Il legno come al­leato te­ra­peu­tico

La struttura portante di uno dei più grandi edifici ospedalieri degli ultimi anni non è in legno, ma questo materiale gioca un ruolo fondamentale, soprattutto nella creazione di un luogo accogliente dove i piccoli pazienti possono guarire.

Date de publication
14-10-2025

L’edificio del nuovo ospedale pediatrico di Zurigo è notevole sotto molti aspetti, a cominciare dalla configurazione spaziale che simula una città in un edificio, con cortili, strade, vicoli e piazze. In secondo luogo, è da sottolineare l’attenta organizzazione, che comprende lo studio del progetto, la realizzazione e ora anche la gestione. Dal punto di vista architettonico, si sottolinea la perfetta armonia tra esterno e interno, che sfrutta al meglio la luce naturale. Il tutto all’interno di una struttura molto vasta che occupa 80000 m2, circa 3000 collaboratori e oltre 100000 pazienti l’anno.

Nonostante queste cifre impressionanti, il nuovo ospedale per acuti non risulta opprimente per i visitatori ma, anzi, accessibile e accogliente. Anche il tipico senso di disagio che spesso accompagna la visita a un ospedale viene mitigato già all’ingresso principale, in vetro e con una leggera sfumatura rosa. Di fronte si trova un cortile interno piantumato, accessibile attraverso un varco a doppia altezza presente nella facciata che si apre generosamente verso l’esterno. Herzog & de Meuron sono chiaramente riusciti a concretizzare la loro idea di progetto: creare un luogo con un ambiente che favorisce la guarigione. Veniamo ora a affrontare il tema che più ci interessa: quale ruolo svolge il legno in questo contesto? Quali altri elementi contribuiscono a questa percezione e a creare l’atmosfera del luogo?

Il legno in tutta la sua varietà

Dal punto di vista strutturale, all’interno del nuovo ospedale pediatrico di Zurigo solo le camere dei pazienti sono costruite in legno. Questo materiale è dominante per l’interior design: dai soffitti spioventi che creano un riparo sicuro, passando per gli arredi fino ai pavimenti. Diversi dettagli evocano l’infanzia, la sfera familiare e sono pensati per i bambini e le loro famiglie, come l’oblò apribile nella parete, che permette di guardare all’esterno, o la panca che si trasforma in letto per ospitare gli accompagnatori. «Abbiamo impiegato il legno in diversi modi, sempre con l’obiettivo di trasmettere calore e comfort», spiega Christine Binswanger, architetto e socio senior presso Herzog&de Meuron.

Questo articolo è apparso nella pubblicazione speciale «Città in legno – Edifici per la cura ed economia circolare». Altri articoli sul legno sono raccolti nel dossier digitale.

Contrariamente alle norme ospedaliere abituali, il nuovo edificio è diviso in zone con diversi requisiti di igiene: il ristorante, le camere dei pazienti e le aree cliniche. Questa, dice Binswanger, era una preoccupazione condivisa con il committente e ci ha permesso di modulare la presenza del legno a seconda della funzione che eravamo chiamati ad assolvere. Nelle sale operatorie, ad esempio, il legno compare solo nei profili o nei serramenti delle finestre. 

Per quanto riguarda l’arredamento, è stato utilizzato con parsimonia solo sulle superfici orizzontali, sempre trattato con finiture protettive. Nelle aree gioco, che si trovano all’esterno, la presenza del legno è più evidente grazie alla fluidità dei confini tra esterno e interno. Lo stesso vale per la facciata esterna, che arricchisce la struttura spaziale in calcestruzzo e dialoga formalmente con i soffitti delle aree pubbliche interne. Determinante per questa scelta materica e la sua diversificazione in funzione degli usi è stata l’esperienza positiva maturata con il progetto REHAB a Basilea oltre vent’anni fa. «Volevamo che l’ospedale pediatrico sembrasse un casa di legno», afferma Binswanger. 

La combinazione di una struttura perimetrale spaziale, nuclei portanti in cal-cestruzzo e pareti leggere in legno e altri materiali genera inoltre una flessibilità interna essenziale per l’edilizia ospedaliera: permette infatti ai reparti di ampliarsi o ridursi secondo necessità, mantenendo una forma esterna riconoscibile.

Natura, poesia e pragmatismo

Oltre all’architettura in legno, anche il progetto degli spazi esterni, curato dagli architetti paesaggisti August + Margrith Künzel, contribuisce significativamente a creare un ambiente di guarigione. Come ci ricorda Binswanger: già dagli anni Ottanta è stato scientificamente provato che la contemplazione della natura migliora il decorso della malattia.

Accanto all’atmosfera rigorosa e funzionale dell’ospedale, i cortili creano una sorta di secondo mondo, una struttura informale proprio come in una città, dove ci sono facciate sulle strade e cortili interni. A volte il caso ha suggerito delle soluzioni inaspettate: durante gli scavi sono venuti alla luce dei massi erratici, che sono poi stati integrati come parte del progetto di paesaggio nei cortili esterni e dialogano con le diverse installazioni artistiche. Questi massi sono stati disposti come se fossero sempre stati lì.

Il concetto di paesaggio comprende anche circa 250 alberi da frutto piantati attorno all’edificio, in continuità con il giardino naturale e posto sotto tutela del vicino Burghölzli. Essenziale per la percezione degli spazi è infine la luce naturale, presente persino nelle sale operatorie: qui il principale beneficiario è il personale addetto alla pulizia, dato che durante gli interventi la sala viene oscurata. Questo è solo uno degli aspetti della sostenibilità sociale perseguita nel progetto, che ha posto al centro, in modo equo, i bisogni dei piccoli pazienti, dei familiari e del personale.

PARTECIPANTI AL PROGETTO

 

Committenza: Kinderspital Zürich – Eleonorenstiftung, Zurigo

Architettura: ARGE HdM Basel Ltd. / Gruner, Switzerland, Basel; Jacques Herzog, Pierre de Meuron, Christine Binswanger

Statica del legno: Pirmin Jung, Frauenfeld (facciata); ZPF Ingenieure, Basilea (elementi modulari per le camere di degenza)

Paesaggio: August + Margrith Künzel Landschaftsarchitekten, Binningen; Andreas Geser Landschaftsarchitekten (esecuzione)

Costruzione in legno: Künzli Davos (facciata); kifa Holzbau (elementi modulari per le camere di degenza)

Montanti e traversi, finestre e porte in legno, porte scorrevoli in metallo: 4B, Hochdorf

Finestre e porte d’ingresso in legno: Huber Fenster, Herisau

Pareti divisorie in vetro, banconi reception: Springline, Regensdorf

 

EDIFICIO

Superficie: 79 215 m2 (ospedale per acuti)

Volume: 346 307 m3 (ospedale per acuti)

Superficie facciata in legno: 10 000 m2

Label: SGNI Platin (Swiss Sustainable Building Council)

 

LEGNO E COSTRUZIONE 

Costruzione: legno e calcestruzzo armato

Legno: montanti delle pareti esterne in abete rosso/abete FSC, facciata in douglasia segata grezza o piallata FSC

 

DATE E COSTI

Durata della costruzione: 2018-2024

Costi: non comunicato

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