Pro­get­tua­li­tà di fron­tie­ra

Data di pubblicazione
24-04-2024

Una veduta aerea di Chiasso permette di capire la complessità condensata in una porzione di territorio cittadino sul fondovalle che si estende abbracciando – con un ampio respiro – la collina del Penz e i nuclei di Pedrinate e Seseglio, dove è difficile riconoscere i confini dei Comuni vicini e della vicina Italia.

Già nel periodo 2014-2016 Chiasso aveva elaborato il proprio Piano strategico territoriale comunale (PSTC), ossia un piano direttore che guardava anche al contesto regionale del basso Mendrisiotto e delle aree transfrontaliere vicine, con analisi e visioni che contemplavano un contesto territoriale più ampio. Partendo da queste riflessioni territoriali, il Municipio aveva già definito come prioritario approfondire il tema dello sviluppo insediativo centripeto di qualità con un processo iniziato ancora prima che venissero definite le linee guida dipartimentali del Programma d’azione comunale sullo sviluppo centripeto di qualità - PAC che fanno riferimento alla scheda R6 del Piano direttore cantonale. 

Attraversata dai fasci dei binari ferroviari per un terzo del suo territorio di fondovalle e dall’autostrada, Chiasso vive delle cesure territoriali importanti che ne hanno determinato lo sviluppo fino a definire i tratti caratteristici dei singoli quartieri. Già nel PSTC vengono proposte le azioni prioritarie per la ricomposizione della trama del sistema urbano di Chiasso, in particolare tramite progetti di riqualificazione dei quartieri cittadini, di ricucitura urbana, di riconversione di comparti ferroviari come quello della Piccola velocità (Gleis 4) e progetti di rinaturalizzazione e riassetto del fiume Faloppia con l’intenzione di un miglioramento della fruizione del parco del Penz. 

Da queste basi pianificatorie si sono sviluppati progetti a diversa scala che interessano il nucleo urbano. Anche se ultimo temporalmente, la definizione del Programma d’azione comunale (PAC) contiene tutti i progetti di riconversione e le strategie di implementazione di future misure. 

Grazie a un intenso dialogo con le FFS, il Comune ha potuto recepire già nel PSTC l’orientamento volto a dare corpo a una conversione a uso edificatorio di circa 14’800 mq di area ferroviaria in pieno centro cittadino. Facendo proprie le linee guida e le analisi prodotte dal PSTC e dal Piano Quadro FFS, nel Piano di concetto del PAC sono state evidenziate le potenziali aree poi denominate Gleis 4. Queste tre aree sono considerate luoghi strategici, ossia parti di città oggi sottosfruttate da sviluppare aumentando la densità abitativa con particolare attenzione alla qualità dell’alloggio, tramite la valorizzazione e la realizzazione di nuovi spazi pubblici. In questo modo, il Municipio ha attivato e ultimato un processo pianificatorio per promuovere una variante di piano regolatore specifica, volta a rispondere alle esigenze di «sviluppo centripeto di qualità».

Questo ha permesso di esplicitare la visione del Gleis 4 in tre step che vedranno la luce in periodi differenti e che diventano elementi di trasformazione urbana decisivi. Lo step 1 riguarda il nuovo Centro professionale del tessile (CPT), il cui concorso per team interdisciplinari è stato vinto nel 2021 dal progetto «Cerniera», con capofila lo studio di architettura Boltas Bianchi. L’edificio si estende su un’area di 4’500 mq e sarà ultimato entro l’inizio del 2027. È un intervento importante perché rivaluta una zona centrale di Chiasso, un vuoto urbano ora adibito a posteggio. Lo step 2, che ha superato gli stessi passi pianificatori, è in fase di analisi con studi di fattibilità specifici che vedranno verosimilmente la realizzazione di nuovi spazi dedicati alla formazione, mentre lo step 3 potrebbe essere il prossimo comparto oggetto di studio. Qui infatti, la visione è quella di riconvertire l’area adibita a magazzini ferroviari nel comparto «Piccola velocità» creando un’area di svago. 

Il Comune di Chiasso si è attivato con il Dipartimento del Territorio e ha ottenuto un sostegno di principio alla rea­lizzazione dell’area, al fine di ripensare gli stabili ferroviari creando spazi pubblici. La proposta dello studio lopes brenna ha convinto il Municipio e i proprietari per l’approccio rispettoso delle preesistenze. Il progetto prevede infatti di mantenere il carattere del luogo non intervenendo sulle coperture ferroviarie esistenti realizzate negli anni Venti ma configurando un nuovo volume, pensato come una «capsula», posata sulla piattaforma ferroviaria e coperta dalle tettoie esistenti. È una capsula versatile che con l’apertura di grandi portelloni permette l’estensione dello spazio utilizzabile per eventi a tutta la superficie della piattaforma. L’intento è di definire, con questa trasformazione, un nuovo punto di aggregazione e di collegamento tra il centro urbano e il Quartiere Soldini.

