Ri­vi­ta­liz­za­zio­ne del pa­tri­mo­nio in­du­stria­le per nuo­vi sce­na­ri ur­ba­ni

Come rigenerare il patrimonio industriale del Ticino? Il VII seminario di Studio SIA esplora il ruolo creativo dell’ingegneria tra memoria, innovazione e sostenibilità. Un dialogo tra tecnici, storici e architetti per costruire il futuro a partire dal passato.

Data di pubblicazione
17-06-2025
Laura Ceriolo
Architetto, dottore di ricerca in storia delle Scienze e Tecniche Costruttive

I seminari della SIA Ticino, in collaborazione con la Società per l’arte dell’ingegneria, si distinguono da sempre per la loro vocazione a promuovere non solo la cultura della costruzione (Baukultur), ma anche l’arte dell’ingegneria, intesa come sintesi tra rigore tecnico, innovazione e sensibilità per il contesto.
Sono incontri che mirano a valorizzare l’ingegneria come disciplina creativa, capace di coniugare efficienza strutturale e qualità estetica; favorire il dialogo interdisciplinare tra professionisti e professioniste dell’ingegneria, dell’architettura e dell’urbanistica, per una visione integrata del progetto; stimolare la riflessione critica su infrastrutture e grandi opere, analizzandone la sostenibilità tecnica, economica e ambientale; diffondere buone pratiche legate all’innovazione tecnologica, alla gestione delle risorse e alla progettazione sostenibile; approfondire casi studio emblematici, evidenziando il ruolo dell’ingegneria nella risoluzione di sfide complesse e nella trasformazione del territorio.

Si configura un dialogo come spazio di confronto in cui l’ingegneria non è solo una scienza applicata, ma una vera e propria arte del costruire, capace di incidere sulla qualità della vita e sul paesaggio.

Il seminario sarà dedicato alla rivitalizzazione del patrimonio industriale esistente in Ticino (censito di recente nella pubblicazione Ticino industriale. Una guida architettonica», curato da Valeria Frei, con fotografie di Tonatiuh Ambrosetti) e nel resto della Svizzera. Tale patrimonio, che rappresenta una parte significativa della storia economica e culturale della regione, è caratterizzato da edifici e strutture che raccontano storie di un'epoca passata, riflettendo l'evoluzione dell'industria e della società ticinese.

Negli ultimi decenni, il Ticino, come molte altre regioni europee, ha affrontato una marcata delocalizzazione delle funzioni industriali. Questo fenomeno ha comportato la chiusura di numerosi stabilimenti e la conseguente trasformazione delle aree industriali, che ora si trovano a dover affrontare nuove sfide e opportunità. La necessità di sviluppare strategie innovative per la riqualificazione di queste aree è diventata cruciale, non solo per preservare il patrimonio esistente, ma anche per promuovere un uso durevole e funzionale degli spazi.

Il tema mette in evidenza la necessità di rileggere e reinterpretare strutture del passato in chiave contemporanea. Il focus così orientato rappresenta un’opportunità per riflettere su come l’ingegneria e l’architettura possano dialogare con la memoria industriale, trasformandola in risorsa per il futuro attraverso interventi che valorizzino sia la dimensione storica sia le potenzialità di riuso e rigenerazione sostenibile.

I relatori: saranno specialiste e specialisti in ingegneria, storia e architettura, a sottolineare la natura interdisciplinare dell’approccio. Gli ingegneri si concentreranno sulla lettura delle strutture, analizzandone le caratteristiche tecniche, i processi costruttivi e le potenzialità di adattamento a nuovi usi. Gli storici offriranno una prospettiva critica sul valore culturale e identitario del patrimonio industriale, mentre gli architetti presenteranno strategie progettuali innovative di trasformazione. Il confronto tra discipline diverse arricchirà il dibattito, evidenziando come la rigenerazione del patrimonio industriale richieda uno sguardo complesso e integrato, capace di connettere memoria e futuro.

Un’attenzione particolare sarà riservata al patrimonio industriale ferroviario, che rappresenta una componente cruciale della storia delle infrastrutture europee. Dalle stazioni alle officine, dai ponti ferroviari alle linee dismesse, questi spazi raccontano l’evoluzione della mobilità e del progresso tecnologico. La loro rigenerazione non riguarda solo la conservazione materiale, ma anche la possibilità di reinterpretare queste infrastrutture come nuovi spazi urbani, culturali o produttivi. L’approccio ingegneristico sarà fondamentale per comprendere le logiche strutturali originarie, mentre la prospettiva architettonica e storica aiuterà a delineare scenari di trasformazione sostenibili e rispettosi dell’identità dei luoghi.

Le sfide ingegneristiche nei progetti di rigenerazione del patrimonio industriale richiedono un approccio multidisciplinare e soluzioni innovative e domandano non solo competenze tecniche avanzate, ma anche una visione culturale e strategica che sappia integrare la memoria del passato con le esigenze del presente e le prospettive del futuro.

 

VII Seminario di Studio SIA Ticino
Rivitalizzazione del patrimonio
industriale per nuovi scenari urbani

 

Aula polivalente SUPSI, Mendrisio
9 ottobre 2025
ore 14.30 - 18.30
info su www.ti.sia.ch

 

Programma
a cura di Laura Ceriolo


Francesco Piatti Sia Ticino
Presentazione e saluti

Enrico Rossi Supsi
Saluti istituzionali

Valeria Frei
Tracce e storie del Ticino industriale

Aurelio Muttoni
L’ingegneria del patrimonio industriale ticinese

Intermezzo culturale
«Quaderno della Monteforno. Un racconto di fabbrica», a cura di Sara Rossi Guidicelli

Gilbert Moro, Barbara Berger
Patrimonio FFS: tra passato e futuro

Giotto Messi Schnetzerpuskas
«Realizzazioni passate e recenti: gli aspetti ingegneristici»

Camponovo Baumgartner
Rivalorizazzione e riconversione del patrimonio industriale: realizzazioni recenti

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