Sca­va­re il sol­co del­la cul­tu­ra

Perseveranza, tenacia, ma anche affetto per gli architetti, devozione alla cultura architettonica e artistica e, naturalmente, un entusiasmo incrollabile: queste sono le parole che mi vengono in mente quando penso allo sforzo di Maria Teresa Krafft-Gloria per assumere, a partire dal 1991, l’edizione della rivista AS – Architecture Suisse, e assicurarne la continuità.

Data di pubblicazione
19-12-2013
Revision
12-10-2015
Bruno Marchand
Architetto, professore di Critica e Teoria dell'Architettura al Politecnico Federale di Losanna (EPFL)

Fondata 41 anni fa dal marito, Anthony Krafft – un autentico pioniere della pubblicazione in architettura, amico di Tadao Ando, Giovanni Michelucci, Claude Parent, Gio Ponti, Alberto Sartoris (e molti altri) – questa rivista stride nel panorama mediatico attuale: nessuna immagine digitale a colori, nessuna impaginazione né effetto grafico particolare.

AS si propone in un efficace semplicità: delle schede tecniche in bianco e nero formato A4, che illustrano degli oggetti architettonici attraverso una rappresentazione essenziale; delle schede concepite per essere archiviate, e comporre una documentazione che si presta ad essere tematizzata o organizzata in ordine cronologico. Questa versatile documentazione testimonia, indubbiamente, un intenzionale allontanamento da una posizione di «tendenza», e costituisce una fonte d’informazione preziosa e un indiscutibile campo di ricerca.

Al momento della pubblicazione del numero 190 – una cifra che ne attesta la durata – ricordiamo le belle parole di Claude Parent – AS 160 – in omaggio alla critica di Anthony Krafft: «Scrivere sull’architettura, significa anche datare, fissare nel tempo la nascita di un’idea e accompagnarne il suo sviluppo. Ma al di là dell’identificare e datare, l’edizione serve a diffondere, a far conoscere agli altri le testimonianze di una ricerca particolare al fine di permettergli di incontrare, attraverso il mondo, gli architetti che, senza conoscersi, scavano gli stessi solchi della cultura». Tanto gli architetti di cui si sono pubblicate le opere, quanto i lettori di AS, possono, in linea generale, condividere questa visione delle cose.

Notoriamente aperto ad altri campi disciplinari, in sintonia con le attuali preoccupazioni della società e con la dimensione sovente artistica delle opere architettoniche, AS si rinnova nella continuità. E, come il suo precursore, la rivista Architecture, Forme et Fonctions, creata nel 1956, persegue il medesimo obiettivo: quello di allargare il campo delle conoscenze a tutti, senza distinzioni e in modo sistematico, «scavando il solco della cultura» architettonica contemporanea svizzera.

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