Re­si­den­za ai Fag­gi a Lu­ga­no-Paz­zal­lo

Lo stabile Residenza ai Faggi, situato nella parte nord occidentale di Lugano, è stato sviluppato come gli altri edifici presenti seguendo il piano di quartiere del 1962 denominato «La Sguancia». Progettato dall’architetto Bruno Bossi, è l’unico esempio di un intero quartiere concepito con un pensiero unitario.

Data di pubblicazione
22-01-2015
Revision
08-10-2015

Il piano di quartiere prevedeva la realizzazione di quattro torri residenziali con differenti tipologie di appartamenti, altre unità abitative di diverse altezze, case unifamiliari a schiera, un asilo nido, una scuola elementare e un centro commerciale.

L’attuale fortuna di quest’aerea è data dal fatto che il piano di quartiere dell’architetto Bruno Bossi è stato integrato nel piano regolatore di Pazzallo, sopravvivendo a tutte le varie revisioni, e successivamente ripreso, dopo la fusione di Pazzallo con Lugano, nel piano regolatore attualmente in vigore.

È stata quindi rispettata una pianificazione preordinata in termini di proporzioni tra il costruito e gli spazi verdi, ponendosi in termini molto precisi rispetto alla città e costituendo una valida alternativa di sviluppo residenziale. Nel piano di quartiere gli edifici a torre presenti, adibiti a residenze, coprono una minima percentuale di sfruttamento del suolo senza diminuire però la densità degli abitanti, lasciando così spazio ai servizi primari indispensabili della comunità residente. Queste costruzioni, insieme  alla forte presenza di superficie verde, formano un unicum morfologico ininterrotto entro cui trovano spazio le diverse architetture.

Accanto al sito di progetto è già presente una costruzione definita dal piano regolatore che sarebbe andata a formare un tutt’uno con il nuovo inserimento. Questo edificio preesistente era inizialmente adibito a centro commerciale, scuola d’infanzia e scuola elementare, ma a oggi è utilizzato come sede universitaria. Con questa prima costruzione è stata anche realizzata la parete ancorata contro la quale si appoggia il nostro progetto.

Il nuovo inserimento, che si sviluppa su sei piani, presenta una pianta rettangolare le cui dimensioni raggiungono una misura massima di 67.35 m in lunghezza e di 15.25 m in larghezza, per un’altezza totale di 22.50 m. Sfruttando il forte dislivello l’edificio é accessibile sia dal pianterreno che dal 3° piano, offrendo un totale di 54 posti auto, di cui 40 coperti. Al suo interno i piani dello stabile sono serviti da due core simmetrici.

Esternamente si può notare come la costruzione si scomponga in tre volumi. Il primo di questi volumi riguarda i primi due piani, adibiti ad uffici, che hanno una superficie di circa 660 mq ciascuno. Il secondo volume corrisponde al terzo piano che è completamente vetrato e arretrato sui quattro lati rispetto al volume sottostante. Data la sua posizione a contatto con la strada superiore, si può considerare come un secondo piano terreno, difatti è stato progettato per accogliere delle funzioni più pubbliche.

Il terzo volume è dato dagli ultimi due piani, il quarto e il quinto, che ospitano sedici appartamenti, i quali hanno metrature che variano tra i 2.5 locali e i 4.5 locali. Quest’ultima tipologia trova spazio al centro e nelle testate dell’edificio godendo da una parte della vista lago, dall’altra di quella sul bosco.

Esternamente le facciate sono caratterizzate da pannelli termo laccati in lamiera di diverse dimensioni in rapporto aureo fra loro. Diverse gradazioni di verde e di rosso avvolgono l’intero edificio; Il primo volume che ospita gli uffici, è rivestito con pannelli di quattro gradazioni di rosso; il terzo volume, dedicato alle unità abitative, è invece rivestito con pannelli di quattro gradazioni di verde, sottolineando cosi la diversa finalità d’uso. Secondo una regola precisa una minima percentuale di pannelli verdi migrano nel rosso e viceversa dei pannelli rossi verso il verde. Il terzo piano, completamente vetrato, contribuisce a enfatizzare questa divisione tra i volumi.

Committente: Saunion SA; Lugano

Architettura: Studio d’architettura Mischa Groh; Melide

Collaboratori: M.Massascusa, S. Gottardi, M. Marino, L. Pozzi

Direzione Lavori: Direzione Lavori SA; Lugano

Ingegnere civile: Pini swiss engineers; Lugano

Ingegnere elettrotecnico: Elettroconsulenze Solcà SA; Mendrisio

Ingegnere termosanitario: VRT SA; Taverne

Fotografia: Simone Mengani; Besazio

Date progetto: 2010, realizzazione 2012-2014

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