Am­pio ri­scon­tro e qua­li­tà

La giuria del Prix SIA ha pronunciato il suo verdetto: su 169 progetti inoltrati, nove sono stati selezionati per la shortlist. Sotto la conduzione di Emanuel Christ, il gruppo di esperti si è riunito durante due giornate per discutere, riflettere e rendere onore ai dossier pervenuti, ma anche per chiarire e precisare i criteri su cui si è basata la valutazione.

Data di pubblicazione
13-12-2023

Il Prix SIA ha suscitato ampio riscontro. In totale sono giunti sul tavolo della giuria 172 progetti, circa un terzo proveniente dalla Svizzera romanda. I lavori inoltrati vertono su temi diversi, dalla pianificazione regionale transfrontaliera ai processi partecipativi, includendo altresì l’edilizia circolare, così come progetti di nuove costruzioni e trasformazioni. In fase di esame preliminare, tre progetti sono stati esclusi dal concorso. La giuria interdisciplinare e plurilingue si è dunque trovata a valutare un totale di 169 dossier. I progetti pervenuti possono essere visualizzati su www.prixsia.ch.

Innanzitutto, si è dovuta gestire una sfida per quanto concerne la regolamentazione prevista in materia di ricusazione. Di fatto, alcuni membri della giuria hanno dichiarato di non poter garantire un’assoluta imparzialità, poiché in qualche modo erano stati coinvolti nell’uno o nell’altro progetto. Evidentemente nessuno dei membri, tutti specialisti per lo più attivi nel settore, ha inoltrato in prima persona un lavoro, in alcuni casi però i progetti inviati da terzi vedevano una loro partecipazione. Il che non sorprende visto il grande calibro degli esperti.

I membri giurati hanno deciso in plenum che, di volta in volta, la persona interessata avrebbe dovuto ricusarsi e lasciare la sala durante la discussione. Barbara Buser è uscita dalla giuria di propria iniziativa: lo studio da lei fondato, di cui non fa più parte, ma al quale per decenni ha dato una propria impronta, aveva inoltrato a sua insaputa diversi progetti. La giuria ha reso onore all’integrità della Buser, dispiacendosi tuttavia di dover rinunciare alle sue straordinarie competenze.

Chiariti i criteri

La giuria ha intrattenuto una discussione animata sugli otto criteri del «Sistema Davos per la qualità nella cultura della costruzione», in base ai quali valutare i progetti inoltrati, e ha fissato un approccio chiaro in merito alla loro applicazione. I membri si sono accordati per un’interpretazione che si scosta lievemente da quella che è la formulazione alla lettera dei criteri menzionati. Ad esempio, per quanto riguarda il criterio «Ambiente», hanno puntualizzato che una cultura della costruzione di qualità non solo è volta a preservare, bensì anche a valorizzare, promuovendo e non soltanto conservando la biodiversità.

La giuria ha altresì sottolineato l’importanza di un approccio olistico e interdisciplinare: non si tratta dunque di soddisfare in modo eccellente solo alcuni degli otto criteri contemplati dal Sistema Davos. Meritevoli del premio sono dunque i progetti e i processi in grado di risolvere un compito complesso, tenendo conto del maggior numero possibile di aspetti, in modo molteplice, differenziato, sostenibile ed esemplare, ed è proprio questo l’approccio che distingue una cultura della costruzione di qualità. Di conseguenza, la shortlist non contempla soltanto progetti faro per temi isolati, bensì lavori che uniscono più tematiche insieme e che, in tale sintesi, offrono qualità e lungimiranza.

Aspettiamo con trepidazione

Prima in gruppi interdisciplinari e poi in plenaria, la giuria ha discusso ogni dossier pervenuto, esaminando il materiale in diversi turni di valutazione, fino a circoscrivere a 42 il numero di progetti e processi su cui continuare a riflettere. Tra questi, ha poi selezionato una lista ristretta, la cosiddetta shortlist, con i finalisti. I nove progetti scelti rappresentano uno sfaccettato ventaglio di prestazioni di eccellenza che promuovono una cultura della costruzione di qualità. I lavori selezionati saranno presentati in gennaio 2024, nella cornice di Swissbau, a Basilea.

Durante l’evento pubblico che si terrà il 23 maggio 2024, i membri della giuria si riuniranno a porte chiuse per proclamare i vincitori. L’evento culminerà con il conferimento del Prix SIA. Nel frattempo, i membri continueranno a discutere dei progetti nell’ambito dei «Prix SIA Talks», dibattiti pubblici che si terranno in presenza di un moderatore. I dibattiti saranno filmati e i video delle discussioni verranno resi pubblici a partire da marzo 2024. Anche il vasto pubblico è chiamato a partecipare e a esprimere il proprio voto. In lizza per il premio del pubblico ci sono tutti i progetti pervenuti e ammessi al concorso. Il conto alla rovescia è iniziato, l’emozione sale, e non ci resta che attendere con trepidazione.

Prix SIA – Il riconoscimento svizzero per una trasformazione sostenibile del nostro ambiente di vita
La longlist, contemplante tutti i progetti inoltrati, è visualizzabile su: www.prixsia.ch

La shortlist, con i nove progetti finalisti, sarà resa pubblica il 16 gennaio 2024, in occasione di Swissbau e nella cornice dell’evento Schwammstadt in der Praxis – Wie sieht die Stadt von morgen aus?.

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