En­er­gia gri­gia

Bilancio ecologico per la costruzione di edifici

In agosto 2020, a dieci anni dalla prima edizione, è stato pubblicato il nuovo Quaderno tecnico SIA 2032. La revisione ha dato i suoi frutti: il nuovo SIA 2032 presenta infatti una struttura più semplice e chiara. Al contempo si è rafforzato il legame con i principi metodologici.

Publikationsdatum
08-07-2021

Il primo quaderno tecnico SIA 2023, pubblicato nel 2010, aveva fatto da pioniere, questa nuova edizione è invece all’insegna del consolidamento, della trasparenza e di uno sviluppo mirato. Un elemento centrale della revisione è stato il chiarimento di alcuni concetti chiave. Questo aspetto si rende evidente già nel titolo. Di fatto, mentre l’«energia grigia», termine che troviamo all’inizio, si riferisce al più noto indicatore utilizzato per stabilire il bilancio degli effetti ambientali, la seconda parte del titolo, ovvero il «bilancio ecologico per la costruzione di edifici» indica che i principi elaborati nel quaderno valgono anche per altri indicatori. In particolare, e come il quaderno esplicita, per le emissioni di gas a effetto serra, una delle principali cause dei cambiamenti climatici.

Il ciclo di vita nella sua interezza

Nel quaderno tecnico è definito per la prima volta in modo esplicito anche il termine «costruzione», utilizzato nello stesso senso in cui è impiegato anche nel quaderno tecnico SIA 2040 La via SIA verso l’efficienza energetica. L’ambito «costruzione» contempla, ai sensi del quaderno tecnico SIA 2032, l’insieme dei flussi di materiale ed energia: dall’estrazione delle materie prime alla produzione dei materiali da costruzione, dalla loro messa in opera alle misure per la loro sostituzione sul cantiere, fino alla demolizione dell’edificio e allo smaltimento dei diversi elementi costruttivi. Insieme all’esercizio dell’edificio – un aspetto questo non approfondito – si tiene conto dell’intero ciclo di vita. Il bilancio degli edifici presentato nel quaderno riprende la terminologia e la struttura modulare della norma europea su cui si basa la Dichiarazione Ambientale di Prodotto. Benché questo approccio possa apparire un po’ schematico, si è optato per una suddivisione in moduli, vale a dire: cinque moduli nelle fasi di produzione (A1-A3) e costruzione (A4 e A5), un modulo B4 nella fase di utilizzo e quattro moduli (C1-C4) in quella di smaltimento, ciò per evitare malintesi e contraddizioni.

In favore della comparabilità

Il quaderno tecnico SIA 2032 adotta una sistematica che permette di mettere a confronto edifici molto diversi tra loro. Una certa dose di pragmatismo è tuttavia indispensabile, dato che il quaderno non si pone l’obiettivo di stilare ecobilanci dettagliati. L’allestimento di un bilancio in base al SIA 2032 semplifica dunque volutamente talune fasi del processo, talvolta trascurandone alcune. Ad esempio, i trasporti tra i depositi di materiale e il cantiere oppure gran parte degli interventi che scandiscono il ritmo del cantiere stesso. Determinare in modo forfettario tutti questi aspetti non è infatti possibile. Le semplificazioni apportate sono dunque ammesse, ciò per facilitare l’allestimento del bilancio, per garantire una compatibilità dei calcoli nel corso di tutte le fasi di realizzazione, in base alla norma SIA 112, e così rendere i risultati confrontabili. Le semplificazioni apportate permettono altresì di definire standard e valori limite fissati dalle diverse etichette per intere categorie di edifici. Oppure, così come fa La via SIA verso l’efficienza energetica, di mettere a confronto le spese di costruzione con quelle legate all’esercizio, per potere poi prendere decisioni ottimali per quanto concerne l’intero ciclo di vita di un edificio. Ora il bilancio tiene conto anche dei lavori di preparazione, ad esempio per il consolidamento degli scavi e per le palificate, che rappresentano interventi importanti per i quali sono disponibili dati differenziati del bilancio ecologico. Adesso sono integrate nei calcoli anche le finestre, con le rispettive protezioni solari.

