Cen­tro Gio­ven­tù e Sport, Bel­lin­zo­na

L’interesse di questo progetto risiede nella riqualificazione di un’area che appariva come somma di residui spaziali (costruiti e non) caratterizzati da una scala non consona al contesto.

Data di pubblicazione
28-04-2015
Revision
08-10-2015

Lo spazio che accoglie il nuovo Centro G+S è situato in un’area verde tra il fiume Ticino e la struttura urbana di Bellinzona. Un’edificazione a bassa densità si è succeduta nel corso degli anni in quest’area con interventi legati a funzioni pubbliche. La continuità di questa attitudine è garantita dal Piano Regolatore cittadino che ha destinato questo settore alle costruzioni di carattere pubblico. L’interesse di questo progetto risiede nella riqualificazione di un’area che appariva come somma di residui spaziali (costruiti e non) caratterizzati da una scala non consona al contesto.

Si è cercato di dare una risposta urbanistica capace di riorganizzare l’esistente e i possibili sviluppi futuri. Il nuovo edificio si inserisce sul limite nord-est del sedime così da ridefinire l’area rimettendola in valore in quanto spazio vuoto e fruibile. Il vuoto risultante permette di relazionare il centro G+S, caratterizzato da attività di tipo ludico-sportive in gran parte svolte all’aria aperta, con la zona golenale del fiume Ticino in opposizione ai complessi scolastici adiacenti che si orientano verso la città. Questo nuovo limite urbano longitudinale è stato affinato nello sviluppo planivolumetrico generando delle relazioni trasversali (fisiche e visive) che rafforzano il rapporto con la golena e nel contempo cercano delle relazioni puntuali con la città.

Il programma richiedeva la creazione di un nuovo edificio che potesse contenere tutte le attività «indoor» correlate allo svolgimento dei corsi che per la loro natura sono invece «outdoor». Queste funzioni erano precedentemente contenute in vecchi prefabbricati che non erano più in grado di rispondere alle accresciute esigenze formative.

L’edificio progettato è funzionalmente suddiviso in due grandi insiemi: spazi a fruizione pubblica ubicati al piano terreno che godono della diretta relazione con gli spazi esterni, e spazi a fruizione privata che si staccano dal suolo relazionandosi visivamente con il paesaggio circostante (golena/città). L’accesso è evidenziato da un portico di dimensioni generose al centro dell’edificio, dal quale sono immediatamente raggiungibili gli spazi pubblici (ristorazione/amministrazione/parco esterno).

Ai piani superiori si favorisce un orientamento unidirezionale degli spazi (camere G+S verso la golena, aule e casa dello studente verso la città). I collegamenti verticali sono garantiti da tre blocchi scala esterni coperti. Nella continuità dei percorsi esterni di risalita si attraversano in maniera alternata degli spazi ora relazionati con la città ora con il fiume.

La struttura dell’edificio è costituita da uno scheletro in cemento armato. Questa scelta ha permesso di ridurre all’essenziale la costruzione grezza favorendo quindi la costruzione a secco per le pareti perimetrali e per le partizioni interne, con grande vantaggio in termini di tempi, costi e flessibilità. La copertura del portico principale di accesso è stata eseguita con una soletta precompressa alleggerita liberando completamente lo spazio verso la nuova piazza e favorendo le relazioni trasversali tra città e fiume. L’edificio è stato rivestito con una facciata ventilata realizzata in pannelli alveolari di policarbonato pigmentato.

Un materiale che alla scala «umana» interpreta tramite ritmo e colore lo spirito che contraddistingue le svariate attività del Centro G+S, riconoscendone l’aspetto ludico, mentre a scala «urbana» si pone come pelle compatta e unitaria che evidenzia il carattere pubblico dell’edificio e il suo ruolo di limite tra città e fiume. Il policarbonato funge allo stesso tempo da protezione e da elemento diafano in grado di gestire in maniera diversificata la luce secondo le diverse esigenze funzionali. Gli spazi interni sono stati liberamente vetrati in modo da permettere l’illuminazione naturale e garantire una relazione visiva con l’esterno tramite l’eliminazione controllata di alcuni moduli di facciata.

Committenza: Repubblica e Cantone del Ticino, Dipartimento delle finanze e dell’economia, Sezione della logistica; Bellinzona

Architettura: Mario Conte, Gionas Pianetti, Michele Zanetta, Conte Pianetti Zanetta Architetti; Lugano-Carabbia

Collaboratori: S. Uboldi, A. Silva, R. Poretti, S. Locatelli

Direzione Lavori: Dewis Croce, Sezione della logistica; Bellinzona

Ingegneria strutturale: Passera & Associati; Lugano

Ingegneria elettrotecnica: Elettroconsulenze Solcà SA; Mendrisio

Ingegneria RVCS: Tami-Cometta & Associati SA; Lugano-Viganello Specialista facciate Esoprogetti Sagl; Lugano

Fisica della costruzione: IFEC Consulenze SA; Rivera

Fotografia: Marcelo Villada Ortiz; Lugano

Date: concorso 2009-2010, progetto 2011-2012, realizzazione 2013-2015

Standard energetico: Minergie

Intervento: costruzione nuova

Superficie (Ae): 2’073 m2

Riscaldamento: 100% centrale di teleriscaldamento alimentata a cippato (legna)

Acqua Calda Sanitaria: 50% centrale di teleriscaldamento alimentata a cippato (legna) + 50% caldaia a gas a condensazione

Impianto fotovoltaico: 120 moduli fotovoltaici da 305 kW ciascuno. Potenza complessiva dell’impianto di 36.6 kW. Produzione annua stimata di circa 38’430 kWh (si può arrotondare a 40’000 kWh) pari al consumo medio annuo di circa 10 famiglie (ipotesi di 4000 kWh a famiglia all’anno)

Fabbisogno di calore per riscaldamento (Qh): 34.2 kWh/m2a

Fabbisogno totale di energia: 38.5 kWh/m2a

Particolarità (valori medi ponderati): tetto U = 0.20 W/m2K, pareti U = 0.19 W/m2K, pavimento U = 0.30 W/m2K, finestre U = 0.90 W/m2K, g = 0.45

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