Una nuo­va par­ti­tu­ra per gli RPO

L’attuale revisione dei regolamenti per le prestazioni e gli onorari SIA 102, 103, 105 e 108 è l’occasione per intraprendere un processo di armonizzazione mai effettuato prima d’ora su questa scala. Dietro a tale obiettivo intermedio, all’apparenza di poco conto, si cela il potenziale di un profondo cambiamento di prospettiva.

Data di pubblicazione
28-02-2023

Da quando il progetto ha preso il via, in autunno 2020, le commissioni dei regolamenti per le prestazioni e gli onorari (RPO) nei settori architettura (SIA 102), ingegneria civile (SIA 103), architettura paesaggistica (SIA 105) e impiantistica degli edifici (SIA 108) collaborano assiduamente alla revisione degli RPO. L’intensità dei lavori è data, in prima linea, dall'obiettivo intermedio di «armonizzazione», un aspetto che, all’apparenza, potrebbe sembrare di poco conto, ma gioca invece un ruolo importante. Qui, tuttavia, il termine armonizzazione non va confuso con il concetto di uniformazione. Per citare le parole usate all’inizio dell’anno dal presidente ZO, Erich Offermann, in occasione della riunione generale delle commissioni RPO, potremmo dire che: «L'armonia è fondamentale nella musica. Ma in ogni pagina di spartito le note sono diverse.».

In un’epoca in cui complessità e specializzazione vanno via via crescendo, il processo di armonizzazione mira a contribuire a una convergenza di comprensione da parte di tutti gli attori coinvolti nella progettazione, nonché a ottimizzare la coordinazione in seno ai team di progetto. Quanto alla loro articolazione, gli RPO sono strutturati, sin dal 1984, in sette articoli, la cui armonizzazione è, dal 2000, uno degli obiettivi prefissati in sede di revisione (cfr. riquadro). Ciò che ora cambia sono la portata e l’esaustività del processo. Per garantire uno scambio interdisciplinare sono stati istituiti per la prima volta sei gruppi di lavoro, ognuno con almeno un rappresentante proveniente da ogni commissione. I diversi rappresentanti affrontano assieme tematiche trasversali di interesse per tutti gli RPO, ad esempio gli impatti della tecnologia dell’informazione e il concetto di qualità, per poi discuterne in seno alle rispettive commissioni e riportarne le decisioni nei gruppi di lavoro. A questo stadio, lo sforzo principale non sta tanto nel risolvere quesiti legati alle singole discipline quanto più nella comprensione reciproca, nell’interpretazione, nella trasmissione e nell’attitudine a comprendere le altre categorie professionali così come nel trovare compromessi. Tuttavia, il crescente grado di specializzazione, rispetto al 1984, rende l’intercomprensione ancora più difficile e l'esigenza di armonizzazione ancora più grande.

Pensare in termini di funzioni    

Per chiarire in modo uniforme le competenze in un determinato team di progetto, la commissione SIA 103 aveva già operato un cambiamento di prospettiva, in occasione dell’ultima revisione totale degli RPO nel 2014, quando si era deciso di classificare le prestazioni in base alle «funzioni», anziché per «discipline», spiega Stefan Hosang (SIA 103). La tripartizione, allora introdotta, nelle funzioni «Direzione generale», «Progettazione settoriale» e «Direzione dei lavori», ciascuna accompagnata da una descrizione delle prestazioni, funge adesso da base, anche per gli altri RPO, per l’armonizzazione dell'articolo 4, d’importanza cruciale, sotto l’egida del gruppo di lavoro «Ruoli e funzioni». Sono diverse le ragioni per cui le commissioni abbiano deciso soltanto ora, e non già nel 2014, di intraprendere il cammino già tracciato dal regolamento SIA 103.

Alla ricerca di un comune denominatore

Lo sforzo che sta dietro alla definizione dei compiti è finalizzato alla comprensione comune di alcuni concetti chiave, quali lo svolgimento del progetto, la ripartizione dei compiti e la terminologia. Quanto alla realizzazione, la sfida cambia a seconda della disciplina e mette in luce molteplici aspetti concernenti le diverse categorie professionali.

Per la commissione degli architetti, l’importanza del regolamento SIA 102 va al di là del mero concetto di regolamento per le prestazioni e gli onorari, poiché riflette altresì il modo di concepire la professione. Secondo David Merz (SIA 102), come possibile motivazione vi sono i diversi temi che stanno a cuore al settore dell’architettura, ad esempio la «cultura della costruzione». Merz afferma che, di regola, è facile descrivere a livello tecnico i compiti di progettazione, ma che per il valore architettonico, è invece essenziale sapere in che cosa consista la qualità del contesto e come sia possibile integrare l’intervento. Per lui, la sfida principale dell’armonizzazione risiede nella visione integrale legata alla sua categoria professionale: le prestazioni finora concepite e raggruppate attorno a una sola persona sono ora da suddividere nelle tre funzioni «Direzione generale», «Progettazione settoriale» e «Direzione dei lavori».