Edifici esistenti

In questi ultimi anni, per le nuove costruzioni e per le trasformazioni, il calcolo si è ormai consolidato, non si può però dire lo stesso per il bilancio nel caso di edifici esistenti. Finora, infatti, non vi era molta chiarezza a livello di metodologia. Soprattutto per i grandi portafogli immobiliari, così come per interi quartieri o areali, era deludente non poter includere il costruito e dover, e ciò è da intendere assolutamente a livello simbolico, ignorarne il «valore». Il nuovo quaderno tecnico propone ora tre varianti di calcolo anche per gli edifici esistenti. I principi di bilancio mostrano risultati diversi, a dipendenza che gli edifici attestino un mantenimento costante del loro valore, che sia definito il valore residuo oppure che debba essere calcolato il valore di sostituzione. Il quaderno tecnico evita consapevolmente di imporre un metodo da applicare in ciascun caso: gli standard, le etichette e altri utenti potranno scegliere la variante più adatta al loro obiettivo. Si è già fatto così per gli edifici nelle aree 2000 Watt, a comprova che il quaderno tecnico SIA 2032 è in grado di fornire gli strumenti necessari. Il metodo elaborato si dimostra valido anche per l’allestimento di bilanci che riguardano nuovi temi, come il riciclaggio di elementi costruttivi. Benché questo nuovo utilizzo non sia menzionato esplicitamente, è possibile evincere un procedimento coerente, grazie ai principi fissati.  

Valori per i progetti di massima

Già nella prima edizione del quaderno tecnico SIA 2032 erano stati pubblicati (in allegato) i valori per i progetti di massima. Utili per una prima valutazione, tali valori indicativi sono stati ampiamente utilizzati e si sono messi a disposizione appositi strumenti di calcolo. Il metodo utilizzato per ottenere tali valori non era però esplicitato. Ora invece i valori riportati nell’allegato D del nuovo quaderno tecnico sono ben documentati e spiegati in modo trasparente. Il corrispondente documento Excel può essere scaricato gratuitamente dal sito energytools.ch. Il calcolo differenziato concorre a fornire maggiore chiarezza e permette di classificare meglio le costruzioni. I valori per progetto di massima applicano i dati degli ecobilanci relativi ai materiali da costruzione (raccomandazione KBOB 2009/1:2016) alle strutture e agli elementi più importanti e più frequenti. Tali valori permettono così di tradurre il passaggio che porta i materiali da costruzione a diventare elementi costruttivi. I risultati sono forniti in facili unità (ad es. superfici in m2). La disponibilità di tali valori per progetto di massima permette di calcolare l’energia grigia e le emissioni di gas a effetto serra conformemente alle fasi di realizzazione, partendo da indicatori di superficie e costruzioni correnti. Il loro impiego non presuppone alcuna conoscenza delle basi metodologiche del quaderno tecnico. Questi dati facilmente accessibili e utilizzabili anche dai non addetti ai lavori, come dimostra con evidenza il tool di calcolo SIA 2040, sono la chiave decisiva affinché un quaderno tecnico possa trovare ampio utilizzo.

Basi di applicazione

È degno di nota osservare che finora, in Svizzera, tutte le applicazioni si sono appoggiate alla metodologia del quaderno tecnico SIA 2032 e che quest’ultimo è ormai diventato la base di riferimento per i calcoli dell’energia grigia. Grazie alla commissione, ampiamente rappresentata, e all’intensa e approfondita procedura di consultazione condotta, sussistono tutti i presupposti affinché anche la nuova edizione del quaderno tecnico goda di questo stesso riconoscimento. 

Verwandte Beiträge