Un tem­pio per le api

La «Casa dell’Ape» è una strut­tura dedicata alla formazione degli apicoltori e si trova nel comparto dell’Azienda agraria cantonale di Mezzana. L’architetto Enrico Sassi ha proposto un volume con una copertura sorretta da pilastri.

Data di pubblicazione
10-11-2022

Nel Centro professionale del verde di Mezzana, si tengono diversi corsi legati alle professioni agricole, produzione animale, produzione agricola, viticoltura e alle professioni come la selvicoltura, la floricoltura e il giardinaggio. L’aula didattica è stata fortemente sostenuta dalla Federazione Ticinese Apicoltori e permette di assistere in sicurezza alle operazioni legate ai prodotti delle api. Il sito del progetto ha una rilevanza paesaggistica ed è caratterizzato da vaste superfici destinate alle attività sia agricole che zootecniche; si trova in un'area concava e digradante, orientata a sud, a valle della strada che collega Mendrisio con Chiasso.

Era necessario creare un luogo per lo svolgimento di attività didattiche e divulgative legate al mondo dell’apicoltura; con due ambienti separati, un’aula con una vetrata a tutta altezza per assistere alle manipolazioni delle arnie e un laboratorio nel quale svolgere le operazioni legate ai prodotti dell’apicoltura come la smielatura, la lavorazione della cera e la costruzione dei fogli cerei.

Chiarezza strutturale

L’architetto Enrico Sassi ha proposto un volume con una copertura sorretta da una doppia fila di pilastri che definiscono il porticato; lo spazio interno è racchiuso da quattro pareti: due trasparenti (in vetro) e due opache (in legno). Reinterpretando gli antichi templi in legno, questo luogo dedicato al «culto» delle api è composto da basamento e padiglione, ovvero stilobate e cella. Lo zoccolo in calcestruzzo armato sul quale poggia la struttura è posto a una quota di + 50 cm rispetto al piano di campagna, è stato levigato per rendere visibili gli inerti.

Questo articolo è stato pubblicato nel numero speciale «Città in legno: Uffici, centri tecnici, ateliers e altri luoghi di lavoro». Potete trovare altri articoli sul tema del legno nel nostro dossier digitale.

Il padiglione dalle proporzioni di 2 × 1, ha un tracciato basato sull’interasse dei pilastri di 130 cm; il lato maggiore misura 12 moduli, quello minore 6. La carpenteria è prefabbricata in legno di abete, i pilastri hanno una sezione di 14 cm × 14 cm e sorreggono le 13 travi del tetto in legno lamellare, provenienti da una segheria ticinese, che misurano 794 × 39 × 14 cm. Le parti strutturali in legno sono state fiammate e spazzolate. I pilastri in legno hanno una scarpa fissata tramite una lama e tre spinotti imbullonati: lama e bulloni sono in ferro crudo e il tempo li porterà ad arrugginire. Per ancorare i pilastri al suolo sono state previste 4 barre filettate affogate nel calcestruzzo del basamento. La copertura è stata realizzata con dei pannelli di cantiere grezzi e impermeabilizzati con carta catramata. Ogni elemento della struttura è autonomo e può essere sostituito senza compromettere l’integrità dell’insieme.

Tutti gli impianti sono realizzati a vista e l’edificio non è né riscaldato né isolato, le pareti sia sotto il soffitto che sopra il pavimento sono chiuse con griglie permeabili all’aria. Al low-tech che contraddistingue la costruzione si contrappone un’applicazione delle più moderne tecnologie nell’installazione di schermi, telecamere, sonde termiche ecc. per permettere la raccolta di dati sulle colonie di api e trasmettere le conoscenze acquisite ai ricercatori e ai fruitori in visita.

La realizzazione immersa nella verde della campagna del Mendrisiotto affascina per la chiarezza strutturale e per l’atmosfera dei pochi e semplici materiali grezzi sapientemente assemblati.

PARTECIPANTI AL PROGETTO
 

Committenza: Repubblica e Cantone Ticino, Sezione della Logistica, Bellinzona

Architettura e direzione lavori: Enrico Sassi architetto, Lugano; Collaboratori: Alessandro Armellini, Irene Lucca, Marco Mariotti

Ingegneria civile: Brenni Engeneering, Mendrisio

Impianti elettrici: Elettroconsulenze Solcà, Lugano

Consulenza scientifica: Davide Conconi, Federazione Ticinese Apicoltori, Genestriero

Carpenteria: Fratelli Colombo, Bellinzona

Travi in legno lamellare: Filippi, Airolo

 

EDIFICIO

Superficie: 212 m2

Volume: 470 m3

Certificato: Label Legno Svizzero

 

LEGNO E COSTRUZIONE

Legname strutturale: abete rosso lamellare; legno di abete, pannelli di cantiere in legno

Superficie della facciata in legno: 95 m2

Quantità di legno: 16 m3

 

DATE E COSTI

Costruzione: 4 mesi

Produzione: 1 mese

Costi (CCC 1-9): 280 000 CHF

Legno: 46 000 CHF

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