Nuo­ve ab­i­ta­zio­ni, Küs­nacht (ZH)

Il committente era cresciuto su quell’appezzamento di terreno, in quella villa unifamiliare degli anni ’50 con tanta vegetazione intorno. Un idillio che però non gli sembrava ormai più compatibile con la modernità. Così ha deciso di mettere in pratica i propri ideali: di quella bella situazione dovevano poter godere più persone all’interno di una casa ecologica che fosse anche esemplare da un punto di vista energetico.

Publikationsdatum
11-12-2014
Revision
08-10-2015

Proprio dietro alla strada di collegamento ci sono due semplici cubi a tre piani, con rivestimento verticale in legno. Per l’armonia visiva è un bene che non vi siano terrazzi che sporgono né attici. Si entra al primo piano dalla strada attraversando dei piccoli ponti di raccordo, in questo modo l’inquilino dovrà fare al massimo un piano di scale e si è potuto così rinunciare all’ascensore, il che riduce notevolmente le spese per l’energia e la manutenzione. Le scale, una delle quali si trova all’esterno per ragioni energetiche, sono in cemento riciclato. Per il resto entrambe le case sono interamente costruite in legno. I criteri importanti nella progettazione degli appartamenti sono stati: semplicità, praticità e sobrietà.

Gli appartamenti, da 3.5 o da 5.5 locali, considerata la posizione esclusiva, non sono molto grandi, ma la luce che entra da tutte le direzioni durante il giorno li rende comunque spaziosi. Dalla porta d’ingresso, un largo corridoio, sul quale si affacciano i locali che danno sulla facciata principale e le stanze da bagno illuminate dalla luce naturale a est, porta nella sala da pranzo e nel soggiorno. Quest’ultimo prende luce dai tre lati e quindi ha sole per tutta la giornata. La facciata a ovest è esposta anche leggermente verso sud. Le stanze hanno una bella vista e tanto sole, nonché un taglio molto particolare. Il rivestimento, fatto con listelli di legno di larice, caratterizza i volumi chiari della facciata est. In alcuni casi i listelli posati davanti alle finestre introducono una sorta di filtro ottico, ma sono anche una protezione. Nelle facciate sud e ovest il rivestimento compare solo in parte: delimita i balconi sporgenti e fa da sostegno ai rampicanti.

Lo spazio tra le due costruzioni è concepito come una piccola piazza con la ghiaia, dove i bambini possono giocare e gli adulti si fermano a chiacchierare. Verso la strada lo spiazzo è delimitato dal deposito delle biciclette e quindi rimane definito. Verso occidente lo sguardo si apre sulla Schüblerweiher, un parco naturale protetto, e sullo sfondo può arrivare fino alle Alpi.

Pareti e soffitti sono costituiti da tavole in legno prefabbricato. Le pareti hanno un tavolato portante a tre strati da 4 centimetri e presentano un isolamento termico in lana di roccia di 35 cm. Per ragioni di bioedilizia si è rinunciato alla barriera vapore. All’interno le pareti sono tappezzate e dipinte di bianco mentre sul soffitto appare in vista il legno di abete rosso della soletta e il pavimento è in parquet di quercia scuro. I soffitti a tavole con cinque strati in legno permettono di avere solette molto snelle, di 35 cm, scelta vantaggiosa volendo rimanere con i tre piani all’interno dei limiti consentiti dal piano regolatore.

Entrambi gli edifici sono certificati Minergie-P-Eco. Il bilancio energetico però, grazie all’inserimento nel tetto dell’impianto fotovoltaico, si avvicina a quello di una casa a energia zero per il riscaldamento. Il sistema di riscaldamento trae energia sia dal terreno, grazie alle sonde, che dal sole, grazie ai collettori solari termici in metallo senza lastre di vetro coprenti. Durante l’estate le sonde geotermiche sono rigenerate dall’energia solare termica in eccesso. Gli impianti di riscaldamento sono centralizzati mentre ogni inquilino dispone di un impianto di aerazione autonomo che si trova nel sottoscala. Sul tetto inclinato leggermente arretrato rispetto alla facciata si trova l’impianto fotovoltaico con una potenza di picco di 42 kWp. Ogni abitazione ha a disposizione una superficie di
29 mq di impianto.

Così, anziché una casa unifamiliare, ora c’è posto per 9 famiglie: appartamenti che non solo sono molto ecologici ma hanno conservato anche molte qualità della vecchia casa. 

Leggi anche: «Facciate high-tech per case low-tech» di Beat Kämpfen

Committente: Privato

Architettura: kämpfen für archi- tektur ag; Zurigo Collaboratori T. Ritter, R. Strack, P. Dietrich

Ingegneria civile: Bruno de Vries; Meilen

Ingegneria del legno: AG für Holzbauplanung, Rothenthurm

Ingegneria elettrotecnica: Leu Elektro Gmbh; Zurigo

Ingegneria RVCS: Naef Energietechnik; Zurigo

Ingegneria RVCS: Gerber Haustechnik; Schwerzenbach

Consulenza ambientale: Planikum GmbH Landsch.arch.; Zurigo

Fotografia: René Rötheli; Baden | Date progetto 2005 realizzazione 2011-2012

 

Certificazione: Minergie P-Eco, ZH-130-P-ECO

Intervento: Costruzione nuova

Superficie: (Ae) 845 mq

Riscaldamento: 95% Pompa di calore geotermica, 5% solare termico

Acqua calda:  64% pompa di calore geotermica, 32% solare termico, 4% elettrico

Impianto fotovoltaico: 468 kWp (918 kWh/kWp annui di energia prodotta) – non considerato nel calcolo Minergie

Requisito primario involucro dell’edificio: 21.4 kWh/ mqa (limite 22.4 kWh/mqa)

Indice Minergie: 25.5 kWh/mqa (limite 30 kWh/ mqa)

Particolarità: 25-30% del fabbisogno autoprodotto

 

Certificazione: Minergie P-Eco, ZH-131-P-ECO

Intervento: Costruzione nuova

Superficie: (Ae) 473 mq

Riscaldamento: 85% Pompa di calore geotermica, 15% solare termico

Acqua calda: 56% pompa di calore geotermica, 40% solare termico, 4% elettrico

Impianto fotovoltaico: 468 kWp (918 kWh/kWp annui di energia prodotta) – non considerato nel calcolo Minergie

Requisito primario involucro dell’edificio: 21.9 kWh/ mqa (limite 24.3 kWh/mqa)

Indice Minergie: 25.9kWh/mqa (limite 30 kWh/ mqa)

Particolarità: 25-30% del fabbisogno autoprodotto

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