Premio SIA Ticino Master in Architettura
Basilea. Città tra ricerca, industria e cultura
I lavori di Anna Bukowska (Atelier Petzet), Carlos Francisco Silva Santos (Atelier Aires Mateus) e Dominika Wasik (Atelier Miller) sono stati scelti dalla giuria del Premio SIA Ticino Master in Architettura, anno accademico 2023/24. I 135 progetti che hanno partecipato avevano come tema la città di Basilea.
La SIA Sezione Ticino esprime con orgoglio la propria soddisfazione nell’attribuire il Premio SIA Ticino Master in Architettura ai migliori lavori di diploma dell’Accademia di architettura di Mendrisio per l’anno accademico 2023-2024. Questo riconoscimento testimonia il legame profondo tra la comunità accademica e i professionisti attivi sul territorio, uniti dalla volontà di promuovere un’architettura di alta qualità.
Il tema dei diplomi, dedicato alla città di Basilea, ha offerto un terreno di riflessione fertile, in quanto essa rappresenta un esempio emblematico di equilibrio tra tradizione e modernità. La città, con la sua ricca storia e la capacità di stare al passo con i tempi, incarna le sfide e le opportunità di un’architettura che vuole dialogare con la cultura, l’industria e la ricerca. La sfida principale per la giuria è stata quella di selezionare progetti capaci di esprimere una visione concreta e innovativa, interpretando il complesso concetto di sostenibilità. Questo termine, ancora in via di definizione, tocca molteplici ambiti che vanno dalla sostenibilità energetica a quella spaziale, sociale ed estetica. I progetti premiati si sono distinti per la loro capacità di integrare queste dimensioni in modo interdisciplinare, rispondendo alle sfide contemporanee con creatività e consapevolezza.
La giuria, composta dagli architetti Francesca Binello Vigliani, Mitka Fontana, Otto Krausbeck, Luca Pessina, Oliviero Piffaretti, Melanie Stocker Lee, Silvia Barrera e dall’ingegnere Samuele Pegorini, ha esaminato con grande attenzione i 135 progetti segnalati dai professori dei vari atelier dell’Accademia, identificando i lavori che meglio hanno interpretato il compito assegnato.
La SIA Ticino si complimenta vivamente con i vincitori – Anna Bukowska (Atelier Petzet), Carlos Francisco Silva Santos (Atelier Aires Mateus) e Dominika Wasik (Atelier Miller) – per l’eccezionale qualità dei loro lavori. Un ringraziamento speciale va inoltre al professor Quintus Miller, direttore dei diplomi, per la sua eccellente organizzazione e il prezioso contributo al successo dell’intero progetto formativo. Lo straordinario contributo dei premiati dimostra come l’architettura possa essere un potente strumento per interpretare e migliorare il nostro tempo, coniugando passato e futuro, concretezza e visione!
Anna Bukowska, atelier Petzet
Progetto: Can you help me move the wall?Motivazione: Il progetto affronta due importanti sfide che interessano sempre di più gli architetti: riconvertire spazi amministrativi in spazi residenziali e migliorare la vivibilità del tessuto urbano. Ci sono vaste superfici alla ricerca di una nuova destinazione, Anna propone di ripensarle destinando i piani superiori all’abitazione e luoghi di lavoro mentre i due livelli inferiori accolgono un centro di raccolta, riparazione, trattamento di materiali abbandonati ecc. La giuria ha apprezzato la dimostrazione di poter massimizzare l’impatto attraverso un intervento minimo, coerentemente con l’obiettivo dichiarato dall’Atelier Petzet. Il progetto sovverte l’idea classica dell’edificio per uffici come struttura monofunzionale e omogenea a favore di una struttura da abitare e plasmare a proprio uso. Il progetto indaga la relazione tra spazi privati e spazi condivisi, tra spazi di vita e di lavoro tessendo tra di loro forti relazioni che definiscono il successo della proposta.
Carlos Francisco Silva Santos, atelier Aires MateusProgetto: Hirzbrunnen Facade. An inhabited embankment
Motivazione: Lo studente affronta il tema del ridisegno del terrapieno dello scalo ferroviario, che rappresenta una barriera inglobata nella città e che per anni ha relegato a condizione periferica i quartieri situati oltre i binari della Badischer Bahnhof. L’intervento trasforma questo limite in uno spazio urbano di qualità, definendo con precisione e rispetto per il contesto esistente una nuova facciata per il quartiere. La giuria ha riconosciuto nella proposta di Carlos numerosi valori in sintonia con quelli promossi dalla SIA. In particolare, si evidenziano una integrazione adeguata nel tessuto urbano, un approccio sostenibile che valorizza aree residue altrimenti inutilizzabili, e la creazione di connessioni e spazi pubblici che agiscono come catalizzatori sociali. Il carattere del progetto risulta idoneo alla sua scala infrastrutturale dimostrando padronanza nelle tematiche architettoniche proposte.
Dominika Wasik, atelier Miler
Progetto: Temporäre Wohnungen für das Basler KinderspitalMotivazione: Il progetto tratta un intervento aderente e coerente al tema generale di diploma proposto dall’atelier Miller; con un preciso, armonioso e chiaro inserimento urbanistico genera un nuovo spazio pubblico con un edificio all’incrocio con il Johanniterbrücke. Il lavoro di diploma inventa un nuovo interessante spazio pubblico, un nuovo spazio di vita che mette in relazione gli spazi urbani della città con il fiume trasformandone le sue relazioni attuali. La solidità della proposta evidenzia una nuova e chiara relazione dello spazio pubblico con il fiume caratterizzata dall’unicità della zona di interscambio posta al di sotto dell’edificio con una convincente soluzione della differenza di livello tra fiume e strade circostanti. La ricercata proposta costruttiva si armonizza con una pregevole organizzazione degli spazi abitativi correttamente orientati sia nei primi 4 piani che ai piani superiori.