D’epo­ca e ri­lu­ci­da­ta

Per rinnovare la facciata in alluminio di un edificio per uffici sono bastate una lucidatura, piccole riparazioni e un adeguamento energetico. Ecco un innovativo progetto di riuso: più economico, ecologico, identitario e di qualità rispetto alla sostituzione.

Data di pubblicazione
14-07-2023

Ci troviamo a Basilea, in Dufourstrasse, e guardiamo la sede della Basler Kantonalbank BKB sul lato opposto. L’edificio si eleva per sei piani tra due muri tagliafuoco, e si presenta con una facciata splendente, le cui caratteristiche di base sono rimaste invariate dal 1966. Il fatto che gli sia stato permesso di mantenere il suo aspetto e di risplendere di nuova luce non deve essere dato per scontato. Questa fortuna è dovuta all’intuito dell'architetto David Vaner –  che ha compreso il valore del materiale utilizzato in origine e la qualità costruttiva della sua lavorazione – e alla disponibilità del committente, nonché al coinvolgimento di abili artigiani. A un’occhiata superficiale l’esterno dell’edificio appare immutato, ma al suo interno si cela un caso esemplare di economia circolare.

Design for Disassembly, ante litteram

Costruito nel 1966 da Vischer Architekten, dopo soli trent’anni la facciata dell’immobile era stata sostituita, con una identica alla precedente. A distanza di 25 anni questa avrebbe dovuto essere nuovamente rimpiazzata a causa dell’insufficiente iso-lamento termico e quindi adeguata energicamente. Durante un primo sopralluogo, Vaner ha però scoperto che la facciata continua era molto sporca. Pur essendo necessarie misure di riqualificazione energetica e il rinnovo di alcune parti, si poteva evitare la sostituzione completa. Un mock-up della facciata è stato realizzato nel cortile interno per poter valutare diverse varianti: dalla manutenzione superficiale, alla riqualificazione energetica, fino alla sostituzione integrale. In questo modo si è potuto confermare l’ipotesi iniziale, dimostrando che rimodernare la facciata esistente avrebbe fatto risparmiare oltre mezzo milione di franchi rispetto a una sostituzione completa.

Stando ai dati dei produttori, i componenti della facciata avevano raggiunto la fine del loro ciclo di vita, tuttavia, questa previsione si basa su calcoli statistici. Nel caso concreto questo assunto, può valere per alcuni elementi ma non per altri; non sempre è necessario sostituire tutto. L’edificio della BKB ha una facciata continua a montanti e traversi con una costruzione ingegnosa e notevole: i singoli elementi sono fissati ai cordoli sommitali su ogni piano e possono essere sganciati dall’alto verso il basso, rendendo assai semplice lo smontaggio e il rimontaggio. In fase di costruzione, inoltre, non sono stati utilizzati né giunti in silicone né adesivi tra gli elementi. L’acqua piovana viene scaricata lungo l’intera facciata attraverso eleganti curve nelle lesene e canalette nascoste dietro le lamiere del parapetto.

Attraverso l’autolavaggio

L’architetto Vaner paragona questa facciata di alta qualità, realizzata con lastre di alluminio da tre a quattro millimetri con uno strato anodizzato particolarmente spesso, a un’auto d’epoca: un tipo di veicolo che, pur teoricamente vecchio e fuori moda, è apprezzato per il suo carattere e nostalgicamente amato, mantenuto e riparato, senza badare a spese. Non si penserebbe mai a rottamarlo o sostituirlo. Ecco perché gli architetti non hanno progettato una nuova facciata, ma un processo di conservazione.

Per prima cosa è stato costruito un tunnel per il lavaggio nel parcheggio sotterraneo interno. Gli elementi in alluminio anodizzato sono stati smontati e trasportati usando gli ascensori dell'edificio già esistenti, risparmiando così costi ed emissioni. I profili delle finestre ristrutturate nel 1994, larghi 73 mm, hanno permesso di sostituire i doppi vetri con tripli e di utilizzare guarnizioni più strette. Grazie all’intercapedine dietro agli elementi, si è potuto raddoppiare lo spessore dell’isolamento nell’area dei cassonetti delle tapparelle e dei montanti. Gli elementi ripuliti sono stati poi riancorati ai supporti del telaio di calcestruzzo gettato in opera. Ogni piano è stato completato nell’arco di una settimana. In totale solo due dei 500 pannelli anodizzati sono stati sostituiti, gli altri sono stati semplicemente lavati e rilucidati con una pasta apposita come si fa con l’argenteria.

Un’impresa collettiva

Questo esempio dimostra come l’economia circolare non solo riduce la sostituzione dei materiali, ma promuove anche il lavoro degli artigiani della regione. La necessità di lavorare intensamente sul posto e di avvalersi di un grande patrimonio di conoscenze ed esperienze ha infatti favorito le imprese locali nel processo di appalto. Tra sei esperti di facciate, la scelta è caduta sulla ditta Gerber-Vogt di Allschwil. Nel corso di prove congiunte, i partecipanti hanno testato diversi materiali lucidanti, sviluppato strumenti e imparato gli uni dagli altri. Un punto di forza del progetto risiede nella comprensione dell’architettura come un’impresa collettiva – e non come l’autorealizzazione dell’ego di un architetto. L’intervento, all’apparenza poco spettacolare, merita dunque di essere studiato e preso ad esempio. Invece di puntare come al solito a un prodotto finale, l’ottimo risultato è dipeso dalla leadership di pensiero, nella pianificazione del processo, per individuare e raggiungere una nuova condizione. Il progetto apre la strada a una pratica architettonica responsabile nel XXI secolo. Alla pura creatività si affiancano responsabilità ecologiche e sociali. Si tratta di ripensare, o meglio, di tornare a curare, conservare il valore e gestire al meglio edifici complessi e ad alto consumo energetico.

Questo articolo è stato pubblicato nel numero speciale «Fassaden | Façades | Facciate – Approcci sostenibili».

Potete trovare altri articoli sul tema nel nostro dossier digitale.

Ristrutturazione facciata di edificio per uffici in Dufourstrasse 38, Basilea

 

Committenza
Basler Kantonalbank BKB, Basilea

 

Rappresentante del committente
ObjektWerkstatt, Dornach

 

Architettura
David Vaner Architektur, Basilea

 

Progettazione facciate
Christoph Etter Fassadenplanungen, Basilea

 

Costruzione facciate
Gerber-Vogt, Allschwil

 

Ufficio di progettazione per l’edilizia circolare
Zirkular, Basilea

 

Fisica della costruzione, acustica e energia
Gartenmann Engineering, Zurigo

 

Progettazione RVCS
HeiVi, Basilea

 

Automazione degli edifici
Hälg Group, Basilea

 

Facts & Figures

 

Progetto
2019-2021

 

Realizzazione
marzo-novembre 2023

 

Superficie di piano SP (SIA 416)
5449 m2

 

Superficie facciate
1101 m2, di cui 378 m2 in vetro

 

Volume (SIA 416)
12 355 m3

 

Costi di costruzione facciata in alluminio
950 000 CHF

 

Costi di costruzione tetto e impianto solare
350 000 CHF

 

Materiali della facciata
alluminio anodizzato, alluminio verniciato a polvere

 

Impianto FV sul tetto
101 moduli solari Megasol M430-HC108-w BF GG U30b, ­potenza: circa 44,72 kW, rendimento ­stimato: 40 500 kWh/anno

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