Bi­so­gna sen­ti­re la vo­ce dei pro­get­tis­ti

Intervista a Susanne Zenker

Il 9 maggio a Coira si è svolta l’Assemblea dei delegati SIA di quest’anno, condotta per la prima volta dalla presidente Susanne Zenker. In un’intervista ripensa ai traguardi raggiunti quel giorno e fa il punto della situazione.

 

Publikationsdatum
06-06-2025

Il 9 maggio 2025 quasi 70 delegati SIA di tutte le regioni del Paese si sono dati appuntamento a Coira, nell’edificio del Gran Consiglio, per partecipare all’assemblea annuale. Per la prima volta da quando ha assunto l’incarico, la presidente Susanne Zenker ha guidato l’evento. Nel suo intervento ha ripercorso un anno ricco di successi, come la pubblicazione del quaderno tecnico SIA 2065 «Pianificare e costruire in alleanze di progetto» e la norma SIA 390/1 «La via climatica – Bilancio dei gas serra sul ciclo di vita degli edifici», nonché il conferimento del Premio Master Architettura e del primo Prix SIA. Ha inoltre sottolineato la necessità di sviluppare la Società per affrontare meglio le sfide del futuro.

Signora Zenker, lei ha preso le redini della SIA un anno fa. L’impressione che aveva ha trovato conferma?
Susanne Zenker: Sì, sicuramente. La SIA riunisce sotto un unico tetto un enorme bagaglio di competenze. Chi porta la sua professionalità nei gremi o nell’Ufficio amministrativo, le colleghe e i colleghi del Comitato SIA – tutti si impegnano con determinazione per il bene della nostra Società. Non è quindi un caso che ci si veda come «la» associazione professionale nel settore dell’ingegneria e dell’architettura in Svizzera. Allo stesso tempo, ho percepito fin dall’inizio un potenziale di ottimizzazione sul piano della collaborazione.

In questi dodici mesi l’ha colpita qualcosa di particolare?
SZ: Mi sono resa conto del valore della voce della SIA. La gente si attende che prendiamo posizione su tanti temi che a prima vista non hanno alcuna attinenza con la nostra attività primaria. Tutto ciò è in linea con la nostra visione di creare insieme un ambiente di vita sostenibile, perché l’ambiente di vita riguarda la società. Allora diventa facile capire come mai sulle questioni politiche si voglia sentire la voce dei progettisti. La sfida consiste nel riunire in un’unica «voce della SIA» la molteplicità delle nostre opinioni – visto che rappresentiamo oltre 16 000 soci che lavorano in ambiti della progettazione differenti. Per questo abbiamo bisogno di un processo di consolidamento, con il quale convogliare le riflessioni specifiche verso una posizione condivisa. Per essere ascoltato dalla società, il nostro settore deve parlare con una sola voce, chiara e coesa.

I delegati hanno approvato il Piano d’azione SIA per il clima, l’energia e le risorse e si sono impegnati per raggiungere il saldo netto pari a zero entro il 2040 per le costruzioni nuove e in esercizio. Tra gli obiettivi del piano d’azione c’è quello di mitigare il più rapidamente possibile l’aumento della temperatura. Da cosa dipende il successo del progetto?
SZ: Il piano d’azione è un esempio eccellente di come la SIA riunisce le conoscenze di diverse discipline e definisce le misure per poter creare insieme un ambiente di vita sostenibile. Mi piace soprattutto che il piano d’azione si presenti come una cassetta di attrezzi che i soci e il settore possono usare per raggiungere gli obiettivi definiti. Il compito infatti è chiaro – porre freno al riscaldamento climatico –, ma per i nostri soci l’applicazione pratica a volte non lo è. Nel piano d’azione trovano strumenti pratici per fare la differenza in campo e argomentazioni per convincere i committenti – per indurre un cambio di mentalità nel lungo periodo.

Per il futuro la SIA ha in programma altri progetti incentrati sull’interdisciplinarità?
SZ: L’anno scorso la SIA ha sviluppato in un processo partecipativo un concetto di collaborazione orientata ai progetti, che ora i delegati hanno approvato. L’idea di base è che portiamo avanti i temi con più efficienza se ci concentriamo su un obiettivo comune sfruttando tutte le competenze dei nostri soci. Istituiamo allora organizzazioni di progetto temporanee che riflettono tutto il know-how necessario. In questo modo, la SIA può utilizzare le risorse umane e finanziarie in modo più mirato e i vari organi si avvicinano tra loro. Tutti coloro che lavorano per la Società a titolo volontario devono poter percepire i risultati del proprio impegno. Sono convinta che quest’impostazione ci faccia progredire sulla strada giusta.

