Re­cen­sio­ne a «Con­ser­ver Adap­ter Tran­smet­tre»

Data di pubblicazione
24-05-2023

In attesa del nuovo Piano locale di urbanistica bioclimatica, che diventerà effettivo dal 2024, il volume raccoglie una quarantina di progetti prodotti negli anni della pandemia e volti al recupero o riuso di edifici costruiti a Parigi tra il XVII e il XX secolo. L’esistente viene valorizzato perché portatore di valori culturali, ma anche perché, nell’economia del progetto, può essere considerato come materiale da costruzione prefinito, dunque ridurre i costi e le emissioni rispetto a un analogo progetto da costruirsi ex novo o previa demolizione. I casi studio selezionati presentano strategie di controllo climatico in grado di adattarsi all’esistente, dunque non determinate a priori, e rappresentano un catalogo di inedite sperimentazioni in grado di stimolare gli architetti a prendere una posizione più responsabile. La buona riuscita del progetto si gioca nel delicato equilibrio di tre poli: conservare l’esistente rispettandone ove possibile le qualità formali, materiche e strutturali; adattare il volume alle nuove esigenze, ma anche adattare il progetto ai vincoli dell’edificio; trasmettere alle generazioni future un manufatto che conserva la memoria della città, ma al contempo agisce nel sistema ambiente raccogliendo la sfida climatica.

Sia nella mostra che nel catalogo, i curatori del Pavillon de l’Arsenal scelgono di accostare stato di fatto e progetto mettendo a confronto fotografie dell’esistente e visualizzazioni. A queste immagini e ai dati, che introducono ogni progetto, seguono disegni tecnici redatti in tre colori: nero per l’esistente che resta inalterato, rosso per quello che viene demolito, azzurro per le nuove costruzioni. Il concept Conserver adapter transmettre trova una sua felice chiave di restituzione grafica che rende immediata la lettura e facilmente confrontabili i vari interventi.

Alcuni interventi interessanti sono nel cuore della Parigi di Haussmann, come il progetto di Dominique Perrault in Avenue Victoria, dietro una facciata di Baltard; numerosi lavori sono dedicati al recupero di contenitori più recenti ma in rapida obsolescenza, come le centrali telefoniche e postali. Lo stesso Pavillon de l’Arsenal rappresenta un caso studio, in quanto oggetto di un recente intervento dei DATA Architectes volto a migliorarne resa termica e accessibilità. La Caserma Exelmans era stata temporaneamente adattata nel 2019 per accogliere alloggi di emergenza e laboratori; sulla base di questa esperienza il progetto di Brunnquell & André architectes e Atelier Bow-Wow la porterà a ospitare residenze e una scuola, oltre a spazi verdi per la biodiversità. Tra le firme più note vi sono i BIG di Bjarke Ingels che rivestono una torre energivora sulla Senna con un intervento che abbina make-up formale e miglioramento delle prestazioni, mentre Lacaton & Vassal coordinano un gruppo di progettisti nel ridisegno di un’intera area della città, la ZAC St-Vincent-de-Paule, dopo la dismissione dell’ospedale nel 2012. Ampio spazio viene dato al progetto di rinnovamento e trasformazione del Centro culturale svizzero, con sede nel Marais, degli architetti ASBR & Truwant + Rodet +, un delicato intervento di cucitura e rifunzionalizzazione, data la natura eterogenea dei volumi che ospitano l’istituzione.

«Parigi è una delle città più compatte del mondo, a causa della sua superficie limitata e dell’eredità haussmanniana. Questa peculiarità rappresenta un serio problema in termini di coabitazione e qualità della vita, ma è anche un’incredibile ricchezza». Così Emmanuel Grégoire, primo vicesindaco di Parigi, introduce il volume Conserver Adapter Transmettre. Una ricchezza perché una città densa produce meno emissioni di carbonio e resiste alla generale tendenza all’erosione e cementificazione del territorio. Questo mosaico di progetti per la capitale francese rifugge ogni intento predittivo e le visioni urbanistiche pre-pandemiche in stile Gran Paris, producendo la sensazione di un orientamento comune che non arriva a proporsi come metodo e forse per questo risulta maggiormente condivisibile, perché permette di articolare ed esprimere le differenze.

Conserver Adapter Transmettre
Pavillon de l’Arsenal, Paris 2022

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