Re­cen­sio­ne a «Il cie­lo in ter­ra»

Un secolo di chiese e cappelle nell’architettura moderna e contemporanea

Data di pubblicazione
13-03-2024

Da anni Mario Botta si confronta con il tema dell’architettura sacra: come progettista, quando costruisce piccole cappelle che sembrano nate insieme al paesaggio o cattedrali che dialogano con la storia; come critico, dalle pagine della rubrica Luce e gravità che pubblica dal 2017 sulla rivista «Luoghi dell’Infinito» il mensile culturale di «Avvenire». Il volume raccoglie questi scritti, maturati nel corso dei numerosi viaggi dell’architetto, e rappresenta dunque un’antologia di architetture che non vuole essere esaustiva, né tantomeno costruire una storia tematica, ma piuttosto allestire una collezione privata di riferimenti e tesori che attraverso la pubblicazione si apre al pubblico. Il grand tour che l’architetto compiva per completare o aggiornare la propria formazione si trasforma in un moderno pellegrinaggio architettonico, alla ricerca della natura più intima e profonda dei luoghi del sacro. Le opere presentate occupano tutte lo stesso spazio: una doppia pagina con una sola immagine, in modo da non sbilanciare i rapporti e favorire il dialogo, che si tratti dei grandi capolavori dei maestri, come Le Corbusier, Ponti e Barragán, o di progetti minori tutti da scoprire.

Lo sguardo duplice, di architetto e critico, conferisce alle considerazioni di Mario Botta il valore di una «lettura operativa che, partendo dall’osservazione degli aspetti peculiari della costruzione religiosa, approda al confronto con il contesto, la tradizione, la tipicità dei luoghi, le esigenze degli utilizzatori», come osserva Fulvio Irace nell’introduzione al testo. Tra i temi che ritornano con più frequenza nell’analisi dei progetti proposti vi è il modo in cui l’architetto usa la luce naturale: esaspera il contrasto quasi manicheo con l’ombra (Ando), oppure la introduce in modo diffuso per creare invasi omogenei e sospesi (Cucinella), o ancora la colora o modella plasticamente per cercare effetti pittorici (Füeg) o poetici (Zumthor). Come la luce, ha un forte valore simbolico anche la scelta della geometria compositiva, specie se messa in relazione alla scala del progetto, perché ad esempio permette a un piccolo padiglione di acquisire un carattere di monumento (Zermani) e a un progetto avveniristico di mantenere il legame con la tradizione (Meier).

Tra i temi trasversali che emergono nella lettura di Botta, quello più originale è il modo in cui riflette sul problema del linguaggio: un argomento codificato se parliamo dell’architettura residenziale degli ultimi cento anni, ma autonomo e sfuggente nel territorio del sacro. L’autore insiste nel rimarcare l’influenza lunga delle avanguardie di inizio Novecento, che si proponevano con modalità differenti di rinnovare il linguaggio artistico perché potesse agire in un mondo trasformato dalla macchina. L’introduzione nei progetti sacri di un’arte plastica moderna conduce gli architetti ad anticipare di molto tempo quelle che saranno le posizioni del Concilio Vaticano II, comunemente considerato il motore del rinnovamento nel progetto religioso. Per realizzare la necessaria sintesi di competenze differenti, il cantiere sacro si configura come un sodalizio progettuale, un’opera corale a cui collaborano i religiosi che costituiscono committenza e utenza, i teologi, i progettisti e gli artisti: si pensi a padre Couturier con Le Corbusier e con Matisse, a Rudolf Schwarz con Romano Guardini o a Lercaro con Aalto e Vaccaro.

Il volume si chiude con un regesto, a cura di Alessandra Coppa, delle opere sacre realizzate da Mario Botta, tra cui si contano diversi lavori ancora allo stato di progetto o in cantiere. Lo schizzo di quella che sarà la cappella Lalique in Francia lascia presagire uno scrigno gotico con la potenza espressionista di Bruno Taut, mentre per la chiesa di Leopoli, in Ucraina, di cui già abbiamo parlato in un articolo precedente, si teme di non poter mai arrivare alla fine dei lavori. Il canto corale di un secolo di architettura sacra ha solo qui una nota stonata.

Mario Botta
Il cielo in terra. Un secolo di chiese e cappelle nell’architettura moderna e contemporanea
Libri Scheiwiller/24 ORE Cultura, Milano 2023

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