SIA: Pia­ni­fi­ca­zio­ni in li­nea con il mu­ta­re del­le esi­gen­ze

Il mutare dei progetti di vita e la trasformazione demografica richiedono un ripensamento anche a livello di pianificazione: una sfida di cui si occupa il «Servizio SIA per la pianificazione e la realizzazione di opere nel rispetto di entrambi i generi e delle esigenze quotidiane», istituito all’inizio del 2014.

Data di pubblicazione
20-06-2014
Revision
05-11-2015
Barbara Stettler
Architetto, interlocutrice gruppo professionale Architettura e responsabile Servizio SIA per la pianificazione e la realizzazione di opere

Costruire presuppone un utilizzo attento e oculato delle risorse economiche, ecologiche e sociali disponibili. Ma sono proprio gli aspetti sociali della sostenibilità a passare facilmente in secondo piano, benché anche in ambito edilizio si potrebbe e si dovrebbe reagire ai cambiamenti demografici, ai nuovi progetti di vita e alle impronte culturali. La trasformazione dei modelli e delle costellazioni di vita, le esigenze nutrite dalle famiglie monoparentali, dagli anziani che vivono soli e dai giovani devono, prima o poi, potersi rispecchiare anche nella concezione del tessuto urbano, a livello spaziale ed edilizio. 

Il progetto «Lares» 

È sulla base di tali considerazioni che nel 2006 ha visto la luce il progetto «Lares», parola latina usata per indicare gli spiriti protettori che sorvegliano e proteggono la famiglia, la casa, le strade o le piazze. Il progetto vede un gruppo di donne professioniste impegnate nell’integrare i criteri di genere nella pianificazione, ispirandosi al principio delle pari opportunità. L’obiettivo principale del progetto è di esaminare le esigenze degli utenti, in modo differenziato e da prospettive diverse, così da tenerne maggiormente conto nei progetti di costruzione. 

Durante una fase pilota di sei anni, le «esperte Lares» hanno preso parte a 30 progetti diversi, introducendo la prospettiva sui generi nei processi di pianificazione e di costruzione. In tale contesto sono stati discussi e presi in considerazione anche gli aspetti sociali della sostenibilità. Sei dei progetti pilota realizzati sono stati esaminati in modo scientifico, ed è da tale valutazione che ne è emerso il netto plusvalore. 

Per far sì che le esperienze e le conoscenze acquisite possano ampliarsi e diffondersi è stato creato il Servizio SIA per la pianificazione e la realizzazione di opere nel rispetto di entrambi i generi e delle esigenze quotidiane. 

Riflessioni «di genere» nella pianificazione e nella costruzione 

Il concetto espresso dalla parola inglese «gender» (ovvero genere) può essere tradotto con «sessualità nel contesto sociale», una nozione che contempla in realtà un tema molto più ampio di quello delle pari opportunità e di un’adeguata presa in considerazione delle esigenze di entrambi i sessi. Il concetto si riferisce infatti agli uomini e alle donne nelle loro diverse situazioni di vita: giovani e vecchi, con ruoli sociali e situazioni culturali e famigliari ben distinte. Se ci si affida consapevolmente a questo ampliamento di prospettive, ci si accorge di quanti modelli di vita diversi esistano. Il primo passo verso un’edilizia rispettosa di entrambi i generi e della quotidianità è dunque quello di sensibilizzare l’opinione pubblica verso la differenziazione delle esigenze nutrite dall’utenza, in altre parole trasmettere l’idea che gli spazi pubblici e gli edifici debbano essere concepiti in modo flessibile e siano adattabili alle esigenze specifiche e ai modus vivendi individuali. 

Integrazione nei processi di pianificazione 

Le esigenze nei confronti dell’ambiente costruito sono elevate e i processi di pianificazione risultano spesso sottoposti a una forte pressione in termini di scadenze e costi. Gli architetti e i progettisti sono chiamati a svolgere un ampio ventaglio di mansioni che riguardano l’ambito creativo, tecnico e sociale.  

Se i criteri menzionati, volti a garantire la massima flessibilità di utilizzo, sono integrati sin da subito nella scelta della procedura, risulta un maggiore margine di manovra per i concetti spaziali differenziati. Fintantoché gli aspetti sociali non confluiscono spontaneamente nei progetti, saranno gli esperti del ramo a offrire strategie e misure complementari e di supporto.

Per maggiori informazioni: Servizio SIA per la pianificazione e la realizzazione di opere nel rispetto di entrambi i generi e delle esigenze quotidiane, Barbara.Stettler [at] sia.ch (Barbara[dot]Stettler[at]sia[dot]ch)

Uno sguardo versatile e multidisciplinare

Di recente Barbara Stettler è stata accolta in seno al team dell’Ufficio amministrativo sia in veste di interlocutrice per il gruppo professionale Architettura e come responsabile del Servizio sia per la pianificazione e la realizzazione di opere nel rispetto di entrambi i generi e delle esigenze quotidiane. Dopo aver conseguito il diploma in architettura presso il Po- litecnico federale di Losanna e aver collaborato presso diversi studi, Barbara Stettler ha lavorato due anni in Tanzania. Da questa esperienza nasce in lei l’interesse per i retroscena poli- tici e la scoperta dei vari aspetti insiti nella professione, a lei prima di allora sconosciuti. Di ritorno in Svizzera, Barbara lavora diversi anni per l’amministrazione di Bienne, dove fa tesoro di preziose esperienze nell’ambito dell’urbanistica e dell’edilizia. «Con questa mia nuova mansione presso la SIA po- trò occuparmi di un ampio ventaglio di aspetti architettonici che vanno dall’estetica alle esigenze sociali», ha dichiarato.

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