Città in legno VI
Editoriale
Continua l'esplorazione del mondo della costruzione in legno svizzera. Nel sesto numero speciale, il focus va su come questo materiale possa essere impiegato per la progettazione in altezza e le soprelevazioni e su come risponda a questioni di sicurezza sismica.
Oltre dieci anni fa i problemi generati dal CO2 nell'ambito del cambiamento climatico, già noti da tempo agli specialisti, sono stati portati all’attenzione dell’opinione pubblica. Il legno è così divenuto una soluzione al problema ambientale: esso, infatti, può immagazzinare CO2 e quindi sostituire materiali che implicano un maggiore impatto in termini di energia grigia, soprattutto quando proviene da boschi locali con brevi trasporti. La Confederazione ha pertanto iniziato a promuovere la vendita e l’utilizzo del legno prodotto in modo sostenibile, in particolare favorendo progetti innovativi.
Inizialmente gli architetti e i committenti nutrivano dubbi sugli edifici in legno, in particolare rispetto alla loro qualità e durata e alla libertà di progettazione che consentono. E gli investimenti si sarebbero rivelati remunerativi anche sull’arco di decenni?
Oggi tali dubbi sono perlopiù sfumati. Grazie anche a nuovi corsi di formazione presso le scuole universitarie e agli adeguamenti delle norme edilizie, le costruzioni in legno si sono evolute dal punto di vista formale proponendo conformazioni inedite. Sono stati sviluppati sistemi di costruzione e materiali innovativi e i progettisti specializzati hanno imparato a utilizzare il materiale per costruire edifici più alti.
Molte realizzazioni oggi si trovano in città dove sono necessari sempre più spazi di lavoro e di abitazione. Qui la densificazione urbana, l’aumento del numero di immobili esistenti e la costruzione di edifici più alti, soprattutto in legno, rivestono un ruolo centrale. Con l’incremento dei volumi, del numero di piani e dell'ampiezza delle campate, il legno si combina in modo ibrido con il calcestruzzo o l’acciaio. Ciò è più che legittimo, in quanto ogni materiale dovrebbe essere utilizzato laddove le sue caratteristiche possono essere impiegate al meglio.
Il legno naturale, pur se soggetto a limiti di costruzione, si sta dunque trasformando sempre più in un materiale industriale per grandi progetti. Raggiungerà la massima funzionalità se un giorno saranno garantiti anche il suo facile smantellamento e la possibilità di riciclarlo con il minore dispendio energetico possibile, poiché la riduzione di CO2 richiede anche la chiusura del ciclo dei materiali. Per posizionare con successo le proprietà di questi ultimi non solo a vantaggio dell’economia ma anche dell’ecologia, è necessaria una ricerca costante, che faccia sì che quanto viene costruito oggi soddisfi anche i criteri ambientali di domani.
ll progetto «Città in legno», realizzato per l’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM), include le nostre pubblicazioni speciali e le serie di manifestazioni di WüestPartner, nonché visite guidate che Lignum Holzwirtschaft organizza per costruzioni in legno rilevanti in Svizzera e all’estero.
In questo dossier digitale sono reperibili le pubblicazioni di «Città in legno». Nella prima serie abbiamo esaminato le relazioni tra le costruzioni in legno e l'ambiente (Città in legno I – «Percorrere nuove vie») e le rinnovate normative anti-incendio (Città in legno II – «Utilizzare il legno è diventato più semplice»). Nella seconda serie sono stati presentati «megatrends» (Città in legno III – «Megatrends come forza motrice»), questioni commerciali riguardanti grandi progetti (Città in legno IV – «Sviluppi e nuovi edifici») nonché soluzioni relative alla razionalizzazione (Città in legno V – «Moduli, elementi, partecipazione, BIM ed edifici temporanei»).