Ar­chi­tet­tu­re fan­ta­sma: un tour fo­to­gra­fi­co in­tor­no al mon­do

«Abbiamo focalizzato l'attenzione sulla natura, la durata e i dettagli dei cicli immobiliari piuttosto che sulle loro implicazioni nei confronti delle nostre città» Jeremy W.R. Whitehand, The Changing Face of Cities : A Study of Development Cycles and Urban Form, Blackwell, Oxford 1987

Data di pubblicazione
22-02-2016
Revision
22-02-2016
Isabel Concheiro
Architecte, maître d’enseignement et responsable adjointe du Joint Master of Architecture, HEIA-Fribourg, et éditrice de la plateforme TRANSFER

Fattore importante nella formazione delle città in diversi periodi storici, la speculazione immobiliare sta avendo oggi un impatto senza precedenti a causa dell'evoluzione del capitalismo contemporaneo.

Dal 1970, boom immobiliare e crisi sono legati all'aumento degli investimenti nell'urbanizzazione e nel mercato immobiliare. Anche se un gran numero di studi economici si concentra sull'analisi di questi bracci e sulla crisi immobiliare, le conseguenze fisiche di questi fenomeni non sono state oggetto della stessa attenzione. La bolla immobiliare degli anni 2000 ha dato numerose testimonianze su scala globale di una produzione architettonica e urbana basata principalmente sul valore speculativo di edifici e terreni; questo ha portato ad un'urbanizzazione insostenibile del territorio, al conseguente fallimento delle transazioni immobiliari, a un accesso all'alloggio sempre più difficile per via degli elevanti prezzi e, infine, alla privatizzazione e banalizzazione dell'ambiente costruito quale risultato della sua strumentalizzazione primaria.

Questa raccolta di documentazioni visive mostra le implicazioni spaziali e territoriali dei processi urbani speculativi della bolla immobiliare degli anni 2000, e fa riflettere sulla crescente globalizzazione di tale fenomeno.

Traduzione a cura di Valeria Crescenzi

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