Quest’ultimo è stato oggetto negli scorsi anni di una riqualificazione in risposta ai concetti d’intervento codificati nel Piano Particolareggiato del Comparto Soldini – PPQS. Nel 2006 il Consiglio Comunale ha concesso l’autorizzazione a indire un concorso di progetto a invito per la riqualificazione degli spazi pubblici del Quartiere Soldini. Il progetto vincitore elaborato dallo studio LANDS adotta una strategia di intervento urbano che mira a generare uno spazio pubblico eterogeneo, dove le persone possono incontrarsi e i bambini giocare. Quello che la proposta persegue è una rete di luoghi collegati tra loro che rendono riconoscibile il carattere residenziale del quartiere, adattando il tracciato stradale alla mobilità lenta e trattando adeguatamente gli spazi di connessione tra pubblico e privato. È un progetto modulare che ne ha consentito la realizzazione in due fasi. 

Il Quartiere Soldini è lambito a sud dal torrente Faloppia. L’acqua è una presenza forte a Chiasso, basti pensare che la cittadina è attraversata oltre che dal citato Faloppia, anche dal fiume Breggia e dalla roggia Molinara. Nonostante questo, la tendenza a canalizzare i corsi d’acqua in passato, se da un lato ha permesso lo sviluppo della città, dall’altro ha annullato il rapporto della stessa con l’acqua. Nel 2017 il Municipio ha dato mandato al gruppo di progettazione multidisciplinare Comal.ch - Oikos - Officina del paesaggio per uno studio di fattibilità relativo alla riqualificazione paesaggistica e naturalistica del Faloppia. L’obiettivo del progetto è di rivitalizzare sia il tratto urbano che quello lungo via Sottopenz, riscoprendo l’elemento naturale dell’acqua per migliorare la qualità di vita, sia da un punto di vista sociale che ambientale. Nel tratto urbano in particolare, il progetto prevede la rottura dell’argine in cemento verso il quartiere Soldini con una modifica del terreno tale da permettere una fruizione del torrente a diverse quote. 

È stato interessante vedere come anche i recenti risultati dei Mandati di studio in parallelo (MSP) su tre comparti, ritenuti dal Municipio come prioritari nell’ambito del PAC, abbiano identificato nell’elemento dell’acqua e nell’anello degli spazi pubblici, della mobilità lenta e delle aree verdi i principi generatori di interventi distanti tra loro.

A nord della cesura ferroviaria si estendono i quartieri urbani più consolidati. Nell’espansione urbana che è seguita negli anni, il Comune di Chiasso ha avuto la lungimiranza di creare un sistema di aree pubbliche in cui si distinguono tre comparti: un primo che concentra scuole, teatro, spazi espositivi e culturali in generale; un secondo che vuole diventare un nuovo quartiere intergenerazionale, ora caratterizzato dalla presenza della casa anziani; e per finire un terzo caratterizzato dalla presenza delle aree sportive, che si sviluppano in parte su territorio extracomunale. 

Questa parte di città è quindi interessata da progetti di riqualificazione di diversa natura. Il corso San Gottardo, che ha visto a inizio degli anni 2000 la sua parziale pedonalizzazione, sarà ora oggetto d’intervento nella parte mancante: dalla rotonda di largo Kennedy verso il centro, oltre a una riduzione del limite di velocità e all’inserimento di una «zona 30» per il tratto stradale più centrale, vengono realizzate delle piattaforme attrezzate che hanno lo scopo di moderare il traffico e valorizzare lo spazio urbano. Questi accorgimenti permettono di sperimentare un uso diverso degli spazi della città e del campo stradale – che a oggi risulta puro asse di scorrimento –, dando la possibilità agli abitanti di appropriarsene, trasformandoli in luoghi d’incontro. L’intervento si concretizza sostanzialmente nell’estensione del marciapiede che offre un posto in cui fermarsi mantenendo la caratterizzazione di luogo pubblico. Le piattaforme conterranno piante ed erbe aromatiche alternate a essenze a medio fusto piantumate in vasi di varie dimensioni e altezze che andranno ad abbracciare le sedute e rendere più accogliente il fronte stradale. 

