Col­la­bo­ra­zio­ne pub­bli­co-pri­va­to: un mo­to­re per la cre­sci­ta

Data di pubblicazione
09-04-2024

Il territorio è il bene più prezioso per ogni Comune. Piani regolatori, Piani direttori, PAC, sono tematiche-strumenti che accompagnano il lavoro di ogni Municipio. Tutti i temi a esso legato non sono di semplice gestione, spesso e volentieri si rivelano ostici.

A più riprese si è detto che Chiasso si trova in un periodo di cambiamenti e sta cercando una nuova fisionomia: in questa ottica la pianificazione urbanistica e quella riguardante l’edilizia hanno un ruolo fondamentale. Già da anni il Municipio è impegnato in interventi mirati di rigenerazione urbana nei diversi quartieri; un’impresa onerosa ma necessaria per rendere più attrattiva e dinamica la vita cittadina. Come ogni Comune, anche Chiasso ha bisogno di «visioni»: in questo ambito sono diverse le idee progettuali sul tavolo che dovranno incidere sul nostro futuro. Da quelle politiche, con l’aggregazione del Basso Mendrisiotto, a quelle ecologiche; dal progetto di spostare l’autostrada a quelle più mirate come la rinaturalizzazione del Faloppia e il rinnovamento degli stabili comunali, per finire alle opere di ristrutturazione urbanistica con interventi specifici e a tappe nei diversi quartieri (dove gli interventi sono già in avanzato stato di realizzazione).

Uno degli scopi principali di queste operazioni è quello di portare nuove famiglie a Chiasso. Per raggiungere questo obiettivo dobbiamo essere in grado di offrire una città moderna, al passo coi tempi e soprattutto attrattiva per le nuove generazioni.

Abbiamo la fortuna di avere una collocazione geografica strategica a metà strada tra Milano e Lugano; abbiamo inoltre a disposizione servizi pubblici comodi e a portata di mano. Le strutture di Chiasso sono all’altezza di qualsiasi altra città del Cantone con una notevole offerta di eventi culturali e sportivi. 

Molto è già stato fatto, ma rimane ancora parecchio su cui lavorare. Mi riferisco soprattutto al miglioramento dell’attrattività di edifici costruiti negli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso, mai ammodernati, oggigiorno non più idonei e senza un mercato interessante. Su questo punto diventa fondamentale collaborare con i privati, cui bisogna dare spunti e motivazioni per intraprendere i dovuti lavori di riqualificazione. Un esempio lampante è la trasformazione degli edifici intorno a via Odescalchi: grazie alla lungimiranza di un nuovo proprietario, il quartiere ha completamente cambiato volto. Il Comune aveva fatto la sua parte, ma senza il cospicuo investimento del privato non si sarebbe ottenuto il risultato odierno. 

Pure nel quartiere di via Soldini alcuni proprietari hanno rinnovato i propri stabili, dopo che il Comune ha investito circa 14 milioni di franchi per il rifacimento completo delle infrastrutture stradali con un grande miglioramento soprattutto per quanto riguarda la sicurezza di una zona particolarmente popolosa. L’ultimo tassello per questo quartiere sarà, come già accennato, la rinaturalizzazione del torrente Faloppia, che dovrebbe essere portata a termine nel quadriennio 2024-2028.

Vi è poi un altro tema fondamentale: quello della sostenibilità. Un tema sempre più attuale, all’ordine del giorno a livello internazionale grazie ai 17 obiettivi indicati dall’Agenda 2030 dell’ONU con l’unico scopo di migliorare la qualità della vita della popolazione mondiale. Prendendo spunto da questa iniziativa si sono poi aggiunte le indicazioni in questo ambito elaborate dalla Confederazione: il Comune di Chiasso, per primo in Ticino, ha commissionato un rapporto strategico pubblicato la scorsa primavera che ha analizzato tutti i parametri in gioco conducendo una ricerca a 360° sulla vita comunale, amministrativa e pubblica. Nel documento Primo Rapporto di Sostenibilità del Comune di Chiasso sono stati fissati gli obiettivi guida da seguire nei prossimi anni per migliorare la vivibilità di tutti gli stakeholders presenti sul territorio. Un lavoro interessante, condotto secondo standard internazionali, per valutare come ci posizioniamo nella vita quotidiana in rapporto all’Agenda 2030. Dal documento è emerso anzitutto come a Chiasso il lavoro per costruire un futuro migliore sul fronte ecologico, sociale ed economico sia già iniziato da anni. Dal Rapporto sono emerse delle criticità, ma la loro portata è contenuta, segno tangibile che il compito debba essere portato avanti con lo stesso impegno da sempre profuso. 

Siamo convinti che questa sia la strada da seguire e che ogni Municipio dovrebbe dotarsi di uno strumento simile da affiancare a preventivi e consuntivi comunali, per «misurare» temi concreti e non solo cifre. Una strada che anche il Cantone sta percorrendo, promuovendo conferenze, incontri e iniziative in questo senso. Ne siamo persuasi: dire «sostenibilità» significa impegnarsi per la qualità di vita.

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