Ener­gia gal­leg­giante

Romande Energie

Realizzare parchi solari in Svizzera, dove i grandi terreni liberi scarseggiano, sembrava un'ipotesi da scartare, o comunque a cui ricorrere con estrema ponderazione. Romande Energie ha raccolto la sfida, realizzando un parco solare… sull'acqua. Sul Lac des Toules, in Vallese, flotta oggi un tappeto di 36 galleggianti che sostiene 2'240 m2 di pannelli solari.

Date de publication
01-03-2021

Già da molti anni, per esempio in alcune zone dell’Europa mediterranea o degli Stati Uniti, terreni agricoli pianeggianti ed esposti al sole sono stati convertiti in terreni energetici, ovvero adibiti a parchi solari. La morfologia svizzera, caratterizzata da montagne e vallate, rende i terreni agricoli preziosi sia per il loro contributo all’economia nazionale, sia per il loro ruolo paesaggistico, divenuto cifra del paese. Queste brevi considerazioni porterebbero quindi a optare piuttosto per altre energie rinnovabili. Ma è davvero così? Romande Energie ha raccolto la sfida e, facendo con resilienza delle difficoltà una risorsa, ha immaginato un parco solare… galleggiante, situato in ambiente alpino.

In quota, l’irraggiamento solare è maggiore e la superficie dell’acqua lo amplifica ulteriormente. La località scelta è stata il lago-diga Lac des Toules (1810 slm, Bourg-St-Pierre, Vallese). In collaborazione con il comune di Bourg-St-Pierre e con il supporto dell’Ufficio federale dell’energia, Romande Energie, a valle degli studi di fattibilità e dell’installazione di una struttura pilota in prossimità del lago, ha deciso di realizzare un progetto dimostrativo.

I lavori sono iniziati il 18 marzo 2019 e sono stati ultimati il 3 dicembre 2019. La scelta di un lago-diga ha permesso di utilizzare le infrastrutture energetiche e stradali preesistenti. Gli elementi delle strutture galleggianti, in lega di alluminio e polietilene ad alta densità, assiemati ai pannelli fotovoltaici in prossimità del lago sono poi stati varati. L'installazione è costituita da un tappeto di 36 galleggianti che, ancorati al fondo del lago da catene collegate a pesi, salgono e scendono con il livello dell'acqua. I 2'240 m2 di pannelli fotovoltaici bifacciali producono più di 800'000 kilowattora all'anno, ovvero l'equivalente del consumo annuale di quasi 220 famiglie.

Questa realizzazione è valsa a Romande Energie e al suo partner ABB, il 7 gennaio 2021, la vittoria – nella categoria rinnovabili – di un Watt d’Or, l’importante riconoscimento assegnato dall’Ufficio federale dell’energia (UFE) a coloro che si distinguono come protagonisti nell’ambito nazionale dell’energia. Soprattutto, questo riconoscimento incoraggia Romande Energie a passare dal progetto dimostrativo a uno su più larga scala. È infatti già in programma un’espansione dell’impianto per portarlo alla produzione di 22 milioni di kilowattora all'anno, equivalenti al consumo annuale medio di 6100 famiglie. Non solo, l’esperienza acquisita con il progetto del Lac des Toules sprona anche altre aziende, dopo l’esperienza pioneristica di Romande Energie, ad intraprendere progetti ancora più competitivi nell’ambito dei parchi solari galleggianti in ambiente marino. E non è un caso, basta osservare le foto dell’installazione di Toules per comprenderne le motivazioni. Oltre ai vantaggi sopraesposti in termini di esposizione solare in quota, è evidente che questo genere di parchi solari abbia una compatibilità ambientale e paesaggistica superiore rispetto alle installazioni fotovoltaiche tradizionali, non alterando né la morfologia del suolo, né la compagine vegetale, senza alterare la conservazione dell’ambiente né lo sviluppo antropico. Anzi, non andando ad intaccare i terreni agricoli ed inserendosi in bacini-diga, permette importanti sinergie di carattere economico ed energetico. E, in termini paesaggistico-ambientali, una volta esaurita la sua funzione il parco solare galleggiante può essere rimosso senza la necessità di demolizioni, né di opere di bonifica e ripristino.

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