La nuo­va nor­ma SIA 384/3

La nuova norma Impianti di riscaldamento negli edifici – Fabbisogno d’energia descrive la procedura di calcolo per determinare il fabbisogno di energia finale degli impianti di riscaldamento. Essa stabilisce così il collegamento tra il calcolo del fabbisogno termico per il riscaldamento secondo la SIA 380/1 e il fabbisogno di energia finale ponderato secondo la SIA 380.

Data di pubblicazione
04-12-2021
Martin Stalder
Incaricato elaborazione norma SIA 384/3, ing. el. e ing. en. SUP

La prima versione della norma SIA 384/3, edita nel 2013, definiva due metodi di calcolo diversi: il metodo semplice della tipologia e il metodo Bin. Mentre il primo definisce, sulla base di alcuni indicatori per ogni tipologia, un grado di rendimento nonché un coefficiente di lavoro, il secondo viene utilizzato per un calcolo dettagliato del fabbisogno energetico. Tenendo conto della frequenza cumulativa della temperatura esterna, è calcolata la frequenza cumulata della potenza. Il diagramma della frequenza cumulativa è diviso in classi di temperatura (Bins) e sommando i Bins si calcola il fabbisogno di energia elettrica e il coefficiente di lavoro annuo. Il metodo Bin è utilizzato spesso con il programma di calcolo WPesti disponibile come foglio Excel.

La revisione della norma SIA 384/3 si è resa necessaria in ragione delle modifiche apportate ad alcune parti sostanziali della serie di norme europee SN EN 15316. Con la revisione è stato inoltre possibile correggere alcuni punti, mantenendo tuttavia la semplicità nell’approccio, e cioè facendo sì che la stima del grado di rendimento o del coefficiente di lavoro di un impianto di riscaldamento potesse continuare ad essere effettuata con l’ausilio di una semplice tabella Excel. Insomma, la nuova SIA 384/3 è stata sottoposta a una revisione che potremmo definire «dolce» e conserva nella prassi l’intuitività della sua applicazione.

Procedura di calcolo per edifici vecchi e nuovi

La procedura di calcolo riportata nella norma SIA 384/3 può essere utilizzata sia per le costruzioni nuove che per quelle esistenti. In altre parole, se il fabbisogno annuo di calore è noto (p. es. in base al consumo di olio combustibile), il fabbisogno energetico di un nuovo generatore di calore per il riscaldamento e l’acqua calda (p. es. pompa di calore e impianto solare termico) può essere calcolato mediante pochi dati di ingresso. Dato che mancano le perdite lorde, per poter stimare la quota di apporti termici e le perdite dell’edificio occorre utilizzare la cosiddetta «formula di Hottinger», contemplata anche dalla tabella WPesti. Questo sistema funziona bene per gli edifici costruiti prima del 1980. Con gli edifici più recenti oppure isolati termicamente in un momento successivo la potenza termica di riscaldamento così calcolata deve essere esaminata e se necessario corretta. Spesso per questo tipo di costruzioni esiste però un calcolo, stabilito ad es. mediante il CECE in base alla norma SIA 380/1 Fabbisogno termico per il riscaldamento, che permette di determinare le perdite per trasmissione e per ventilazione.

Le norme menzionate possono essere acquistate online su shop.sia.ch oppure contattando il servizio SIA preposto, tel. 044 283 15 05, e-mail: distribution [at] sia.ch

WPesti - una tabella di calcolo gratuita
WPesti è un programma di calcolo semplice da usare e disponibile gratuitamente in forma di foglio Excel. Immettendo i risultati ottenuti con il calcolo del fabbisogno termico di riscaldamento, in virtù della norma SIA 380/1, e indicando la pompa di calore e il tipo di impianto, risulta il «coefficiente di lavoro annuale» della pompa di calore. I coefficienti di lavoro annuo così definiti sono, nel caso di impianti di buona qualità, spesso decisamente superiori ai valori standard (metodo tipologico). Tali coefficienti servono ad esempio a calcolare il fabbisogno di energia (finale) nell’ambito di una richiesta Minergie oppure per un certificato energetico (EN-101b). Download.

Semplicità – teoria e prassi
Nel caso di edifici climatizzati, il fabbisogno di potenza e di energia non si calcola con la norma 384/3 bensì con la norma 382/2 Edifici climatizzati – Fabbisogno di potenza e di energia, tenendo conto della descrizione dettagliata della procedura di calcolo riportata nel quaderno tecnico 2044 Edifici climatizzati – Procedura standard di calcolo del fabbisogno di potenza e di energia e della serie europea SN EN 15316 che considera i calcoli energetici per le singole componenti di un sistema di riscaldamento. Scopo della norma 382/2 è quello di poter valutare un edificio soltanto con un valore limite. Definire il valore limite è però piuttosto complesso, ecco perché la procedura non ha trovato ampia applicazione, né nell’ambito delle prescrizioni in materia edilizia né per quanto concerne le certificazioni per gli edifici. Nella prassi, la maggior parte dei progettisti di impianti di riscaldamento calcola pertanto i coefficienti di lavoro annuale delle pompe calore con l’ausilio della tabella Excel WPesti e basandosi sulla norma SIA 384/3.

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