La ri­na­sci­ta di un quar­tie­re

Il nuovo Rôtillon nel centro di Losanna: la storia della ricostruzione di un'area urbana centrale non ancora sfruttata. 

Data di pubblicazione
05-05-2014
Revision
15-10-2015

Realizzazione 2003 - 2013

Più di ottant’anni dopo la demolizione «igienista» del vecchio quartiere dei mulini e delle concerie della valle del Flon, inizia nel 1994, nel centro di Losanna, la ricostruzione di questa area urbana ancora non sfruttata. In seguito a vari tentativi di «tabula rasa», a partire dalla metà degli anni Trenta, come ad esempio il mercato coperto di Jacques Favarger nel 1939 o i tre edifici-torre di Pierre Bonnard nel 1957, il servizio di urbanistica della Città di Losanna propone un piano parziale di destinazione delle aree basato sull’appezzamento storico. Definisce lo spazio pubblico e permette l’assemblaggio di «pezzi di architettura» nello spirito del Collage City di Colin Rowe. Il risultato è un insieme a scale differenziate e soprattutto un’urbanizzazione opposta ai tentativi attuali di densificazione come il Selve-Areal a Thun o la Greencity a Zürich-Manegg.

L’interazione tra gli spazi interni ed esterni, i salti di scala e le relazioni visive incrociate, conferiscono, tanto agli spazi pubblici quanto agli spazi privati, una sensazione di densità urbana. La vista di «oggetti urbani di referenza» quali una cattedrale, il ponte della metropolitana o la torre Métropol permettono di orientare e generano una sensazione di urbanità nello spirito di Camillo Sitte e dei «Sinnfelder» del filosofo Markus Gabriel in Warum es die Welt nicht gibt (Ullsteinverlag, 2013). Vicoli, piazze, passaggi e passerelle collegano il nuovo quartiere al tessuto urbano circostante. La nuova destinazione dei terreni, che comprende servizi, commerci e ristoranti, così come il piccolo parcheggio sotterraneo, genera movimento, scambi e vita urbana.

Isolato B (2011-2013) 

Varie parcelle medioevali, seguendo il fianco del colle dato dalla geometria del corso d’acqua, sono riunite per formare un isolato. L’ingombro predefinito si ispira alla volumetria dell’allineamento storico delle case. Inoltre, il volume è attraversato a mezz’altezza da un passaggio pubblico collegato tramite passerelle. L’irregolarità è il dato di fatto. La costruzione dell’isolato include tre entità funzionali connesse e indipendenti: un edificio di uffici allungato, una casa di abitazioni elevata e una piccola villa urbana di tre piani.

Gli appartamenti sono traversanti da nord a sud e si aprono su vari lati. Le relazioni visive urbane sono varie e le condizioni d’illuminazione sono differenziate. Le finestre di dimensioni generose compensano l’orizzonte nascosto. Delle aperture, grandi quanto delle vetrine, prolungano gli spazi di vita verso l’esterno ma lasciano apparire la vita privata dalla strada «… si vedono delle luci in alto, un soffitto, un’ombra, alcuni oggetti» (Colin Rowe, Fred Koetter, Collage City, The MIT Press, Cambridge 1984, p. 94).

La volumetria complessa del nuovo edificio è stata tematizzata tramite la disposizione di aperture irregolari e la sequenza di colori complementari. In questo luogo ombreggiato e minerale nel fondo della valle, il ricorso al colore era evidentemente necessario. In collaborazione con l’esperto Claude Augsburger, è stata definita e declinata una gamma di colori che segue la logica ad incastro del volume costruito. La disposizione di questi colori rinforza la volumetria attraverso l’effetto cromatico e genera l’atmosfera particolare del nuovo quartiere. Questo insieme interconnesso trova il suo equilibrio e la scala giusta, in particolare grazie alla colorazione e le grandi aperture.

Committente: Fontatrez SA; Losanna

Architettura: Ivo Frei, atelier niv-o SA; Losanna

Collaboratore: L. Cohen

Ingegneria civile: Küng & associés SA; Losanna

Geotecnica: Karakas & Français SA; Losanna

Ingegneria rv: Chammartin & Spycher SA; Losanna

Ingegneria sanitaria: CCTB SA; La Noville

Ingegneria elettrotecnica: mab sa; Morges

Acustica: ecoacoustique; Losanna

Colorista: Claude Augsburger; Losanna

Traduzioni: Francesco Zanchi; Mendrisio

Fotografia: Thomas Jantscher; Colombier

Date progetto: 2008-2010, realizzazione 2010-2013

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