Pre­mio SIA Ti­ci­no Ma­ster in Ar­chi­tet­tu­ra

Diploma 2021 Firminy. Post-utopia, una finzione architettonica

Data di pubblicazione
06-12-2021

La giuria, formata da membri della Società svizzera degli ingegneri e degli architetti (SIA) Sezione Ticino conferisce il Premio SIA Ticino Master in Architettura ai lavori di diploma eccellenti, selezionati tra quelli presentati all’Accademia di architettura di Mendrisio per l’anno accademico 2020-2021, il cui tema è stato: Firminy. Post-utopia, una finzione architettonica.

Questi premi ambiscono a riconoscere prestazioni straordinarie nell’ambito del lavoro di diploma. I lavori premiati devono presentare, sia a livello architettonico, urbanistico e di sostenibilità, soluzioni innovative interdisciplinari in merito al compito assegnato che quest’anno affronta un tema di particolare interesse per la Sezione Ticino di SIA, quello dell’utopia come finzione.

In questo modo la SIA Sezione Ticino intende contribuire allo sviluppo di un’architettura di alta qualità presso l’ateneo universitario ticinese.

La commissione giudicante e la SIA Sezione Ticino si complimentano con l’Accademia, con la direzione e l’organizzazione del diploma, in particolare con il professore e direttore di diploma Frédéric Bonnet per l’eccellente contributo dedicato alla città di Firminy e ai suoi dintorni.

I membri della giuria: arch. O. Krausbeck, arch. L. Pessina, ing. P. Spinedi, arch. G. Groisman e arch. M. Fontana, d’accordo con l’Accademia, hanno valutato, per ciascun atelier, i tre progetti che ciascun professore d’atelier ha segnalato, per un totale di 45 progetti.
I premi sono stati assegnati ai lavori di diploma di Giulia Anserini, atelier Bearth; Sébastian Mancera Autrique, atelier Nunes & Gomes da Silva; Jakob Thomas Uhlenhopp, atelier Geers.

Congratulazioni per il contributo straordinario e per la qualità dei progetti che hanno saputo distinguersi tra i lavori di diploma presentati.

Giulia Anserini atelier Bearth

 

Progetto: Filigree. Master in Sustainable Textile

 

Motivazione: I progetti dell’atelier Bearth hanno affrontato, in primo luogo, la riqualificazione di un’area industriale dismessa attraverso lo studio di tre varianti di masterplan. Esse sono servite a individuare delle aree precise nelle quali posizionare una serie di edifici-padiglione. Questi edifici autonomi, attorniati da spazi verdi, ambiscono a offrire una nuova identità al luogo. Il progetto si concentra su uno di questi edifici, sviluppando il tema del padiglione nel parco in modo coerente rispetto a quanto ipotizzato nei masterplan, sia per quanto concerne la sua forma sia nella sua materializzazione, caratterizzata dall’uso di una costruzione metallica leggera e dalla presenza di ampie vetrate. La forma precisa dell’edificio si basa su un modulo strutturale ripetitivo a forma di esagono. Tramite delle variazioni nell’altezza di alcuni moduli il progetto raggiunge una spazialità complessiva interessante e variegata. Il progetto tratta diversi elementi aderenti e coerenti ai presupposti del tema generale di diploma dimostrando che la ripetitività dell’elemento contribuisce ad accrescere l’identità del padiglione nel parco.

Jakob Thomas Uhlenhopp atelier Geers

 

Progetto: La Société Solaire

 

Motivazione: Il progetto premiato affronta in modo coerente e approfondito le tesi proposte dall’atelier Geers, che si pone di rivisitare le premesse di Firminy-Vert rapportandole alle attuali urgenze, in particolare in ambito climatico e sociale. Il progetto presenta una ricerca inattesa di un ipotetico presente post-utopico, investigando una visione alternativa rispetto al destino industriale che ha segnato la regione. La tesi di lavoro propone di immaginare un presente dove il fotovoltaico avrebbe supplito dalle origini al nucleare e si interroga in seguito su un ipotetico riutilizzo dei relitti delle torri di raffreddamento in chiave sostenibile. Il progetto tiene conto di diverse tematiche legate alla memoria del luogo quale interpretazione della topografia delle attività dismesse, dove le torri monumentali, simbolo delle centrali energetiche, danno impulso alla proposta innovativa del fotovoltaico al centro di una comunità autosufficiente. La ricerca alla base del progetto dimostra solidi basi a sostegno della tesi presentata, condotta con qualità e ingegnosità nelle sue fasi di approfondimento.

Sébastian Mancera Autrique atelier Nunes & Gomes da Silva

 

Progetto: Death and a Forest for the Living

 

Motivazione: Il progetto tratta diversi concetti coerenti ai presupposti dell’atelier di diploma affrontando in modo diretto il tema sensibile dei defunti. Questo argomento alimenta una serie di riflessioni di tipo paesaggistico dove la morte è affrontata con sensibilità ma in modo molto naturale. La drammaturgia del ciclo biologico viene declinata proponendo una serie di spazi nel bosco dove le tracce sul paesaggio si esprimono in modo preciso e con una forte riconoscibilità. I documenti prodotti dimostrano un fine equilibrio e una straordinaria sensibilità volta a rappresentare la complessità dei concetti affrontati e risolti con qualità in questo lavoro di diploma.

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