La SIA ha eletto tre nuovi membri del Comitato: Matthias Gmür, Harry Gugger e Michael Roth. Nutre delle aspettative verso la nuova squadra?
SZ: Per emergere in un settore che si fa sempre più competitivo, come la progettazione, serve una mentalità aziendale oltre alle competenze essenziali della disciplina. Spesso i soci SIA sono anche imprenditrici e imprenditori. I tre nuovi membri del Comitato conoscono questa realtà di prima mano, avendo fondato oppure essendo soci o comproprietari di un’impresa. Inoltre, mi aspetto una ventata di novità: Matthias Gmür è il membro più giovane del Comitato, Harry Gugger il più anziano. Di certo trarremo vantaggio da un enorme ventaglio di esperienze. I lavori del Comitato saranno sicuramente avvincenti.

Con l’approvazione della pubblicazione dei regolamenti SIA 142 sui concorsi e SIA 143 sui mandati di studio paralleli, la Società porta a compimento un importante progetto di revisione. I regolamenti saranno in vigore dal 1° agosto. Perché interessano anche la società in generale?
SZ: I regolamenti mostrano processi per ottenere risultati di qualità in una procedura di concorso, incoraggiando così l’uso del dialogo per promuovere risultati qualitativi. I due testi sono importanti per la società perché pongono le basi di una cultura della costruzione di qualità.

A proposito di regolamenti: è stato nominato un nuovo presidente anche per la Commissione centrale per i regolamenti (ZO), che sta lavorando alla revisione dei regolamenti per le prestazioni e gli onorari (RPO).
SZ: Mi rallegra molto che Clemens Blum sia stato scelto come presidente della ZO. È un architetto, e visto che viene da Losanna la sua nomina contribuisce anche alla rappresentanza di tutte le regioni linguistiche in seno ai nostri organi. Come membro della Commissione SIA 102 per le prestazioni e gli onorari degli architetti, Blum è già coinvolto nella revisione RPO e quindi conosce bene le procedure.

Nella SIA ci sono tre organi responsabili del catalogo delle norme…
SZ: È vero. La Commissione centrale per le norme (ZN), quella per i regolamenti (ZO) e quella per la gestione delle informazioni (ZI) hanno tutte un ruolo importante. Io ci tengo a istituzionalizzare la loro interconnessione con altri gremi centrali della SIA attraverso incontri di alto livello. Possiamo così migliorare la visione d’insieme di tutte le nostre attività nel campo delle norme, coordinare meglio i singoli progetti, beneficiare gli uni dagli altri, evitare duplicazioni e, in definitiva, ottenere un impatto maggiore.

Ora International non è più una sezione ma una rete. Per quale motivo?
SZ: Il punto di forza di una sezione è il suo radicamento locale: non solo in senso geografico, ma anche nei rapporti con stakeholder, autorità o legislatori locali. A livello internazionale, tuttavia, l’accento va posto più sul networking tra i soci SIA sparsi per il mondo. Il nuovo assetto organizzativo mi sembra quindi uno sviluppo molto valido.

Che cosa la entusiasma di più in vista del suo secondo anno in carica?
SZ: Uno dei nostri compiti più importanti è offrire ai soci soluzioni e strumenti che semplifichino il loro lavoro quotidiano. Pertanto, sarò felice di portare alla realizzazione progetti concreti come le attività legate al Piano d’azione, la revisione RPO, la pubblicazione di uno strumento di calcolo per la determinazione del tempo necessario, nonché il consolidamento e l’ampliamento dell’offerta di formazione continua di SIA inForm.
 

Informazioni sul Piano d’azione per il clima, l’energia e le risorse sulla piattaforma web SIA: https://www.SIA.ch/it/cms/temi/piano-azione

Il rapporto annuale 2024 è disponibile sulla piattaforma web SIA: https://sia2024.sia.ch/it/ 

 

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