Il comparto che parte dal corso San Gottardo si estende fino alla via Franscini e interessa l’area antistante la casa anziani, attualmente occupata da un cantiere per la sistemazione stradale legata all’introduzione della «zona 30». L’intervento mira a un miglioramento della pedonabilità del quartiere, con la realizzazione di marciapiedi continui e di una pavimentazione pregiata che identifica nello spazio di fronte alla casa anziani un nuovo spazio pubblico cittadino; lungo via Vela, inoltre, prenderà forma un importante asse ciclabile e pedonale di collegamento tra il settore delle scuole e piazza Col. Bernasconi. Il progetto prevede anche la realizzazione di punti di sosta, con piante in vaso e elementi floreali. 

La proposta appena illustrata entra in rapporto con il progetto di riqualificazione del comparto culturale adiacente: pur con un obiettivo simile, si delinea un’intenzione progettuale differente. Proprio la sua connotazione culturale permette infatti di proporre un intervento più artistico. Il polo culturale e il contiguo polo scolastico sono stati oggetto negli ultimi due decenni di una profonda e pregevole trasformazione, in virtù della realizzazione del m.a.x. museo, della ristrutturazione dello Spazio Officina, del recupero del Cinema Teatro, dell’edificazione delle nuove palestre cantonali del Centro Professionale Commerciale (CPC), degli interventi di risanamento della stessa sede CPC, delle opere di manutenzione straordinaria effettuate presso il Centro Scolastico comunale e infine della realizzazione del giardino delle statue lungo via Alighieri, nonché della sistemazione degli spazi esterni del Centro Scolastico e della zona retrostante la sede CPC. Alla luce degli interventi di valorizzazione menzionati, emerge l’inadeguatezza funzionale del tratto di strada sui quali affaccia il m.a.x. museo e il Cinema Teatro, che da semplice strada di transito, si intende valorizzare come zona d’incontro, a completamento della vicina riqualificazione del comparto Franscini, sopra descritta. Questo segmento stradale ha il potenziale per diventare un elemento unificante degli edifici pubblici. In questo modo sarà possibile configurare un luogo adatto a ospitare all’aperto attività di volta in volta connesse con il m.a.x. museo, il Cinema Teatro e lo Spazio Officina. L’area stradale in questione viene quindi affrancata dalla semplice connotazione di strada/marciapiede, per divenire una piattaforma unica sull’intero mappale, riconoscibile nella sua unicità dalla finitura superficiale colorata, e fungere da elemento di cerniera del «comparto culturale», grazie a una serie di elementi di arredo realizzati ad hoc dall’artista Alex Dorici. 

Il progetto, inteso come urban art, è composto da tre elementi totemici che segnano i limiti dell’area d’intervento e da sedute, liberamente fruibili, nonché da oggetti di arredo e di moderazione per il traffico motorizzato. Questi elementi sono pensati come emergenze che identificano uno spazio pubblico nuovo che permette una forte versatilità d’utilizzo, pur garantendo la compresenza di auto, bici e pedoni.

Nell’immaginario comune, Chiasso è una realtà prettamente urbana, ma in verità contiene un polmone verde rappresentato dal parco del Penz che si sviluppa sulla collina, affiancando ampie radure coltivate a vigna a fitti boschi. Come evidenziato nel PAC, i nuclei di Pedrinate e Seseglio sono immersi in armonia in questo paesaggio e necessitano di cure puntuali per valorizzare il tessuto insediativo compatto. La Strada Regina è l’asse principale di collegamento tra questi due nuclei ed è stato oggetto di un progetto di riqualificazione per il tratto inerente l’attraversamento del nucleo di Pedrinate, elaborato dall’architetto Luca Conti. L’area di intervento riguarda la porzione che dall’ingresso al parco dell’asilo di Pedrinate, passando per lo slargo centrale oggi adibito a posteggio – che con la trasformazione completerebbe la piazzetta esistente –, arriva alla chiesa parrocchiale. La proposta prevede la realizzazione di una nuova pavimentazione con un disegno che risponde alle esigenze tecniche di risanamento fonico dell’asse viario. È un progetto che prevede l’ampliamento del concetto anche a tappe: con la posa della pavimentazione in blocchi di granito ai bordi della strada, l’architetto ha voluto definire una soglia continua a ridosso del tessuto urbano con degli inserti trasversali che segnano alcuni limiti nel nucleo. La sistemazione della piazzetta centrale e della zona antistante l’uscita della chiesa conferma questo intento.

Negli anni, i vari processi di pianificazione, le visioni urbane e i progetti a diversa scala disegneranno una nuova Chiasso. Gli spazi pubblici sono stati i primi a rispondere alle esigenze dei suoi abitanti. I passi successivi, partendo dalle visioni che sono emerse nei Mandati di Studio Paralleli del PAC, saranno promotori di una nuova progettualità che risponderà a esigenze emergenti nell’ambito di un quadro cittadino in grande trasformazione.

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