Ener­gia in di­ve­ni­re

Non c’è il due senza il tre. E il quattro... Così recita un noto adagio. SIA Ticino si appresta così a organizzare un terzo seminario di studio, che si terrà presso il LAC a Lugano all’inizio del prossimo anno.

Data di pubblicazione
01-10-2018
Revision
01-10-2018
Laura Ceriolo
Architetto, dottore di ricerca in storia delle Scienze e Tecniche Costruttive

Il primo seminario intitolato Il ponte: patrimonio culturale e infrastruttura territoriale è stato organizzato il 12 gennaio 2017, in occasione della mostra itinerante Ponti e via! e ha celebrato la messa in servizio, appena avvenuta, della galleria di base del San Gottardo. Il secondo seminario L’arte di costruire le strade ad inizio 2018 ha ribadito la presenza in Ticino, da 10 anni, di una filiale dell’ufficio federale delle strade e rilevato che le strade appartengono a pieno titolo al patrimonio culturale di un paese e come tali devono essere mantenute. Il comitato di SIA Ticino, vista la sentita partecipazione di pubblico per questi eventi che si focalizzano sulla promozione della cultura della costruzione, conferma l’organizzazione di un terzo evento con la stessa squadra collaudata ed apprezzata di collaboratrici. Il 7 febbraio 2019 si terrà quindi presso il LAC di Lugano il seminario Il futuro dell’energia.

Come per i temi proposti nei precedenti seminari, anche il tema dell’energia richiede una costante attenzione da parte di enti pubblici, tecnici, politici e consumatori: ossia della cittadinanza tutta. La calda estate si è appena conclusa con un paio di importanti blackout occorsi nella nostra regione, che hanno ben evidenziato da un lato che poter disporre di energia (pensiamo in particolare a quella elettrica) non è un fatto poi così scontato; d’altro canto, i cambiamenti climatici in atto influiranno sempre più sulle nostre abitudini e cambieranno anche le nostre necessità riguardo l’energia.

Non solo. Come le strade e i ponti, molte altre strutture presenti sul nostro territorio – concepite e realizzate per lo più nella seconda metà del secolo scorso – necessitano di importanti interventi di risanamento e/o di potenziamento e/o di ristrutturazione: ciò al fine di adeguarsi alle esigenze del nostro tempo e soddisfare con maggior efficienza la domanda di energia. Fra queste opere si ergono alcune vere e proprie «cattedrali dell’energia» legate ai grandi impianti idroelettrici realizzati nel dopoguerra: costruzioni di aspetto vario e differente che coniugano utilitas a venustas e creano nuovi equilibri con la natura circostante. 

Il continuo sviluppo delle energie rinnovabili, la vetustà di alcune centrali nucleari e il dibattito in corso sul nucleare mettono sul tavolo molte domande alle quali vanno trovate delle risposte in tempi brevi. Anche le regole del mercato, oggi mutate con la sua liberalizzazione, costituiscono una fonte di riflessione.

Gli architetti e gli ingegneri, oltre a voler contribuire a risolvere degli aspetti prettamente tecnici, si pongono anche altri quesiti. Alcuni impianti idroelettrici, dighe o centrali, per esempio, non sono essi stessi parte del patrimonio culturale del nostro paese? In che misura è possibile potenziare e rendere più efficienti alcuni impianti nel rispetto del territorio e dell’ambiente che li circonda? Come è possibile procedere a delle installazioni importanti di strutture per la produzione di energie rinnovabili (pannelli solari, pale eoliche, ecc.) nel rispetto del nostro territorio, del nostro paesaggio e del costruito? 

Acqua, aria, terra e fuoco: la tetrarchia naturale fondamentale assume perciò una particolare valenza legata ai processi di produzione dell’energia, ma anche quale componente attiva nell’unione trasversale di paesaggio, industria e architettura.

Le relatrici e relatori, provenienti da diversi ambiti professionali proporranno con le loro qualificate presentazioni riflessioni sul tema dell’energia. Una tavola rotonda concluderà il seminario, permettendo anche l’interazione con il pubblico.

Il comitato di SIA Ticino informerà prossimamente in dettaglio sul programma previsto. Vi invitiamo fin d’ora ad annotare la data di questo nuovo importante evento sperando di destare anche in questa occasione l’interesse che il tema merita. 

Ci rallegriamo di potervi incontrare numerosi il 7 febbraio 2019 a Lugano.

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