Ca­sa uni­fa­mi­lia­re, Ca­sta­se­gna

La progettazione di questo nuovo edificio segue il terreno e il suo pendio e trova delle soluzioni architettoniche adeguate e espresse dalla sezione.

Data di pubblicazione
08-03-2017
Revision
08-03-2017

Il tetto nel suo fronte principale è in contropendenza rispetto al terreno, abbassandosi dal prospetto principale a sud verso la linea di impluvio della falda. L’innalzamento della falda conferisce un effetto slanciato all’edificio, che è compatto, lungo e stretto. La composizione delle facciate è risolta con bucature in formati diversi, tra loro legati da rapporti proporzionali. La superficie degli esterni è ottenuta con intonaco monostrato in malta di calce, cemento e ghiaietto, applicato e «lavato» a mano. All’interno, la lunga scala e il corridoio permettono di leggere l’edificio in tutta la sua lunghezza e altezza. 

La costruzione è essenziale, declina l’archetipo del muro «a tutto spessore», costituito da un unico mattone con funzione strutturale e isolante. Le solette sono in calcestruzzo a vista e i pavimenti in betoncino autolivellante, finito ad olio, a mano dagli stessi proprietari. La cucina è concepita come un «laboratorio» e realizzata in calcestruzzo nero, gettato sul posto. Si tratta di una casa costruita con poche risorse e materiali utilizzati al grezzo. Tuttavia il budget ridotto non ha compromesso né la qualità architettonica né la ricerca compositiva, compresi il progetto del dettaglio e la cura artigianale.

Committenza: Siska Willaert e Anrout Hostens

Architettura: Ruinelli Associati SA Architetti SIA, F. Giovanoli, A. Innocenti

Ingegneria Civile: Edy Toscano SA

Fisica della costruzione: Kuster + Partner AG 

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