SIA: Un po­me­rig­gio di stu­dio a Mon­te Ca­ras­so

La popolazione svizzera cresce, mentre il territorio edificabile e le risorse scarseggiano. L’esempio di Monte Carasso è significativo. Con un piano regolatore risalente a 30 anni fa, eppure sempre attuale, Monte Carasso può essere preso a modello anche da altri Comuni.

Data di pubblicazione
08-12-2014
Revision
05-11-2015

La sfida è di riuscire a rivalorizzare i luoghi insediati con una strategia urbanistica che tuteli la qualità degli spazi pubblici e del paesaggio, ricorrendo all’edificazione compatta.

Di fronte a tale sfida, l’esempio di Monte Carasso è significativo. Con un piano regolatore risalente a 30 anni fa, eppure sempre attuale, Monte Carasso può essere preso a modello anche da altri Comuni. Questo il tema su cui è vertito il «Pomeriggio di studio a Monte Carasso», organizzato dalla piattaforma di scambio «Chance Raumplanung», a cui hanno partecipato vari organi attivi nell’ambito della pianificazione territoriale e dell’urbanistica, tra cui la FSU e la SIA.

Il Pomeriggio di studio, svoltosi il 17 ottobre 2014 (ore 14.00-18.30), si è rivolto ad architetti, urbanisti, pianificatori, autorità e pubblico interessato, e ha invitato a riflettere sull’esempio di un Comune precursore, il cui Piano regolatore promuove la densificazione e la valorizzazione degli spazi pubblici.

Dopo il benvenuto del sindaco Ivan Guidotti, presso il Municipio, l’evento è proseguito con l’intervento di diversi relatori, tra cui il municipale Emanuele Alexakis e gli architetti Roberto Briccola e Paolo Poggiati, nonché una visita guidata al Monastero e all’interno del paese, in compagnia dell’arch. Luigi Snozzi. L’incontro si è concluso con una tavola rotonda, seguita da un aperitivo e da una cena collegiale.

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