La SIA pone nuovi parametri per un’edilizia rispettosa del clima
Con l’introduzione della norma SIA 390/1, la SIA delinea per la prima volta un percorso di riduzione dei gas serra entro il 2050 volto a concretizzare l’obiettivo «edifici a zero emissioni».
La norma SIA 390/1 «La via climatica – Bilancio dei gas serra per il ciclo di vita degli edifici» è stata pubblicata il 1° febbraio 2025 e sostituisce il quaderno tecnico SIA 2040 «La via SIA verso l’efficienza energetica», edito nel 2017. Nell’ambito del dibattito vertente sulla necessità di trasformare il parco immobiliare per far fronte ai cambiamenti climatici, la nuova norma fornisce uno strumento che pone le basi per affrontare il futuro con oggettività e serenità. La SIA 390/1 offre infatti un insieme di disposizioni coerenti, fondate, e al contempo di facile applicazione, per effettuare un bilancio delle emissioni di gas serra per l’intero ciclo di vita degli edifici. L’obiettivo è quello di continuare a ridurre il più possibile le emissioni, al passo con gli obiettivi posti dalla legge federale sul clima e in linea con gli impegni presi dalla Svizzera nell’ambito dell’Accordo di Parigi sul clima. Di conseguenza, in questa norma, le emissioni di gas serra costituiscono il parametro di riferimento, mentre per l’energia primaria non rinnovabile sono riportati valori che valgono solo a titolo indicativo.
La via climatica della SIA riprende gli approcci consolidati di «La via SIA verso l’efficienza energetica»
Chi conosce il quaderno tecnico SIA 2040 si ritroverà velocemente anche nella nuova norma SIA 390/1. Il cuore resta infatti immutato: per valutare un edificio fa stato la somma delle emissioni calcolate per l’intero ciclo di vita. Questo approccio, definito nel quaderno tecnico SIA 2040 e applicato da oltre un decennio, ha ormai attestato la propria validità. Si è scelto deliberatamente di non imporre alcun requisito individuale per quanto concerne gli ambiti della costruzione e dell’esercizio. Come è stato finora, i valori mirati della norma 390/1 tengono conto anche della mobilità, così importante in termini di emissioni di gas serra e pianificazione del territorio. In questo ambito, raggiungere i valori mirati nelle zone rurali rappresenta una grande sfida. Come prima, il requisito supplementare si limita ai due ambiti direttamente legati agli edifici, vale a dire la costruzione e l’esercizio. Nei luoghi facilmente raggiungibili con i mezzi di trasporto pubblici, il requisito supplementare rappresenta il parametro limitante.
Per quanto concerne i due ambiti costruzione ed esercizio si applica anche la definizione dell’«edificio zero netto». La norma SIA 390/1 riprende tale definizione dal progetto di ricerca «Emissioni nette di gas serra pari a zero nel settore degli edifici», avviato dall’Ufficio federale dell’energia. Un «edificio zero netto», così come definito dal progetto di ricerca e dalla SIA 390/1, presenta un minimo di emissioni di gas serra per la costruzione e l’esercizio per l’intero ciclo di vita e riduce a zero le rimanenti, e difficilmente evitabili, emissioni di gas serra derivanti dalla costruzione e dall’esercizio attraverso emissioni negative imputabili. Per questo minimo di emissioni, la norma SIA 390/1 prevede due tipi di obiettivi:
- il valore mirato B, come obiettivo base che corrisponde, per analogia, ai valori mirati del quaderno tecnico SIA 2040;
- il valore mirato A, come obiettivo ambizioso che poggia sui limiti di ciò che è oggi realizzabile.
La norma SIA 390/1 rinuncia alle definizioni relative all’imputabilità e, di conseguenza, all’imputabilità delle emissioni negative. Il carbonio biogeno immagazzinato nei materiali da costruzione è considerato separatamente, tenuto conto del suo potenziale effetto di riduzione. La norma punta pertanto, in modo coerente, alle strategie di prevenzione, efficaci e mirate, volte a ridurre le emissioni effettive di gas serra.
Approccio olistico, una caratteristica distintiva
Un’importante caratteristica che distingue la SIA 390/1 è l’approccio olistico alla costruzione, all’esercizio e alla mobilità indotta durante l’intero ciclo di vita degli edifici. Il bilanciamento effettuato per la creazione e l’esercizio permette di mettere a confronto in maniera oggettiva le varianti di trasformazione e costruzione ex novo. Nel frattempo, è noto che, con un approccio onnicomprensivo di questo genere, le trasformazioni che tutelano la sostanza edilizia esistente e che, con accortezza e cognizione di causa, portano avanti la costruzione partendo dalle risorse disponibili, spesso generano emissioni di gas serra inferiori rispetto a quelle prodotte sostituendo l’esistente con una nuova costruzione. Ciò mostra con chiarezza come gli obiettivi climatici, la tutela delle risorse e l’economia circolare vadano a braccetto. Laddove non è possibile continuare a costruire, conservare, adattare, sviluppare e reinterpretare, la norma SIA 390/1 rimanda al riutilizzo e spiega il metodo di bilanciamento nel caso di componenti strutturali ottenute tramite il riuso. Tale procedura cela un potenziale enorme. Impiegando elementi strutturali ottenuti tramite il riutilizzo, le emissioni di gas serra sono ridotte dell’80-90% rispetto a quelle prodotte se si utilizzano componenti nuove.
La serie di norme SIA 390 come guida per costruire nel rispetto del clima
La via climatica inaugura la nuova serie di norme SIA 390 che raggruppa tutte le norme relative al ciclo di vita degli edifici.
Il cammino percorso fino alla pubblicazione è stato impegnativo. Durante i lavori condotti in seno alla commissione, ma anche durante la messa in consultazione e la procedura di ricorso, la 390/1 è stata oggetto di critiche. Grazie al procedere prudente e accorto dei membri della commissione e alle loro argomentazioni oggettive, è stato possibile chiarire dubbi e perplessità, contribuendo così in modo determinante alla qualità e all’ampia accettazione della norma. Dalle reazioni raccolte si è reso altresì manifesto come il settore della progettazione e della costruzione si trovi di fronte a una trasformazione che impone un cambiamento nel modo di pensare.
La norma SIA 390/1 affronta le diverse sfide, focalizzandosi sull’obiettivo della riduzione delle emissioni di gas serra. L’utilizzo efficiente delle risorse, un impiego innovativo dei materiali così come le strategie di sufficienza sono altrettanto auspicate e pertinenti nell’ottica di raggiungere l’obiettivo mirato. Inoltre, in ciascun progetto di costruzione, andrebbero sfruttate tutte le possibilità che si presentano per influenzare la mobilità. La flessibilità offerta, per quanto concerne la scelta della strategia migliore, ad hoc per ciascun progetto, rappresenta terreno fertile per la nascita di soluzioni innovative.
La SIA e la commissione SIA 390 attendono con impazienza le risposte che l’architettura e le altre discipline del settore saranno in grado di fornire, fiduciose che tali soluzioni apporteranno un contributo importante nell’ottica di promuovere una cultura della costruzione che guarda al futuro.