Rinnovare con garbo
Kunsthaus, Glarona GL
Il progetto riguarda la sistemazione della Kunsthaus di Glarona, realizzata nel 1952 da Hans Lauzinger. L’edificio, sede di mostre temporanee dedicate ad autori della nuova generazione e alle collezioni dell’associazione artistica locale, è incastonato in un cuneo verde tra la città e il sedime ferroviario e circondato da alberi di grande dimensione che ne schermano le facciate rispetto al deposito della stazione sul lato est e a un quartiere residenziale a bassa densità sul lato ovest.
In continuità con la morfologia del tessuto adiacente e con i caratteri delle costruzioni circostanti, il centro espositivo è composto da due volumi con tetto a doppia falda con una disposizione a L caratterizzati da un raffinato contrasto tra i rivestimenti in mattone a vista delle facciata e il vetro smerigliato delle coperture.
L’accurata analisi iniziale dello stato di conservazione della Kunsthaus ha messo in luce le problematiche di alcuni elementi significativi come i serramenti e le falde trasparenti causata da un’attività di manutenzione limitata nel tempo. La ristrutturazione, costituita da azioni mirate e poco invasive, è finalizzata al miglioramento della funzionalità e dell’accessibilità degli spazi interessati dai cambi di destinazione d’uso e a ricavare ambienti più confortevoli grazie all’incremento dell’illuminazione naturale e alla valorizzazione del rapporto con il giardino adiacente, che grazie alle ampie aperture instaura un ideale contrappunto con il percorso espositivo.
Il rinnovamento riguarda l’edificio nelle sue componenti costruttive, nei sistemi tecnologici e nell’arredo. Per le facciate esterne è stata prevista la sostituzione dello zoccolo in calcestruzzo, di parte dei serramenti, delle gronde, dei cornicioni, del vetro dei lucernari e di parte dei mattoni a vista e, in copertura, la ricostruzione in rame dei profili, della bordatura e del colmo. Nel foyer è stata rimossa la pavimentazione dietro al bancone, ripristinato il pavimento originale, rimesso a norma e integrato con elementi verticali il parapetto della scala. Al piano interrato è stata ricavata una sala multiuso utilizzabile per eventi, realizzata una reception con un nuovo bancone per gestire le varie attività e progettata una serie di mobili con ruote, concepiti come dispositivi di organizzazione dello spazio e impiegabili come credenze, librerie e panche.
Come in altri analoghi interventi recenti, lo studio Conen Sigl prosegue un’originale ricerca sul rapporto tra nuovo ed esistente grazie a una serie di operazioni puntuali mirate alla conservazione e al riuso. In questo caso l’edificio interessato dalla trasformazione ha un valore storico particolarmente rilevante, ma grazie a scelte formali e materiche coerenti il miglioramento funzionale degli spazi non ne ha snaturato i caratteri identitari.
Luogo
Glarona GL
Committenza
Glarner Kunstverein, Glarona
Architettura
Conen Sigl Architekt:innen Sagl, Zurigo
Collaboratori
M. Fink, F. Schnider
Direzione lavori
Maximilian Fink, Conen Sigl Architekt:innen, Zurigo
Ingegneria civile
TBF Marti SA, Schwanden
Progetto impianti RVCS
Raymann SA, Glarona
Progetto impianti elettrici
Faisst + Partner SA, Eschenbach
Fisica delle costruzioni
BWS Bauphysik SA, Winterthur
Illuminotecnica
matí SA - Lichtgestaltung, Adliswil
Progetto facciate
Conen Sigl Architekt:innen Sagl, Zurigo
Fotografia
Roman Keller, Zurigo
Fotorender
Conen Sigl Architekt:innen Sagl, Zurigo
Impresa
Merlini & Ferrari SA, Minusio
Date
concorso 2017, progetto 2017-2018, realizzazione 2018-2019