Fon­da­zio­ne Mar­gue­ri­te Arp, Lo­car­no-Sol­du­no

Con la nuova costruzione concepita da Gigon/Guyer e inaugurata nell’aprile del 2015, il Ronco dei Fiori dispone ora di un deposito e di uno spazio espositivo degni della collezione.

Data di pubblicazione
22-02-2016
Revision
22-02-2016

La Fondazione Marguerite Arp è stata costituita nel 1988 da Marguerite Arp-Hagenbach, la vedova dell’artista e poeta tedesco-francese Jean Arp. La sua sede si trova al Ronco dei Fiori a Locarno-Solduno, dove l’artista ha vissuto e lavorato. Essa dispone di una grande parte della collezione della coppia Arp, come anche di un archivio e di una biblioteca.

Oltre alla conservazione della collezione, la fondazione si è posta come scopo la promozione dell’opera intera di Jean Arp e di Sophie Taeuber-Arp. Questo lavoro consiste tra l’altro nella partecipazione a mostre internazionali e nella ricerca sull’opera dei due artisti. Con la nuova costruzione concepita da Gigon/Guyer e inaugurata nell’aprile del 2015, il Ronco dei Fiori dispone ora di un deposito e di uno spazio espositivo degni della collezione. Così, il visitatore può scoprire non solo le opere di Arp e Taeuber-Arp, ma anche quelle di altri artisti della prima avanguardia, come Alexander Calder, Robert Delaunay, Max Ernst o Kurt Schwitters. Durante la visita è accessibile anche il parco di sculture.

L’imponente terreno, all’interno del quartiere di abitazioni isolate e unifamiliari di Solduno, comprende un declivio vasto e molto ripido che si alza e raggiunge il margine della foresta sulla collina, oltre che un’area pianeggiante e di poco sopraelevata con splendidi alberi. La vecchia abitazione di Jean Arp e della sua seconda moglie Marguerite Arp-Hagenbach – la sede attuale della Fondazione – si sviluppa ad angolo e si trova sull’area pianeggiante a sud-est, mentre il nuovo edificio giace sul confine ovest della parcella. Entrambi gli edifici si trovano ai piedi della collina e delimitano nel mezzo il suggestivo giardino dagli alberi alti e scuri.

Il piccolo deposito è robusto nella costruzione e ben isolato; risponde da un lato alle potenziali minacce costituite da frane e caduta massi, provenienti dal ripido declivio retrostante, e dall’altro alle condizioni climatiche temperate del Ticino. La struttura portante è realizzata in cemento armato e le mura esterne sono formate da un doppio strato di cemento. La porta e le due finestre sono riparate rispetto al declivio. Le facciate danno forma a porzioni di cemento in rilievo sopra le finestre, che sporgendo dalle facciate le proteggono. Nell’intercapedine ventilata definita dal doppio strato dei vetri delle finestre, sono ospitate le tende schermanti che permettono il controllo della luce naturale anche in condizioni di forte vento.

Il nuovo edificio a due piani contiene al livello della strada depositi e spazi di lavoro, mentre al primo piano uno spazio espositivo per le opere d’arte della collezione. Una scala a un’unica rampa e un ascensore conducono al piano superiore. Lo spazio espositivo, semplice e regolare, possiede muri bianchi oltre che un pavimento in cemento, ed è illuminato da luce artificiale così come da una generosa finestra. Questa, oltre che offrire luce naturale, permette ai visitatori la vista sul giardino e sulla casa dell’artista.

Committenza: Fondazione Marguerite Arp; Solduno

Architettura: Annette Gigon, Mike Guyer, Architekten; Zurigo Collaboratori B. Schlauri (capo progetto), U. Meyer, D. Andenmatten

Direzione lavori/costi: Silvano Lanzi, Architetti associati; Verscio

Statica: De Giorgi & Partner; Muralto

Elettrotecnica: Scherler Ingegneri Elettrici; Lugano

Impianti: Studio AGS; Locarno

Fotografia: Shinkenchiku-sha; Tokyo, Roman Keller; Zurigo

Date: progetto 2008, realizzazione 2014

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