Co­sa suc­ce­derà nella SIA?

Le dimissioni del presidente SIA Peter Dransfeld, rassegnate nel dicembre 2022, sono giunte di sorpresa. Alla comunicazione ufficiale ha fatto seguito una lettera aperta che chiede una maggiore trasparenza. La richiesta di strutture organizzative e direttive adeguate, che attraversa tutta la società, impegna anche la SIA.

Publikationsdatum
07-03-2023

È di metà dicembre la notizia delle dimissioni dalla carica con effetto immediato del presidente SIA Dransfeld. La decisione è stata presa «d’intesa con i due vicepresidenti, Alain Oulevey e Urs Rieder, e con la direzione», come si legge nel comunicato stampa della SIA. Il motivo delle dimissioni è una diversa visione della leadership; l’allontanamento è avvenuto tuttavia consensualmente: «Insieme si è fatto tanto per la SIA, per i suoi valori e i suoi obiettivi». L’associazione esprime il suo apprezzamento e ringrazia Dransfeld, definito «abile costruttore di ponti». Sulla vicenda non si hanno ulteriori informazioni. I due vicepresidenti assumono la guida congiunta dell’associazione ad interim, mentre il comitato, unitamente agli altri organi SIA, avvierà la procedura di successione per l’elezione di una nuova o di un nuovo presidente all’Assemblea dei delegati di aprile 2024.

Una reazione al comunicato stampa è venuta da una lettera aperta in cui i presidenti di varie commissioni SIA chiedono trasparenza sulle cause delle dimissioni e sollecitano il reintegro di Dransfeld, un adeguamento delle strutture direttive SIA e il rapporto di una commissione di gestione da sottoporre all’assemblea dei delegati, che nel 2021 aveva eletto Dransfeld presidente all’unanimità.

Come interpretare tutto ciò? Dimissioni di tale portata non sono facili per nessuna delle parti in causa. Tuttavia, dal momento che sulla «diversa visione della leadership» regna il silenzio, si possono solo fare congetture e non è nostra intenzione farlo in questa sede.

Vale comunque la pena dare uno sguardo approfondito. La lettera aperta riflette un’evoluzione più generale che si riscontra in diversi settori della nostra società e che ora ha raggiunto anche le associazioni professionali. Per un’associazione professionale quale è la SIA, la questione dei processi decisionali, della partecipazione, della trasparenza e della comunicazione si pone in maniera molto specifica. Da un lato, la sua forza sta nell’impegno professionale di molti associati, che, collaborando su base volontaria, in alcuni casi per anni, producono contenuti importanti, ad esempio per norme e ordinamenti; questo crea identità, forti relazioni e consenso con i professionisti. Dall’altro lato, l’associazione ha il compito di rappresentare gli interessi delle progettiste e dei progettisti di fronte alla politica, alle istituzioni e all’opinione pubblica – e questo presuppone una dirigenza capace di agire.

In questo contesto si pongono due domande: come intende regolarsi in futuro la SIA con questo scollamento tra ampia partecipazione e dirigenza? Di quali strutture ha bisogno per attuare efficacemente i suoi obiettivi strategici, che, a prescindere dalle turbolenze attuali, rimangono indiscussi? Come e quando intende creare tali strutture? Nelle prossime settimane incontreremo i due presidenti ad interim e il direttore: pubblicheremo i video delle interviste a febbraio su espazium.ch.

Comunicato stampa:
espazium.ch/it/attualita/peter-dransfeld-si-dimette-dalla-carica-di-presidente-sia

Lettera aperta:
espazium.ch/de/aktuelles/offener-brief-sia

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