Ri­con­ver­sio­ne del Fe­lix-Plat­ter-Spi­tal di Ba­si­lea

da ospedale a cooperativa di abitazione

Data di pubblicazione
09-05-2023

L’ospedale

Il Felix-Platter-Spital costruito nel 1967 con i suoi 35 metri d’altezza e 105 di lunghezza marca con la sua presenza il luogo in cui sorge. Opera degli architetti Fritz Rickenbacher e Walter Baumann, con la collaborazione di Hans von Escher che aveva lavorato presso lo studio di Richard Neutra a Los Angeles, l’edificio al momento della sua costruzione era uno dei migliori esempi svizzeri di ospedale moderno. Realizzato interamente con una struttura in calcestruzzo armato formata da solette e setti portanti perpendicolari alle facciate principali nord e sud, verso l’esterno l’espressione generale era dominata dalla sovrapposizione delle linee orizzontali delle solette, mentre la facciata sud presentava ampie vetrate piegate contenute fra le linee dei marcapiano, quella Nord da una griglia in calcestruzzo armato prefabbricato mentre quelle est e ovest da balconi in forte aggetto.

La costruzione di un nuovo ospedale, progettato nel 2012 e terminato nel 2017, ha reso disponibile questo vasto terreno per nuove funzioni. La demolizione dell’edificio storico sembrava l’unica possibilità di sviluppo, ma la cooperativa d’abitazione Wohnen und Mehr di Basilea ha ottenuto il diritto di superficie da parte della Città per lo sviluppo dell’area «Westfeld» di circa 36'000 mq conservando anche l’ospedale, che dal 2016 era entrato sotto la tutela cantonale dei Beni Culturali, con la possibilità di inserire al suo interno nuove destinazioni d’uso. Questo grazie ai suoi caratteri formali uniti al buono stato di conservazione e al valore urbano.

La cooperativa d’abitazione

La cooperativa Wohnen und Mehr ha indetto nel 2017 una procedura di concorso per scegliere la soluzione migliore per conservare l’edificio storico e trasformarlo in una cooperativa d’abitazione intergenerazionale con contenuti pubblici per il quartiere. In questo modo si è da un lato evitata la demolizione dell’edificio – con la conseguente perdita della sua memoria – , ma anche della sostanza costruita formata in gran parte dalla struttura in calcestruzzo armato; allo stesso tempo, questo ha permesso di prolungarne la vita con un nuovo uso.

La trasformazione dell’edificio si basa sul rispetto della sostanza costruita storica e sull’organizzazione spaziale dell’edificio. Da un punto di vista strutturale, il sistema statico esistente non permetteva di adempiere ai requisiti attuali in materia di sicurezza sismica, in particolare a causa dei pochi elementi di stabilizzazione in senso longitudinale. Per migliorare il comportamento strutturale i due vani scala esistenti sono stati sostituti da nuovi vani con ascensore, che assolvono anche la funzione di vie di fuga, mentre una nuova parete longitudinale che corre lungo tutto l’edificio ha permesso di stabilizzare l’intera struttura. In questo modo si è anche rafforzata l’organizzazione distributiva fondata su una rue intérieure collegata a ogni piano tramite nuove rampe di scale. Questo spazio è utilizzato dai residenti non solo come elemento distributivo, ma anche come luogo di scambio e incontro.

Le diverse funzioni riprendono l’organizzazione dell’edificio esistente. Al piano terreno si dispongono un asilo nido, alcuni commerci di quartieri, spazi d’incontro e un bar. L’atrio che si sviluppa in doppia altezza e attraversa l’edificio trasversalmente è il centro del progetto. Permette di collegare il quartiere e le diverse funzioni pubbliche interne all’edificio e si configura come un punto di riferimento a scala urbana. Nei piani superiori sono state inserite 130 unità abitative compatte, ma differenti nelle tipologie: dai monolocali ai grandi appartamenti, fino a nuove forme di alloggio collettivo con clusters e camere jolly e per ospiti. La maglia strutturale dell’ospedale si adatta alla nuova funzione e questo ha permesso di conservare la struttura portante dell’edificio risparmiando energia, emissioni e anche investimenti economici. Per la realizzazione dei nuovi vani scala, così come dell’atrio e delle diverse nuove rampe di scale si è ricorso alla demolizione di parti in calcestruzzo armato che è stato utilizzato per la produzione del nuovo calcestruzzo riciclato impiegato nella trasformazione. La conservazione della struttura portante dell’edificio ha permesso di risparmiare 4500 tonnellate di CO2.

