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Pro­s­pet­ti­ve di vi­ta tra cu­ra e pro­get­to

archi 2019 4

CHF 20.00
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12-08-2019
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In una società in cui la fascia di popolazione anziana è in costante crescita, anche l'architettura si trova chiamata a immaginare soluzioni e forme di abitare che sappiano accompagnare le persone nel processo d'invecchiamento offrendo loro contesti di vita che prevengano il rischio di isolamento e stimolino all'attività. Archi 4/2019 fa il punto su queste tematiche con una panoramica su diversi approcci all'abitare per la terza e la quarta età: dall'«architettura empatica» dello studio danese NORD Architects alle sperimentazioni locali di Edy Quaglia – con la Masseria Cuntitt di Castel San Pietro – e dello studio Baserga e Mozzetti – con la casa anziani dei Comuni di Leventina –, passando per progetti in Svizzera e Francia. Come scrive Jenny Assi, curatrice del numero con Debora Bonanomi, «l’abitare nella terza e quarta età non può essere pensato in forma isolata rispetto all’abitare delle altre fasce di età. Gli investimenti necessari a soddisfare i bisogni di cure and care dell’anziano devono poter portare benefici anche alle altre generazioni».

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