva al Museo di belle arti bernese.

Il museo non può ancora ospitare i quadri perché una cugina di Cornelius Gurlitt, Uta Werner, ha contestato le capacità mentali dell'uomo al momento della firma del lascito. Il tribunale di Monaco ha confermato la validità del testamento ma la causa non è ancora stata giudicata in appello. Una speciale task force istituita in Germania ha indicato in gennaio di aver identificato 500 opere che erano state sequestrate durante il nazismo perché considerate "arte degenerata". Sono ancora in corso azioni legali per la restituzione ai legittimi proprietari.

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