Kin­der­gar­ten a Val­da­o­ra di Sot­to

feld72

La scuola si integra alla struttura del paese grazie alla sua capacità di riunire tradizione, contemporaneità e natura; riprendendo l'elemento tradizionale del muro perimetrale, gli architetti giocano con esso cambiandone via via materiale e dimensione, trasformandolo da recinzione a muro di confine a edificio.

Publikationsdatum
07-12-2019

In una zona tranquilla del paese in continua espansione di Valdaora di Sotto prende forma la terza scuola materna costruita dallo studio feld72. La scuola si integra alla struttura del paese grazie alla sua capacità di riunire tradizione, contemporaneo e natura. L’edificio si inserisce nel luogo mettendosi in relazione e non contrapponendosi alla Chiesa di San Pietro e Agnese, alla cappella del cimitero e alla scuola elementare.

Leggi anche l'articolo sulla scuola dell'infanzia in «Città in legno» 5/2019

Il muro perimetrale della scuola, in diretto rapporto con il contesto, contiene l’edificio di legno al suo interno. Le delimitazioni e i recinti rappresentano la struttura del paese. Grazie alla loro presenza, il paese si divide in modo chiaro tra spazi pubblici e privati. Il nuovo edificio della scuola fa proprio il tema del recinto e sviluppa ulteriormente questa tematica complessa.

L’unità della casa e l’elemento della corte si radicano nel contesto tradizionale offrendo alla scuola materna l’opportunità di garantire allo stesso tempo sicurezza e libertà. Seguendo questi princìpi, l’edificio compatto di legno viene contenuto dal muro di confine massiccio nella parte nord dell’area di progetto, garantendo così alla scuola un giardino soleggiato posizionato nella parte sud. Il muro inoltre divide in maniera funzionale e formale il giardino della scuola dalla strada consentendo ai bambini di correre liberamente.

Il muro cambia materiale e dimensione lungo il suo sviluppo, trasformandosi da recinzione del giardino, a muro di confine fino a diventare edificio stesso. Verso la corte il muro è in legno, così come le facciate della scuola. Grazie all’utilizzo di questo materiale, si valorizza il gesto di abbraccio del muro stesso verso lo spazio aperto del giardino che diventa parte dell’edificio.

Spazi coperti e protetti si sviluppano nel passaggio verso l’ingresso della scuola in un gioco di rapporti con l’elemento del muro. L’elemento tradizionale del recinto guadagna qualità e complessità – infatti ospita, incornicia, nasconde, invita al gioco e offre interessanti scorci verso l’interno e verso l’esterno. L’edificio nella sua forma chiara rivela all’interno una forte complessità. La materialità uniforme comunica semplicità, ma allo stesso tempo i muri intonacati e il legno di larice generano identità e senso di appartenenza.

Le aule dei gruppi si presentano per i bambini come punto di partenza, ma anche come riparo nella loro esplorazione quotidiana. Le aule sono semplici e neutre in legno di betulla in modo da lasciare libero spazio ai cambiamenti individuali. Altri piccoli spazi di rifugio sono le nicchie sviluppate nella profondità delle finestre e il mobile di separazione del guardaroba che diventa un vero e proprio spazio da esplorare. La sala riunioni e la sala multifunzionale possono essere usate individualmente oppure possono connettersi tra loro. In questo modo il concetto spaziale interno dell’edificio offre interessanti variazioni del modello pedagogico.

Il modello spaziale ottenuto in questa scuola deriva da un attento studio sviluppato negli anni grazie a differenti progetti di scuole materne ed elementari che mettono al primo posto del processo di progettazione la partecipazione e lo scambio di conoscenza. In questo caso specifico, fin dall’inizio, si è cercato di instaurare un dialogo con i pedagoghi che è stato la base dell’inizio del progetto.

La nuova scuola è una casa per i bambini e per il paese di Valdaora di Sotto che si presenta come mediatrice tra tradizione e contemporaneità.

Luogo Niederolang/Valdaora di Sotto (I)

Committenza Comune di Olang/Valdaora (I)

Architettura feld72 Architekten, Vienna

Collaboratori Marino Fei, Carl Friedrich, David Kovarˇík, Therese Leick, Gerhard Mair, Edoardo Nobili

Impresa Ingenieurteam Bergmeister, Varna (I)

Ingegneria civile Ingenieurteam Bergmeister, Varna (I)

Progetto impianti RVCS Ingenieur­team Bergmeister, Varna (I)

Progetto impianti elettrici Leitner Electro GmbH, Brunico (I)

Fisica della costruzione Ingenieurteam Bergmeister, Varna (I)

Acustica Archacustica, Renon (I)

Illuminotecnica Lichtraum2, Cornaiano (I)

Progetto serramenti Tip Top Fenster, Rio di Pusteria (I)

Fotografia Hertha Hurnaus

Date concorso 2013

Date realizzazione 2015-2016

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