«Sono abituata a prendere il treno al volo»
Da gennaio 2025, l’ingegnera idraulica Fathen Urso presiede il gruppo professionale Ambiente (BGA) della SIA. L’abbiamo intervistata per conoscerla meglio: ecco il ritratto di una personalità poliedrica, versatile e determinata a portare avanti le questioni ambientali con pragmatismo e passione.
Siamo a Berna, al caffè della Generationenshaus. Il luogo è gremito di gente di tutte le età, c’è un gran viavai di studenti, pensionati e famiglie con i passeggini, il che non sorprende… «È la casa di tutte le generazioni!». Nonostante il trambusto Fathen Urso, con la sua spontaneità, sa subito mettere a proprio agio chi gli sta di fronte e lo scambio si tiene in un’atmosfera rilassata e informale. Urso ha radici algerine e anche solettesi, è cresciuta tra le due culture. L’ingegnera ha fatto il suo esordio nel mondo professionale a Zurigo, ma poi ha deciso di trasferirsi nella Svizzera romanda. Ora vive in Vallese. È una poliglotta, caratteristica che si è rivelata importante per la sua elezione in veste di presidente del gruppo professionale Ambiente (BGU), mansione che ha assunto dal 1° gennaio 2025. Ad ogni modo, ed è subito evidente, il fatto di parlare diverse lingue non è che una delle tante carte vincenti della neopresidente del BGU. Di fatto, il profilo della Vallesana è frutto di un ampio e poliedrico percorso professionale, compiuto sia nel settore pubblico che in quello privato. Le esperienze raccolte hanno permesso a Fathen Urso di acquisire sapere in un ambito specifico come quello dell’ingegneria idraulica, ma anche di fare tesoro di un solido bagaglio di competenze nelle tematiche che riguardano contesti più generali, come la sostenibilità, la gestione dei pericoli naturali, la pianificazione del territorio e l’innovazione.
Fare di una passione una professione
È in veste di esperta in ingegneria idraulica che nel 2002 Fathen Urso entra a far parte della SIA, innanzitutto tramite la sezione Vaud. Già allora, la specialista aveva al suo attivo numerosi mandati, svolti presso diversi studi di progettazione e concernenti soprattutto ambiti come la rivitalizzazione di corsi d’acqua e la protezione dal pericolo di piene. L’ingegnera menziona al proposito la 3a correzione del Rodano. In seguito, parallelamente alla sua attività professionale, decide di cogliere una nuova sfida. Animata dal desiderio di trasmettere la propria passione alle giovani generazioni, comincia a insegnare idraulica alla Scuola universitaria d'ingegneria e di gestione del Cantone di Vaud (HEIG VD). Porterà avanti il suo impegno in veste di docente per ben vent’anni. È presso questo stesso istituto formativo che Urso dirige anche l’anno propedeutico Future ingénieure, volto a motivare un maggior numero di donne a optare per gli studi ingegneristici, in particolare promuovendo i partenariati tra scuola e varie imprese. La quarta carta di questa professionista versatile e poliedrica, ed è anche uno dei suoi atout in veste di ingegnera idraulica, è la passione per le dighe. Dal 2012, la specialista è membro del Comitato svizzero delle dighe, in seno al quale contribuisce a elaborare buone pratiche destinate alle centrali idroelettriche per la gestione dei bacini di accumulazione.
