Au­to­ri­mes­sa CMB, Ca­mo­ri­no

Il progetto è nato dalla necessità della committenza di trovare una nuova collocazione per i posti macchina presenti nell’area del Centro di Manutenzione di Camorino. L’incarico chiedeva la nuova edificazione di circa 80 posteggi una parte dei quali chiusi per esigenze legate alla sicurezza. Un programma di natura prevalentemente infrastrutturale che una committenza avveduta e lungimirante ha saputo, e voluto, tematizzare in un progetto.

Data di pubblicazione
14-02-2013
Revision
12-10-2015

Il terreno, ubicato sul piano di Magadino, fa parte di un più vasto comparto occupato dal Centro per la Manutenzione delle strade nazionali. Delimitato a nord dalla linea ferroviaria del Gottardo e di AlpTransit, a sud dalla strada d’accesso al centro di manutenzione, si presenta come una superficie quasi perfettamente orizzontale libera da costruzioni. Il contesto si connota invece per un’occupazione diffusa di capannoni artigianali, industriali e amministrativi. In lontananza le montagne che, in netto contrasto con il disordine delle immediate adiacenze, costituiscono il chiaro limite del paesaggio e che restituiscono al luogo la tranquillità di un riferimento a grande scala.
Un edificio, elementare nella sua semplicità, occupa l’intera larghezza del sedime a disposizione e tenta, tramite la sua dimensione e la sua espressione, un dialogo con la grande scala del paesaggio e delle infrastrutture viarie che lambiscono il sedime (autostrada, ferrovia,  ). La sua ubicazione segna, caratterizzandolo, l’ingresso al centro di manutenzione. Il volume progettato è completamente sollevato per liberare lo spazio orizzontale del piano campagna. Questa soluzione genera uno spazio coperto ma aperto sulle superfici adiacenti che divengono così parte integrante del sistema. Gli spazi residui ed abbandonati sono così praticamente assenti.
Alla grande continuità ed alla trasparenza del piano terreno si contrappone un piano superiore completamente chiuso ed introverso che risponde alla richiesta di posteggi chiusi. Una facciata astratta e continua, realizzata con un unico modulo di pannelli in lamiera d’alluminio presso-piegata, azzera ogni riferimento alla scala ed alla funzione dell’intervento. La struttura tocca il suolo solo puntualmente ed evidenzia aggetti significativi grazie anche alla precompressione delle solette. L’edificio pare così librarsi sul terreno. La cadenza e la disposizione dei pilastri, arretrati rispetto al filo delle facciate, consentono la disposizione dei veicoli sia lungo l’asse centrale dell’edificio (piano terra) che lungo le sue facciate (primo piano). Questa scelta strutturale consapevole e fondamentale, pur se tecnicamente impegnativa, è scaturita grazie anche al contributo sostanziale dell’ingegnere civile. La rampa d’accesso come elemento eccezionale è slegata dalla logica strutturale dell’autorimessa e funge da sfondo al piazzale d’accesso verso la ferrovia.

Committente: Sezione della Logistica, Cantone Ticino

Architetti: Bonetti e Bonetti architetti; Massagno

Ingegneria e realizzazione: Bernardoni SA; Lugano

Ingegnere elettrotecnico: Tecnoprogetti SA; Camorino

Consulente costr. metalliche: Didier Grandi SA; Rivera

Date: progetto: 2005-2008 realizzazione: 2009

Impresario costruttore: Bossi e Bersani SA; Bellinzona

Precompressione: Stahlton SA; Mezzovico

Metalcostruttore: Officine Canova; Chiasso

Impermeabilizzazioni: Lotti SA; Lumino

Pavimentazione: ConsorzioNovastradaSA;TaverneATAG AG; Erstfeld

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