Eso­sche­le­tri li­gnei. Pa­le­stre sco­la­sti­che d’ap­pog­gio a Gor­do­la e Bel­lin­zo­na

Data di pubblicazione
20-06-2023

In relazione alla necessità da parte dell’amministrazione cantonale di usufruire, in breve tempo, di strutture supplementari per le scuole medie e medio-superiori che potessero ospitare le attività di educazione fisica si è disposta la realizzazione di un prototipo di palestra d’appoggio da affiancare agli impianti esistenti. Oltre a presentare costi contenuti, questi edifici dovevano comporsi di elementi facilmente trasportabili e stoccabili per poter essere smontati e rimontati e presentarsi identici gli uni agli altri (e quindi riproducibili), seppur in grado di adattarsi a situazioni differenziate in termini di orientamento e inserimento nei diversi contesti. Vi era inoltre la necessità di garantire una luce libera di almeno 16 m, quale dimensione minima per la palestra, considerando al contempo una certa diversificazione degli elementi costruttivi in ragione di altezze diversificate a seconda dei casi specifici. La durata limitata di esercizio presupponeva anche un approccio al progetto in grado di favorire il ripristino rapido e poco invasivo dei fondi occupati dopo lo smontaggio dell’edificio.

A partire da tali vincoli, il progetto interpreta e sviluppa i concetti di complementarietà e provvisorietà prevedendo due sistemi distinti e aggregati: la struttura esterna, con funzione di protezione e sostegno, e i volumi degli spazi interni, che ospitano la sala a tutta altezza e le aree di servizio organizzate su due livelli, concepiti come elementi scatolari alloggiati all’interno dello scheletro portante.

La struttura principale è costituita da telai in legno composti ciascuno da una trave, due piedritti e un tirante inferiore e disposti a interassi regolari in modo da ottenere una scansione serrata dal ritmo insistito che allude a una sorta di ordine classico tradotto in chiave contemporanea. Una scatola ottenuta con solai e pareti di pannelli di legno intelaiati è montata all’interno dello scheletro esterno, invertendo il rapporto canonico tra «pelle» e «ossa» e mettendo in scena, con accenti linguistici costruttivisti, una sorta di ribaltamento del principio del rivestimento di semperiana memoria. Anche la soluzione adottata per la realizzazione del piano di copertura, sospeso alle travi dei telai mediante tiranti in acciaio, opera a favore di una netta distinzione dei singoli elementi e della messa in valore delle parti in funzione del loro ruolo costruttivo e compositivo. Tutto ciò è accentuato dallo slittamento tra i due sistemi in direzione longitudinale in modo da ricavare un portico d’ingresso in testa all’edificio. Analogamente, dal punto di vista costruttivo, uno scarto di 10 cm tra il passo delle due strutture è esplicita espressione dell’indipendenza delle diverse componenti del progetto.

Sebbene immaginati come edifici provvisori in attesa della pianificazione e realizzazione di impianti definitivi, le palestre di Gordola e Bellinzona costituiscono un utile momento di indagine delle relazioni spaziali che volumi di questo tipo sono in grado di generare in relazione agli edifici esistenti. A Bellinzona la palestra d’appoggio si inserisce nella ridefinizione del lungofiume in continuità con il recente ampliamento dell’Istituto Cantonale di Economia e Commercio di Canevascini&Corecco. A Gordola, la collocazione dell’edificio a completare a nord l’ideale cortile aperto verso la zona boschiva del fiume Verzasca si lega al recente progetto di LANDS architetture per l’ampliamento delle scuole esistenti.

Luogo
Scuola media Gordola / Scuola Cantonale di Commercio Bellinzona

 

Committenza
Repubblica e Cantone del Ticino, Bellinzona

 

Architettura
Fiorini Architetti, Bellinzona

 

Team di progetto
T. Fiorini, R. De Maria

 

Direzione lavori
Denicolà architetti associati, Bellinzona

 

Impresa
G. Cavalli, Merlini e Ferrari SA, Minusio

 

Ingegneria civile
A. Pedrazzini, Ing. Pedrazzini Guidotti, Lugano

 

Progetto impianti RVCS
P. Pedroni, Pedroni Consulenze Ingegneria, Gordola

 

Progetto impianti elettrici
S. Bassetti, Erisel SA, Bellinzona

 

Fisica delle costruzioni e acustica
S. Bassetti, Erisel SA, Bellinzona

 

Illuminotecnica
M. Bruno, DimensioneLuce Sagl, Arbedo

 

Geologia
F. Della Torre, Studio Ammann SA

 

Fotografia
Ivana De Maria

 

Date
progetto 2017-2018, realizzazione 2018-2019

 

Pianificazione energetica
S. Bassetti, Erisel SA, Bellinzona

 

Certificazione o Standard energetico
RUEn 2008 (deroga a Minergie per costruzione provvisoria)

 

Intervento e tipo edificio
nuova costruzione prefabbricata in legno, palestra d’appoggio

 

Categoria edificio (Ae)
impianti sportivi, Gordola 735 m²; Bellinzona 750 m²

 

Fattore di forma (Ath/Ae)
Gordola 2.79; Bellinzona 2.82

 

Riscaldamento
Gordola pompa di calore aria-aria; Bellinzona teleriscaldamento

 

Acqua calda
pompa di calore aria-acqua

 

Requisito primario involucro dell’edificio
Gordola 45.8 kWh/m² (valore limite 55.8 kWh/m²); Bellinzona 38.5 kWh/m² (valore limite = 51.5 kWh/m²)

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