Diffondere un credo
Quali sono le prime impressioni raccolte alla testa del gruppo professionale Ambiente della SIA? Nel suo ruolo di presidente del BGU, Fathen Urso sottolinea il valore di collaborare e comprendersi reciprocamente: «Mi piace riuscire a suscitare entusiasmo e incentivare lo spirito di squadra». Per lei è importante che tutto il gruppo aderisca a una missione comune, poiché «ciascun membro del BGU contribuisce a diffondere un credo», afferma. Inoltre, è convinta che la SIA abbia in sé un grande potenziale, ovvero quello di potersi relazionare con le autorità federali, grazie alle attività condotte nell’ambito del clima e dell’energia. L’associazione ha la capacità di mettere in primo piano tali tematiche e di portarle ai vertici, affinché siano attuate in maniera efficace. Fathen Urso dice di essere ben consapevole del fatto che alcune questioni cruciali che riguardano l’ambiente siano state fissate prima della sua nomina in veste di presidente del gruppo. Ad ogni modo, ci confida, è abituata a prendere il treno al volo. Insomma, anche quando il viaggio è già cominciato. Punta sulla professionalità dei 778 membri che compongono il BGU e sull’effetto imitazione, portatore di idee concrete e di soluzioni con cui poter compiere passi avanti. «Il gruppo professionale Ambiente si occupa di temi centrali che concernono il nostro futuro. Si tratta di argomenti essenziali, così tanto che trovare soluzioni è un obbligo, non una scelta».
L’arte di sapere convincere
C’è una parola che torna spesso durante la nostra conversazione, il termine «leadership». Per la neopresidente del BGU una leadership deve creare inclusione e suscitare entusiasmo. «Quando si prendono in mano le redini, bisogna saper unire le persone, fissare priorità e poi anche essere in grado di organizzare le cose». Il ruolo principale che Fathen Urso riveste, va detto, è quello di Direttrice del servizio costruzioni del Comune di Conthey. In questa funzione, la leadership è un atout non soltanto nella gestione della propria squadra di lavoro, ma anche nell’interazione con la sfera politica. «Ho stoffa per la politica, so interpretare, preparare prese di posizione e discutere con le persone coinvolte». Durante gli anni di insegnamento, Fathen Urso si è aggiudicata un’altra carta vincente: «Grazie all’esperienza maturata come insegnante, ho imparato a comunicare e a spiegare in funzione del pubblico che mi trovo davanti. Se si vuole trasmettere un dato messaggio e far passare una proposta, non porta a nulla dilungarsi su complessi dettagli tecnici, soprattutto quando gli interlocutori sono abituati a parlare di temi politici». Per Urso, il nervo della guerra non è il denaro, ma la sostenibilità. L’ambiente, l’economia e il sociale sono i tre pilastri su cui l’ingegnera fa poggiare le proprie argomentazioni quando vuole portare avanti un progetto politico. Cerco di applicare questo principio in tutte le mie funzioni, e di regola funziona».
Non da ultimo, c’è un altro ruolo che Fathen Urso ricopre e di cui non abbiamo ancora parlato. L’ingegnera fa parte del Circolo svizzero delle amministratrici, un ente la cui missione è quella di difendere la diversità all’interno degli organi di gestione. Al proposito, come non fare subito il legame con il gruppo professionale Ambiente, composto da una schiacciante maggioranza di uomini? La risposta è ben riflettuta. La neopresidente del BGU sostiene le donne meritevoli, le cui ambizioni purtroppo continuano a infrangersi andando a sbattere contro il soffitto di cristallo. Tuttavia, crede fermamente nell’interazione che si crea tra la riflessione e lo scambio, dove ad essere in primo piano sono le competenze e la motivazione e non tanto la questione di genere.
L’elenco dei ruoli e delle attività che Fathen Urso svolge non è ancora finito, ma il colloquio termina qui, e con una domanda un po’ più personale: le resta un po’ di tempo da dedicare a se stessa? «Ho tanti impegni, ma tutto ciò non mi impedisce certo di passeggiare con Manga, il mio fedele shiba, o di fare equitazione. Adoro i cavalli, per me sono una vera passione!», risponde piena di entusiasmo e mostrandoci la foto del suo affezionato amico a quattro zampe. Camminando si ritaglia un po’ di spazio per sé, ma anche nei momenti liberi, non stacca mai totalmente la testa: «Passeggiare mi permette di pensare di nuovo a mente lucida!».