Piscina Al Bosco, Ponte Capriasca
Heinz Isler, Rudolph Calander
La forma della piscina deriva dai progetti per lo stabilimento industriale Kilcher e per il Centro giardino Burgi ma è inserita in un tessuto urbano più denso rispetto al contesto periurbano degli altri due. Il guscio e il sistema di fondazione sono rialzati rispetto alla quota della strada.
La piscina coperta presenta una forma che, seppur derivata dai progetti dello stabilimento industriale Kilcher a Richerswil (1965) e del Centro giardino Burgi di Camorino (1970-72), risulta inserita in un tessuto urbano più denso rispetto al contesto periurbano degli altri due.
Di fatto, il guscio e il sistema di fondazione sono rialzati rispetto alla quota della strada, lasciando a vista quello che generalmente rimane interrato. Nel periodo compreso tra il 1996 e il 2000 un progetto di riconversione in abitazione privata ha trasformato sensibilmente l’opera di Isler.
Scorrendo l’iter professionale dell’ingegnere risulta un numero esiguo di progetti abitativi, per lo più legati all’utilizzo della forma a bolla per le cosiddette «bubble houses»: ne sono esempi il prototipo sviluppato a Moghan, in Iran, con l’architetto Justus Dahinden (1975) e atelier per artisti di Ponthierry, in Francia (1977).
Luogo: Ponte Capriasca
Committente: Marisella SA, Immobiliare Cassarate - Lugano
Architettura: Rudolf Calander
Ingegneria civile: Heinz Isler
Cronologia: 1972-1973
Conversioni/interventi: conversione in residenza privata (1996/2000)
Geometria
dimensioni lato: 30.8 m; lato: 30.8 m;
superficie complessiva del guscio: 950 m2
Concetto statico: guscio bilanciato con cavi di precompressione
Metodo: principio sperimentale forma a espansione (flow form)
modellazione (fisico, numerico, calcolo): sviluppo della forma e controllo con modello fisico da progetto precedente di Camorino (si presume quindi che non sia stato utilizzato nessun modello)
Contesto
destinazione originale: centro sportivo e ricreativo
inserimento: urbano