Heinz Richter (SIA 108) descrive invece in modo diametralmente opposto la sfida che devono affrontare gli ingegneri impiantisti. Il regolamento SIA 108 riunisce sotto i gruppi professionali, spesso conosciuti con l’acronimo RVCRSE, sei settori e profili professionali molto diversi tra loro – e qui è degna di menzione la recente disciplina incentrata sull'automazione degli edifici. Nel quadro del processo di armonizzazione, si vogliono integrare nell’articolo 4 le funzioni «Automazione degli edifici» e «Coordinamento interdisciplinare», finora descritte in articoli separati, conferendo loro il giusto peso. Il lavoro di armonizzazione è volto in primo luogo alle funzioni «Controllo dei lavori», «Direzione dei lavori settoriale» e «Coordinamento interdisciplinare». La sfida consiste nel mantenere le differenze, nonché le equivalenze dei gruppi professionali contemplati dal regolamento SIA 108 e, in definitiva, nel salvaguardare anche in futuro l’organicità delle discipline in questione

L’elemento essenziale per la professione degli architetti paesaggisti è presente sotto forma di prestazione in tutte le altre discipline, ma non nella stessa misura, come ha messo in luce la revisione. Il SIA 105 è l’unico dei quattro RPO che, nel suo articolo 4, distingue tra compiti di progettazione, volti alla realizzazione di un’opera, e compiti di pianificazione, il cui risultato consiste invece in valutazioni preliminari, strategie ecc.

Quanto alla professione degli architetti paesaggisti, è chiaro che i meri compiti di pianificazione talvolta necessitano anche di altre prestazioni, pertanto non possono essere descritti attraverso le fasi iniziali di un progetto di costruzione, spiega Kurt Gfeller (SIA 105). Ecco perché, accanto al modello in fasi definito nella norma SIA 112, per i compiti di progettazione (di cui all’art. 4.2, SIA 105), l’articolo 4.1 del SIA 105 si rifà al modello in fasi della norma SIA 111 «Modello per la pianificazione e la consulenza».

Il progetto al centro

Alla fine, non sarà possibile integrare tutti gli argomenti all'interno degli RPO, il che è normale. Insomma, per riprendere la metafora di Erich Offermann: «è impensabile che i membri di un’orchestra suonino tutti la stessa nota nello stesso identico istante». In altri settori, l’armonizzazione ha comunque già prodotto un efficace cambiamento di vedute. Adesso le diverse possibili funzioni del «Coordinamento interdisciplinare» sono contenute in tutti gli RPO come prestazione. Benché non in tutte le discipline il livello di dettaglio risulti allineato in ciascuna fase, occorre almeno fare in modo che tutte le decisioni che riguardano gli interventi legati a un dato spazio siano prese in modo sincrono. Inoltre, uno degli aspetti più importanti è che la funzione «Direzione generale» deve essere assunta, a seconda della tipologia di progetto, dalla/o specialista in grado di svolgere al meglio i compiti corrispondenti. Al centro di tutto, infatti, non vi è la disciplina bensì il progetto stesso.

La cultura della costruzione come prestazione

Con l’abbandono, in seguito all’intervento della Commissione della concorrenza (COMCO), del calcolo degli onorari secondo il costo dell’opera determinante il tempo necessario (art. 7), le descrizioni delle prestazioni dettagliate sono diventate ancora più importanti come fondamento per la negoziazione degli onorari. La suddivisione in funzioni, inoltre, riflette l'odierna realtà in cui vi è una crescente specializzazione. Come sottolinea David Merz, «le nostre descrizioni delle prestazioni risalgono ancora a un tempo, in cui l’organizzazione di un progetto era per lo più gestibile». Ciò che allora, nelle basi contrattuali, poteva ancora essere contemplato con la comune aggiunta dell’espressione «di regola» oggi va precisato e descritto dettagliatamente. Inoltre, la «cultura della costruzione», benché difficile da descrivere a livello tecnico, è altresì una «prestazione», a cui occorre dedicare del tempo e che va remunerata.

RPO: armonizzazione a tappe

  • L’esigenza di rispondere alla crescente complessità dei processi di progettazione e di costruzione con una descrizione delle prestazioni indipendente dalle discipline era già apparsa nel 1984, in occasione della procedura di consultazione per la revisione. L’armonizzazione si limita, in definitiva, alla struttura odierna comprendente i sette articoli.
  • Per uniformare i moduli concernenti le fasi e le prestazioni per l’intero team di progetto, è stato elaborato il Modello di prestazioni 95 («MP95»). Tuttavia, quest’ultimo non verrà mai pubblicato, dal momento che i moduli non risultavano essere allineati a quelli degli RPO, ma anche in ragione di un generale scetticismo di fronte all’idea di «una liberalizzazione dei regolamenti per rispondere allo scenario del mercato liberalizzato».
  • La pubblicazione del successivo Modello di prestazioni SIA 112, nel 2001, rappresenta un successo nel percorso di armonizzazione dei moduli concernenti le fasi e le prestazioni. Questo modello funge altresì da base per la concomitante pubblicazione degli RPO.
  • Da allora, gli obiettivi principali di ciascuna revisione che interessa gli RPO sono l’adattamento alle circostanze attuali e i passi avanti in materia di armonizzazione.
  • La pubblicazione dei nuovi RPO 102, 103, 105 e 108 è prevista per il 2025.

Fonti: Klaus Fischli, SIA 1837-2012 Punti salienti in 175 anni di storia societaria, ed. SIA, 2012; intervista a Hans Briner, e.a. SIA 112, 22.12.2022

Articoli correlati