Per quanto riguarda il risanamento delle facciate, anche da un punto di vista energetico, sono state impiegate strategie diverse secondo l’esposizione. Tutti gli appartamenti con affaccio verso Sud possiedono uno spazio esterno privato non riscaldato che assume la forma di una veranda. Questo è stato permesso dall’introduzione di un nuovo fronte arretrato rispetto a quello esistente, formato da serramenti vetrati scorrevoli. Questa soluzione non permette unicamente di prolungare la possibilità di utilizzo degli spazi esterni che diventano dei giardini d’inverno, ma anche di conservare l’aspetto esterno originale dell’edificio con i suoi serramenti in alluminio. Una strategia simile è stata impiegata nelle facciate est e ovest caratterizzate dai balconi. La facciata nord è stata risanata energicamente attraverso dei nuovi serramenti posizionati all’interno del reticolo in calcestruzzo armato esistente.

Luogo
Westfeld, Basilea BS

 

Committenza
Baugenossenschaft wohnen&mehr, Basilea

 

Architettura
Consorzio Müller Sigrist Architekten, Zurigo/Rapp Architekten, Basilea

 

Architettura del paesaggio
Lorenz Eugster Landschaftsarchitektur und Städtebau GmbH, Zurigo

 

Direzione lavori
Rapp Architekten, Münchenstein

 

Ingegneria civile
Dr. Lüchinger + Meyer Bauingenieure AG, Zurigo

 

Progetto impianti RVCS
HeiVi Gebäudetechnik AG, Basilea; Anima Engineering AG, Basilea

 

Progetto impianti elettrici
Boess Sytek AG, Binningen

 

Fisica delle costruzioni
Durable, Planung und Beratung GmbH, Zürich

 

Fotovoltaico
IWB, Basilea

 

Progetto serramenti e facciata
Neuschwander + Morf Fassadentechnik AG, Basilea

 

Fotografia
Ariel Huber, Losanna

 

Date
concorso 2018, progetto 2018-2022, realizzazione 2020-2022

 

Certificazione o Standard energetico
secondo raccomandazione SIA 112/1 – costruzione sostenibile

 

Intervento e tipo edificio
trasformazione

 

Categoria edificio (Ae)
abitazione plurifamiliare (14’445.1 m²), commercio (4’181 m²)

 

Fattore di forma (Ath/Ae)
0.998

 

Riscaldamento
70% pompa di calore acqua/acqua, CLA = 5.1; 30% teleriscaldamento

 

Acqua calda
70% pompa di calore acqua/acqua, CLA = 3.0; 30% teleriscaldamento

 

Elettricità
impianto fotovoltaico 110 kWp, 503 m²

 

Requisito primario involucro dell’edificio Qh
26.1 kWh/m²a (limite 36.7 kWh/m²a)

 

Particolarità
generazione di calore tramite pompa di calore ad acqua di falda e teleriscaldamento per la copertura dei picchi. Raffreddamento mediante aquacooling (acqua di falda). Il riscaldamento del piano terra avviene tramite serpentine a pavimento, convettori a pavimento e radiatori a bassa temperatura; per i piani superiori tramite serpentine a pavimento. Ventilazione degli appartamenti mediante sistemi di ventilazione con compensazione d’aria esterna in facciata. Al piano terra, i locali hanno una ventilazione meccanica controllata

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