Un ibri­do del­la pri­ma ora

Nell’edificio amministrativo del DATEC a Ittigen, Berrel Kräutler Architekten hanno adottato un sistema costruttivo ibrido legno-cemento che combina al nucleo di servizio un atrio circondato da postazioni di lavoro flessibili, individuali e collettive.

Data di pubblicazione
08-11-2021

Dalla stazione ferroviaria di Ittigen bastano solamente cinque minuti a piedi per raggiungere l’area sulla quale si trovava l’ex fabbrica Gurit-Worbla, tra Mühlestrasse e Pulverstrasse, i cui edifici sono stati demoliti tra il 2002 e il 2016. Il terreno, di forma allungata e un po’ ombreggiato, si trova tra il Worble, un torrente che sfocia nell’Aare, e una serie di colline quasi parallela al corso d’acqua. Il nuovo campus amministrativo costruito al posto della fabbrica ospita dal 2006 gli uffici del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC). I tre imponenti edifici, costruiti su progetto dello ­studio GWJ Architekten di Berna, hanno già 15 anni e le loro facciate in legno hanno ­assunto un bella tonalità di grigio. Tra le costruzioni la vista si apre sui numerosi spazi verdi e il mormorio del Worble che scorre placido.

Una torre sui generis

Oggi il legno gioca un ruolo speciale anche nel quarto e più recente edificio firmato da Berrel Kräutler Architekten, non solo perché è stato uno dei primi per il quale il materiale era esplicitamente specificato nel bando, ma anche perché si inserisce armonicamente tra gli altri, trasmettendo la stessa presenza pur denotando un proprio carattere personale.

Con i suoi sette piani, nel 2013 era considerata una torre e avrebbe quindi richiesto un impianto antincendio di tipo sprinkler: usare il legno come materiale di base sarebbe stato, se non impossibile, quantomeno problematico. Da due anni questa restrizione è stata eliminata e dunque il nuovo edificio da 600 posti di lavoro, con la sua facciata in legno elegante e ritmicamente strutturata, si inserisce perfettamente tra i preesistenti del campus. Conta sette piani ibridi in cemento e legno e un ottavo piano tecnico a telaio in legno, è conforme allo standard Minergie e certificato SNBS Gold. Il calore residuo di un vicino centro dati viene usato per il riscaldamento, mentre il raffreddamento è garantito dall’acqua di falda. Un impianto termico e uno fotovoltaico forniscono il fabbisogno energetico di base, mentre il rimanente è coperto da energia idroelettrica certificata. In tal modo si utilizza il 100 % di energia rinnovabile e non si causano emissioni di CO2.

Due anelli intorno a una corte

Di fronte all’entrata principale, tra l’edificio e la collina, si estende una grande piazza. I materiali sono stati scelti in base a criteri di funzionalità. La reception, il ristorante, gli uffici, il magazzino, gli archivi, il locale tecnico e altri vani funzionali sono disposti ad anello intorno a una corte centrale di calcestruzzo a vista. Intorno a questa, un primo anello, che a ­seconda del piano è composto da spazi distributivi e di servizio, attraverso porte antincendio conduce al secondo anello, quello con gli uffici, che si trova immediatamente dietro la ­facciata vetrata. Qui l’ambiente cambia ­inaspettatamente, diventando più caldo e leggero: i pilastri e le pareti sono di abete bianco smaltato, così come le travi dei ­soffitti, che conservano l’impronta delle casseforme.

La facciata in abete riprende la trama di 1.30 m degli spazi interni, vantaggiosa per le postazioni di lavoro. Gli aggetti perimetrali su ogni piano strutturano il volume e proteggono i serramenti dalle intemperie. Inizialmente era prevista un’uguale distribuzione di postazioni di lavoro tra cubicoli e openspace, poi si è deciso di prediligere il multispace, che è adattabile e consente libertà di manovra nel caso in cui dovessero prendere piede modalità di lavoro quali l’home office e il lavoro mobile.

I sostegni e le travi del piano terra avrebbero dovuto essere prodotti con le scorte di faggio dell’Ufficio federale dell’armamento (armasuisse), ma la loro qualità si è rivelata inadeguata ed è stato quindi usato faggio multistrato. Il legno di armasuisse è invece stato impiegato nell’auditorium quale rivestimento fonoassorbente. Il pavimento del ristorante e il controsoffitto sono di quercia, mentre la sottostruttura è in abete rosso. Nel complesso, i locali che circondano la corte interna appaiono spaziosi e aperti, e i vari tipi di legno si fondono armoniosamente.

Raffinatezza e colore

Dalle finestre a tutta altezza del ristorante si ammira un’altra qualità essenziale del progetto: l’apertura su uno spazio verde sul Worble, a mo’ di isola fluviale, che in futuro si amplierà. Analogamente è stato incorporato nel progetto anche lo spazio verde sul lato del pendio, estendendo un sentiero che attraversava la foresta e completandolo con aree di ristoro.

Su ciascun lato lungo della corte interna c’è una scala di sicurezza che appare molto più scultorea di quanto la sua funzione lascerebbe immaginare: l’elaborata impronta della casseratura disegna l’intradosso della scala come le delicate rime trasversali della conchiglia di una chiocciola. Ad ogni piano, strutturato in modo diverso per ciascun livello, una finestra a tutta altezza apre lo sguardo sulla corte e sulle scale gemelle del lato di fronte. A seconda del livello, ci sono locali che attraversano la corte creando riferimenti incrociati: per esempio, l’auditorium fa da ponte tra un lato lungo dell’edificio e l’altro. L’arredamento verde e giallo della sala relax dell’area comune nel cortile del secondo piano le conferisce una vivace freschezza. Oltre a questo, tre coperture vetrate illuminano la corte di luce naturale fino al piano d’ingresso.

Questo articolo è stato pubblicato nel numero speciale «Città in legno: Uffici, centri tecnici, ateliers e altri luoghi di lavoro». Potete trovare altri articoli sul tema del legno nel nostro dossier digitale.

Partecipanti al progetto

 

Committenza: Ufficio federale delle costruzioni e della logistica UFCL, Berna

 

Architettura: Berrel Kräutler Architekten, Berna

 

Ingegneria civile: Dr. Schwartz Consulting, Zugo

 

Paesaggista: ORT für Landschaftsarchitektur, Zurigo

 

Costruzione in legno: Wenger Holzbau, Steffisburg

 

Fabbricazione componenti in legno: Hüsser, Bremgarten e Fagus, Les Breuleux

 


Edificio

 

Superficie (SIA 416): 20 000 m2 (1a tappa)

 

Volume (SIA 416): 75 000 m3 (1a tappa)

 


Legno e costruzione

 

Totale struttura portante: 630 m3

 

Lamellare di abete rosso (HSH): 559 m3

 

Lamellare di faggio impiallacciato: 55.5 m3 (travi portanti sopra il piano terra)

 

Lamellare di faggio: 15.5 m3 (pilastri del piano terra)

 


Date e costi

 

Concorso: 2013

 

Realizzazione: 2017-2020

 

Totale (CCC 1-9): 81 Mio CHF

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