Nodo in­ter­mo­dale, Men­dri­sio

Bassi Carella Marello Architectes

Elemento chiave del sistema intermodale, la pensilina dei bus di Bassi Carella Marello Architectes – realizzata in calcestruzzo con metodi sperimentali – è concepita come componente strutturante del rapporto tra la stazione di Mendrisio e la città.

La pensilina dei bus della stazione FFS di Mendrisio, elemento chiave del sistema intermodale, è concepita come componente strutturante di questa parte di città.

La nuova galleria realizza un collegamento tra la stazione e il tessuto urbano circostante, creando un filtro tra la strada e i binari e determinando un innalzamento qualitativo degli spazi che la circondano. Ad esempio, via Franscini, l’infrastruttura che si sviluppa parallelamente alla ferrovia, è destinata ad essere trasformata in un viale alberato fiancheggiato da edifici per uffici e commerciali e a diventare quindi più vivibile e densamente popolata.

Dal punto di vista costruttivo, questo nuovo dispositivo urbano si caratterizza per la sperimentazione sull’uso del calcestruzzo. La parte fuori terra è realizzata interamente con prefabbricati in calcestruzzo armato, con 25 moduli verticali dalla geometria a pettine composti da pilastri a sezione quadrata da 50 x 50 centimetri collegati da un piede lungo 275 centimetri. La soletta della copertura, coronata da un acroterio, è costituita per una parte da cassoni prefabbricati utilizzati per la casseratura di una soletta collaborante gettata in opera, offrendo protezione e riparo alle banchine di accesso agli autobus e al percorso che le connette.

I pilastri sono collegati tramite ancoraggi annegati all’interno del getto delle fondazioni permettendo di ottimizzare i tempi di costruzione e montaggio e di controllare con maggiore precisione l’allineamento delle componenti. Le solette nervate e gli acroteri della copertura sono stati messi in opera mediante la realizzazione di un cassero di appoggio, creando una superficie continua di supporto per gli elementi prefabbricati e di lavoro per le maestranze. Lo spessore limitato della soletta collaborante e della trave post-tesa, rispettivamente da 20 e da 70 centimetri, ha richiesto lo studio di dettagli specifici per garantire il rispetto di requisiti architettonici, strutturali e di efficienza funzionale. Tutti gli elementi prefabbricati sono realizzati in calcestruzzo armato con cemento bianco e inerti sulla tonalità del giallo chiaro e del beige.

«Archi» 4/2021 può essere acquistato qui. Qui si può leggere l'editoriale con l'indice del numero.

Luogo Mendrisio

Committenza Dipartimento del territorio del Cantone Ticino, Divisione delle costruzioni, Commissione Regionale Trasporti Mendrisiotto e Basso Ceresio e Città di Mendrisio

Architettura Bassi Carella Marello Architectes, Ginevra

Collaboratori K. Barry, F. Brondi, C. Ortolani, E. Venuda

Impresa pilota Edilstrada, Torricella-Taverne

Impresa subappaltatrice TGM Prefabbricati, Cadro

Ingegneria civile Ingegneri SPP, Lugano-Pregassona

Collaboratori S. Passiatore, R. Gorlani

Direzione generale progetto M. Scarpaci, Ufficio della progettazione del Sottoceneri 

Supporto al committente Reali e Guscetti Studio d’ingegneria, Ambrì

Direzione lavori G. Fascendini, Dipartimento del territorio del Cantone Ticino, Ufficio della direzione lavori del Sottoceneri

Direzione generale progetto elettromeccanica G. Riberi, Divisione delle costruzioni; Elettroconsulenze Solcà, Mendrisio

Impianti elettromeccanici Etavis, Pregassona-Lugano

Direzione generale di progetto impianti semaforici Ferella Falda, Sorengo

Impianti semaforici Consorzio PRERM (Premel – RM Elettroimpianti), Bellinzona

Fotografia Maurizio Casacchia

Date progetto luglio 2014 – dicembre 2020, realizzazione giugno 2019 – febbraio 2021

Étiquettes

Sur ce sujet